Resta sintonizzato

Attualità

CALCIO – Reddito di cittadinanza per gli arbitri

Pubblicato

il

Quello che accade in Italia, accade solo in Italia, diciamocelo francamente.  Parlo della nostra società, dalla politica allo sport non c’è differenza e spesso ci ridono addosso. All’estero siamo considerati il paese dei “maccheroni”, che equivale a una repubblica delle “banane” centro e sud americana e certo non è meglio. Le ultime sceneggiate con Macron per la Tav e l’accoglienza e mezzo mondo per altro, non ultimo gli Usa per gli accordi commerciali con la Cina. Se però alla politica si affianca il mondo del calcio, la cosa diventa veramente seria. Siamo al traguardo finale per il Reddito di cittadinanza e arriva, come un fulmine a ciel sereno, Marcello Nicchi, Presidente dell’A.I.A. (associazione italiana arbitri).

Il leader degli arbitri italiani stamattina, alle ore 11,00, dal pulpito della trasmissione “Radio anch’io”, dice: “Quelli che scendono in campo per arbitrare partite di A e di B, sono spesso costretti a lasciare il lavoro. Per questo motivo bisognerebbe venirgli incontro quando terminano l’attività. Stiamo pensando a un fondo di solidarietà della durata di uno o due anni in maniera tale che possano avere un tempo a disposizione per ricrearsi una vita e un lavoro”.  Meno male che dalle parole del capo degli arbitri traspare l’idea che il sussidio per i poveri arbitri sarà erogato della stessa A.I.A., evitando a noi contribuenti qualche nuovo balzello. Immaginate voi la scena dell’Arbitro “povero” che si reca presso la sede arbitrale di competenza per ritirare l’assegno di sostegno o povertà. Si utilizzerà anche in questo caso una Postpay per i generi di prima necessità o il fitto di casa, le bollette per le varie utenze? Ha ragione da vendere Nicchi quando dice che gli arbitri lasciano il loro lavoro per dirigere incontri di calcio il sabato e la domenica, qualche volta anche il venerdì sera.  Come si possono conciliare questi orari di pomeriggio o sera con un onesto lavoro? Qualcuno di loro ha una difficoltà maggiore, più sacrificata, è arbitro internazionale. Certo, verrebbe naturale chiedere al sig. Nicchi “Ma a quanto ammonta il compenso per una partita di serie A o di serie B in Italia?”. Campionato di serie A: 3.800 euro l’arbitro, gli assistenti 1000 euro e 500 per il quarto uomo, 700 per l’arbitro e l’assistente al Var. Coppa Italia: arbitro 1000 euro i primi turni, 1500 i quarti di finale, 2.500 la semifinale, per la finale 3.800 euro.

Un arbitro internazionale guadagna 80.000 euro di media l’anno. In base al ranking per le competizioni Uefa un arbitro può guadagnare dai 2.550 ai 5.000 euro a gara, a parte Europei, Mondiali, Olimpiadi, partite amichevoli e altro. In Italia i comici sono davvero le persone più serie ed è inutile illudersi, arriveranno altre proposte per il reddito di cittadinanza, si fanno già avanti Notai, Stilisti e Skipper. Gli italiani sono da sempre considerati un popolo di santi, poeti e navigatori, da oggi, anche di poveri in cerca di un piccolo sostentamento economico e la classe arbitrale, per i sacrifici che fa, soprattutto per il lavoro serio e imparziale che svolge sui terreni di gioco, lo merita davvero un reddito di cittadinanza.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

Pubblicato

il

Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

Continua a leggere

Attualità

Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

Pubblicato

il

L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

Continua a leggere

Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

Pubblicato

il

Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy