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Arzano. Le tante cose non dette del fronte “anti Esposito”. E gli antichi vizi del Pd …

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Arzano – Niente di nuovo sotto il sole. I 13 responsabili della caduta dell’ex sindaca Fiorella Esposito si sono ritrovati dinanzi a circa 200 persone. Una platea desiderosa di conoscere la verità. O almeno un pezzo di realtà. Ed invece no. Il “bubbone” che ha caratterizzato l’evento del fronte “anti Esposito” si è ridotto a timidi attacchi all’ex sindaca conditi da qualche aneddoto spicciolo utile per il marciapiede. Politica zero. L’unico che pare aver avuto le idee chiare sui motivi della sfiducia, mettendo in campo anche valutazioni di carattere politico, è stato l’ex consigliere regionale Pd, Gennaro De Mare. L’ex leader delle minoranze ha pure avuto qualche passaggio a vuoto nel corso del suo intervento. Ma avuto la decenza, seppur a tratti, di spostare il dibattito nel perimetro politico a discapito del marciapiede. Le valutazioni sugli assessori napoletani, sul campo sportivo e sulle famose dimissioni ritirate, su cui l’ex sindaca ha avuto torto marcio, ne sono un chiaro esempio. Per il resto, meglio lasciar perdere.

Al netto delle chiacchiere e degli inciuci, occorre far emergere qualche dato politico. Punto primo. Il fronte “anti Esposito”, qualche giorno prima dell’evento, ha modificato il manifesto (solo dopo il nostro articolo) aggiungendo i simboli del M5S e del gruppo “Agire”. Semplice coincidenza? Non ci crede nessuno. La domanda è lecita. Come mai la fronda anti arancione si è ricordata in leggero ritardo che all’appello mancasse circa il 50% degli “consiglieri sfiduciari”? Mistero della fede. E se alla fine, dopo la dimenticanza, si sono ritrovati tutti insieme nell’iniziativa di mercoledi 13, quali sono i motivi per cui nel primo manifesto non erano presenti i 2 simboli? Anche qui, mistero della fede. Nessuno l’ha chiarito. Secondo punto. La truppa “anti Esposito” ha messo insieme una grande coalizione. Larghissime intese, pur di spedire a casa l’ex prima cittadina. Pd, M5S, liste riconducibili al centrodestra insieme a pezzi della sinistra legati fino a qualche mese fa a Dema. C’è di tutto. Legittimo, per carità. La politica ci ha abituati a questo ed altro. Ciò che non torna è il risvolto politico. I partiti visti all’opera mercoledì scorso rappresentano il nuovo cartello elettorale alle prossime elezioni? Saranno capaci di offrire agli arzanesi una visione politica alternativa all’amministrazione che hanno spedito a casa? Ecco cosa è mancato all’evento del 13 marzo. Un pensiero diverso di governo rispetto alla vecchia maggioranza. Una chiave di lettura opposta oltre le solite critiche strumentali.

Terzo punto. Alla reunion dei fedelissimi di Fiorella Esposito di domenica scorsa era presente Gianluca Daniele, consigliere regionale Pd. Non è un mistero che dentro l’esperienza arancione abbiano avuto ruoli importanti pezzi del partito di Zingaretti riconducibili a Daniele ed alla Cgil. Su tutti l’ex vicesindaco Osvaldo Barba. Avete capito bene. Una parte del Pd “sostiene” l’ex sindaca e un’altra parte la manda a casa. Contraddizioni nelle contraddizioni. Il neo segretario regionale del partito nonché sindaco di Poggiormarino, Leo Annzunziata, è stato eletto sulla base del ritorno sotto un unico ombrellone. Un movimento di rottura rispetto alle antiche spaccature democratiche. Ma se domani mattina il reggente campano indicasse la via dell’unità del Pd e del centrosinistra su Arzano, compresi gli stessi mondi democrat vicini a Fiorella Esposito, come si comporterebbe la sezione locale? Andrebbe contro la linea del partito regionale pur di restare fedele alla sfiducia oppure opterebbe per una rivisitazione della linea “anti Esposito”? Staremo a vedere.

Questione commissione d’accesso. Il pool di investigatori potrebbe portare il comune, qualora vi fossero elementi sufficienti, allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. In caso di commissariamento, le elezioni sarebbe “posticipate” fra 18-24 mesi e l’odore di alternativa della truppa “anti arancione” sfumerebbe nel tempo. Tutti i nodi vengono al pettine. Prima o poi …

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ARZANO. Mimmo Rubio, il giornalista che secondo il Senatore Silvestro lo diffamò, è stato rinviato a giudizio.

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ARZANO – Come non si deve fare giornalismo? Lo dimostra un collega di Arzano a cui non è escluso che soffra di qualche sentimento di rivalsa, o abbia qualche questione inevasa con un personaggio politico diventato suo obiettivo su alcuni suoi scritti redatti e pubblicati attraverso il social più famoso al mondo.

Tre giorni fa un giornalista di Arzano, Domenico Rubio, si è visto raggiunto da un rinvio a giudizio, passando dallo stato di indagato a quello di imputato per aver diffamato, questa l’accusa del Pubblico Ministero, l’attuale Senatore della Repubblica nonché Presidente della Commissione bicamerale sugli affari Regionali Francesco Silvestro.

