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Le Ong sfidano l’Italia, facendo pressione sull’UE

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Visto che sulla questione migranti non sembra possibile smuovere la linea dura imposta da Salvini, le associazioni umanitarie hanno deciso di rivolgersi all’Europa.

Secondo le ricostruzioni de Il Giornale, 50 organizzazioni (da Spagna, Italia, Malta, Belgio e Olanda) hanno inviato una lettera all’UE, facendo pressione affinché prenda provvedimenti immediati.

Allo stato attuale – scrivono le Ongogni volta che una nave porta persone appena salvate in un porto europeo, i governi dell’UE si impegnano in dibattiti penosi e estenuanti su dove può sbarcare la nave e quali paesi possono ospitare i sopravvissuti e elaborare le loro richieste di asilo. 

I governi europei fanno un’indebita pressione sulle Ong che conducono missioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Invece di sostenere queste attività nel tentativo di salvare vite umane alcuni Stati membri dell’UE hanno reso più difficile il loro funzionamento; hanno fatto accuse infondate contro di loro; e hanno impedito alle navi di ricerca e salvataggio di lasciare i loro porti“.

Il piano delle Ong sembra chiaro: far pressione sull’Ue affinché spinga l’Italia e gli altri Stati a modificare la propria posizione sugli sbarchi.

Ecco le tre dettagliate richieste inviate al Presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, a Federica Mogherini, a Jean Claude Juncker e al Commissario Ue alle migrazioni Avramopoulos.

La prima è quella di sostenere le operazioni Sar nel Mediterraneo consentendo “a tutte le navi di attraccare nei loro porti, sbarcare le persone salvate e tornare in mare in modo tempestivo“.

La seconda, quella di predisporre “accordi per garantire lo sbarco e la distribuzione tempestiva delle persone soccorse tra gli Stati membri dell’Ue“.

La terza, quella di non consegnare i migranti alla Marina libica e di impedire il loro ritorno in Africa.

Le tre richieste delle Ong sono in netto contrasto con la linea assunta dall’Italia in tema di migrazioni.

Difficile che l’Italia, con Salvini, interrompa la politica di chiusura dei porti.

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Attualità

Amadeus firma per Warner Bros. Discovery: accordo quadriennale

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La notizia era nell’aria da tempo ma adesso ha assunto i crismi dell’ufficialità: Amadeus entra nella squadra dei talenti di Warner Bros. Discovery, con un accordo della durata di quattro anni.

Ecco la nota del gruppo:

“Warner Bros. Discovery, dopo un 2023 senza precedenti e un inizio 2024 ancora più promettente, segna un nuovo clamoroso colpo nel mondo dell’intrattenimento televisivo. Amadeus, uno dei volti più amati della televisione italiana, showman, conduttore, dj, protagonista indiscusso ormai da anni del preserale, dell’access prime time e del prime time, direttore artistico dei record per i suoi Festival di Sanremo, entrerà nella squadra dei talenti targata Warner Bros. Discovery, una delle principali media company a livello mondiale”. 

Poi, prosegue: “Grazie a questo accordo, che avrà la durata di 4 anni, Amadeus debutterà già dal prossimo autunno sul Nove, canale generalista di punta di Warner Bros. Discovery, e collaborerà attivamente con il senior management nello sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo. Sulla base di questo accordo, nel corso della stagione televisiva, Amadeus condurrà sul Nove un programma di access prime time e due di prime time. Nei prossimi mesi saranno annunciati i dettagli dei progetti che lo vedranno protagonista”.

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Campi Flegrei, L’INVG: “L’eruzione non è imminente”

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Continua a far rumore, dopo aver disturbato l’opinione pubblica nostrana, il documentario da “terror-movie” realizzato dalla Radiotelevisione Svizzera.
“Non c’è al momento nessun segnale di un’imminente eruzione dei Campi Flegrei” è quanto ha affermato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che tiene a precisare “si tratta di informazioni non basate sui dati e che ignorano completamente le attività scientifiche ivi svolte. Tutti i dati forniti da tale sistema non mostrano evidenze dell’imminenza di un’eruzione vulcanica. La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio continuo che tiene conto di tanti parametri”.

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Manovra stipendi, Cristiano Ronaldo vince la causa contro la Juventus

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 Si è concluso il contenzioso tra la Juventus e Cristiano Ronaldo relativo ad alcune mensilità che il calciatore non aveva ricevuto a causa della cosiddetta ‘manovra stipendi’ durante la pandemia Covid-19 per la stagione 2020/21.

A spuntarla è stato l’asso portoghese, con la società bianconera che dovrà corrispondergli 19,5 milioni di arretrati congelati a causa del lock-down. In particolare Ronaldo percepirà un risarcimento del 50%, frutto del concorso di colpa presentato all’arbitrato per stipendi arretrati, differiti e mai saldati. La Juventus sosteneva invece che il calciatore avesse rinunciato a quei compensi.

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