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CASALNUOVO. L’ambulanza non arriva e il Napoli Basket perde a tavolino

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Veramente assurdo quanto accaduto questo pomeriggio a Casalnuovo dove era in programma la partita di campionato valevole per la 1a giornata di ritorno della Serie B di Basket.

Il Basket Napoli doveva affrontare la Luiss Roma, ma la gara non è mai iniziata perchè mancava l’ambulanza all’esterno del palazzetto dello sport, che per legge deve essere presente durante le manifestazioni sportive.

Lunghi minuti d’attesa prima che gli arbitri decidessero di rimandare le squadre negli spogliatoi tra i mugugni e lo sconforto dei presenti sugli spalti.

Da regolamento la squadra partenopea dovrebbe perdere la partita a tavolino, ma la società non ci sta è in serata ha rilasciato una nota ufficiale.

Questa la nota: “In merito a quanto accaduto nell’immediata vigilia dell’incontro, la società Napoli Basket, profondamente dispiaciuta di non aver potuto offrire ai suoi appassionati oltre 500 spettatori presenti la possibilità di poter assistere alla partita, precisa innanzitutto di aver come sempre regolarmente provveduto nei termini alla formale convocazione dell’ambulanza per la gara di cui sopra. Che la stessa ambulanza della società Europe Service, in procinto di arrivare al Palazzetto dello Sport di Casalnuovo di Napoli per consentire il regolare svolgimento della gara, ha ricevuto un’urgente chiamata in codice rosso. Che nonostante la concomitanza della gara di Coppa Italia Napoli-Sassuolo in programma questa sera allo Stadio San Paolo alle ore 20.45, la stessa società Europe Service è riuscita a reperire una unità operativa alternativa. Che comunque l’ambulanza della società Europe Service è riuscita con soli tre minuti di ritardo a raggiungere l’impianto del Palasport di Casalnuovo per essere formalmente operativa. Ciò premesso la società Napoli Basket si riserva per le oggettive motivazioni su esposte di cautelarsi sia in sede sportiva che in sede civile per gli eventuali danni che dovessero derivare da tale situazione”.

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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