Il provvedimento firmato dal Sostituto Procuratore Dott. Vicenzo Savoia e conseguenziale alla conclusione delle indagini effettuate dal Pubblico Ministero e sui fatti parla chiaro.

Il giornalista Rubio, in più occasioni, cita l’attuale Senatore nei suoi scritti, addirittura mettendolo alla stregua del personaggio camorrista della fiction Gomorra, Gennaro Savastano, ledendo all’onorabilità dello stesso, sminuendo e scimmiottando il titolo di Console della Repubblica dell’Ossezia del Sud, paragonando l’Ossezia del Sud alla Repubblica delle banane.

Premesso che l’imputato adesso è invitato ad un’udienza di comparizione predibattimentale presso l’Ufficio del Giudice dell’udienza preliminare dove potrà esporre la propria linea difensiva e resta presunto colpevole e quindi innocente fino a sentenza definitiva, va precisato anche che il giornalista deve seguire un proprio codice etico e deontologico che detta precise linee guida sulla libertà di stampa e di espressione.

Tra l’altro anche l’Art. 21 della Costituzione, articolo sul quale tanti colleghi fondano il proprio punto di forza, spesse volte anche esasperando il senso, parla chiaro. E nel tratto finale si legge: “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

Uno su tutti, il principio che ogni giornalista deve tener conto è quello che recita: “la libertà di un individuo termina dove inizia quella del suo prossimo”.

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Luvo Barattoli Arzano gran colpo di mercato: arriva la schiacciatrice Camilla Sanguigni

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Camilla Sanguigni è la nuova schiacciatrice della Luvo Barattoli Arzano. Si rinnova il gruppo delle attaccanti allestito dal direttore tecnico Antonio Piscopo con l’innesto di un’atleta dal braccio pesante. Nata a Latina nel 2001, 178 cm di altezza: in attesa di cominciare l’attività indoor prosegue la stagione sulle spiagge italiane dedicandosi con buoni risultati al campionato di beach-volley.

“Ho cominciato a giocare a pallavolo nella società sotto casa. Le prime esperienze sono state quelle con il Futura Terracina ’92. A 15 anni la svolta, dopo aver partecipato con la selezione del Lazio al Trofeo delle Regioni, arriva il passaggio nelle fila dell’Anderlini Modena. Sono stati tre anni molto intensi fra attività giovanile e campionati. Nella prima stagione è arrivato il terzo posto alle finali nazionali under 16 disputate dopo aver vinto il titolo regionale. Nel secondo anno ho disputato Under 18 e serie C e ho fatto l’ultimo anno in B2 da libero. Dopo un altro posto di prestigio alle finali nazionali chiuse in quarta posizione e la sconfitta nei playoff promozione si conclude la mia esperienza giovanile in Emilia Romagna”.

Per Camilla Sanguigni è l’ora del trasferimento in Campania assumendo il vecchio ruolo di schiacciatrice: “Era il periodo del Covid 19 quando sono approdata a San Salvatore Telesino in serie B2. Al secondo anno siamo riusciti a conquistare la promozione in B1 e l’anno dopo la salvezza. Dopo un anno nella fila del Baronissi eccomi pronta per l’Arzano Volley”.

“Un ambiente che mi è sempre piaciuto quello di Arzano. Le ragazze le ho affrontate sia in amichevole che in campionato. Mi ha fatto piacere sapere che tutto l’ambiente aveva già accolto con favore il mio possibile arrivo. Sarà una tappa importante e stimolante sotto il punto di vista della crescita sportiva. Sarò felice di giocare al cospetto di un pubblico caloroso e che sicuramente mi accoglierà fra le sue beniamine”.  

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Luvo Barattoli Arzano allenamento congiunto con il club italia del sud

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Pomeriggio azzurro per le ragazze della Luvo Barattoli Arzano. Le ragazze di coach Antonio Piscopo, che continuano a lavorare in palestra anche in questi roventi giorni di luglio, hanno dato una mano alla selezione nazionale Club Italia del Sud partecipando ad un allenamento congiunto al palazzetto dello sport di Ariano Irpino.

Le azzurrine sono impegnata in questi giorni nella provincia irpina per prepararsi nel migliore dei modi all’imminente torneo internazionale di Pula (Croazia). Le ragazze di Daniele Turino si sono allenate supportate da quelle di coach Antonio Piscopo. Per le arzanesi è stata l’occasione giusta per mettere in mostra le proprie qualità in un contesto prestigioso ed al cospetto di alcuni dei selezionatori nazionali.

Il Club Italia del Sud, impegnato da 18 al 21 luglio nella 18a edizione del torneo Global Challenge. Per le arzanesi invece ultimi giorni di lavoro prima delle meritate ferie d’agosto che chiuderanno l’ennesima stagione vissuta ad altissimo livello.

“Ma non è ancora finita, prima del rompete le righe di fine luglio abbiamo in mente di organizzare un altro piccolo evento per raccontare le prime novità del prossimo anno e ringraziare gli sponsor e quanti con la loro vicinanza ci consentono di conquistare risultati prestigiosi per la pallavolo della Campania” spiega il presidente Raffaele Piscopo.

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