Attualità
CASORIA. “Alleanza per Casoria” replica l’esperienza di “Adotta una casa-famiglia”
CASORIA, “ALLEANZA PER CASORIA” REPLICA L’ESPERIENZA DI “ADOTTA UNA CASA – FAMIGLIA”
Favorire l’apertura delle strutture residenziali per bambini in difficoltà al contributo del territorio.
Questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del progetto “Adottiamo una casa famiglia”, varato dall’associazione di promozione sociale “Alleanza per Casoria”, d’intesa con la casa famiglia “L’isola dei marmocchi” di Afragola, e giunto alla seconda edizione, dopo una prima sperimentazione del 2015.
“Quando si parla delle case famiglia, – dichiara Paola Frediani, presidente dell’associazione -, il pensiero corre in genere a delle realtà aride, grigie, avulse dal conteso sociale di riferimento dalle strutture burocratiche che le reggono. Questo progetto ha innanzitutto lo scopo di sfatare questo falso mito, mostrando al territorio quanto una casa famiglia rappresenti un realtà umana, assolutamente simile a tutte le altre, con le quali ci troviamo a confrontarci. Uguale, ma caratterizzata da una fragilità tutta particolare, attinente alla condizione dei piccoli ospiti, che può essere superata attraverso il contributo del territorio, sul quale la struttura insiste”.
“L’idea alla base è molto semplice: chiediamo agli iscritti e agli amici della nostra associazione di aiutare la struttura a soddisfare le esigenze dei bambini in difficoltà, mettendo così a sistema ed incanalando quegli slanci di generosità, che troppo spesso vanno dispersi, per la mancanza di strutture che sappiano mediare tra la domanda e l’offerta di volontariato”, continua.
“Il progetto prevederà la realizzazione di una serie di attività, culturali, sportive e ricreative, concordate con gli operatori della struttura, al fine di aprire per i piccoli ospiti uno spazio, ancorchè limitato, di serena quotidianità. Le attività saranno sostenute attraverso le consuete forme di autofinanziamento, che terremo aperte a tempo indeterminato, al fine di alimentare il progetto costantemente, e prorogare il più possibile il programma”, conclude Frediani
Attualità
Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”
Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.
In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.
Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:
“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”
Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.
Attualità
Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”
Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:
“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.
Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.
Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.
Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:
“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.
Attualità
Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo
Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.
Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.
Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.
Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.
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