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AFRAGOLA. Ieri svolta riunione di maggioranza. Democratici Popolari presentano le loro linee guida

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AFRAGOLA – Tanto tuonò che piovve! Alla fine i Consiglieri di maggioranza l’hanno spuntata. Il sindaco Grillo ha concesso, dopo alcuni mesi, la tanto richiesta riunione di maggioranza che si è svolta ieri a partire dalle ore 18:00. Chi si aspettava fulmini e saette è rimasto deluso, la linea è come sempre quella stabilita dal primo cittadino, moderazione e serenità e attraverso questi due valori che si fonda il dialogo ed il confronto sano.

Logicamente, oltre il dialogo, c’è chi bada alle cose concrete e ieri è stata la volta del neonato gruppo dei “Democratici Popolari” rappresentato in Consiglio Comunale da Dora Moccia e Vincenzo De Stefano che in occasione dell’incontro hanno potuto sottoporre all’attenzione del sindaco e della maggioranza tutta un documento di tutto rispetto che va ad arricchire il piano triennale che si dovrà approvare in giunta e in Consiglio comunale.

All’interno del documento ci sono cinque proposte che i Dem popolari fanno a quest’amministrazione, cinque proposte in linea col programma elettorale per il quale sono stati votati. I temi cari a De Stefano e Moccia sono: il mercato ortofrutticolo che secondo la loro visione deve essere delocalizzato e accorpato insieme alla fiera settimanale, anch’essa da delocalizzare; una città a misura di bambini con tanto di asilo nido, scuola materna e città della scienza da realizzare all’interno dell’area che oggi ospita il mercato ortofrutticolo con tanto di parcheggio sotterraneo utilizzabile dall’intera comunità; il canile comunale con tanto di area per lo sgambettamento, cimitero per gli animali da realizzare anche in convenzione con altri comuni limitrofi; altre strade da inserire per il rifacimento del manto stradale e i sottoservizi come Contrada Regina, VII trav. Arena e via Santa Maria La Nova; Il Centro di raccolta, cosiddetto ecodistretto, per la selezione delle frazioni differenziate di carta e cartone, multimateriale e vetro da locare in aree attigue a quelle già individuate per il sito di compostaggio.

Insomma, a quanto pare la scissione del gruppo “Afragola Civica” ha portato nuova linfa all’interno della maggioranza, ad oggi Democratici Popolari risulta essere l’unico gruppo politico che è riuscito a mettere su qualche proposta. Finalmente il sindaco ha qualcosa in mano su cui ragionare, quanto meno adesso sarà impegnato, lui ed il suo staff, ad individuare qualche fondo che gli consentirà di portare qualche risultato serio a casa per il bene della collettività e tutto questo grazie al gruppo “Democratici Popolari”.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il duo De Stefano-Moccia, non si siano limitati solo a presentare il documento ma abbiano chiesto lumi al primo cittadino sulla questione assessore, visto che loro, essendo in due, non sono rappresentati da nessuno in giunta e visto che non hanno mai riconosciuto la figura di Giuseppe Affinito neanche quando facevano parte di “Afragola Civica”. Quindi, coerenti con il proprio pensiero, hanno chiesto chiarimenti sulla discrasia che oggi è presente in maggioranza, ossia quella di avere un gruppo formato da due consiglieri senza assessore e il solo Biagio Montefusco rappresentato dall’assessore al contenzioso. Pare che quest’ultimo in realtà, non si straccerà le vesti per difendere il suo assessore, visto che già ieri ha fatto registrare la sua assenza alla riunione di maggioranza. Che questo sia il preludio di quanto successo ad Affinito già nella scorsa consiliatura? Staremo a vedere, fatto sta che pare che il clima per l’assessore non sia affatto dei migliori e una sua destituzione non è neanche tanto così da escludere. Vi terremo aggiornati.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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