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Mugnano di Napoli

Mugnano di Napoli. Primarie, futuro e quel filo rosso che lega Sarnataro alla “partita regionale”

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Mugnano – La consiliatura targata Sarnataro sta per volgere al termine. Ad un anno dalle elezioni amministrative s’infiamma il dibattito in città. C’è chi all’interno della maggioranza, sempre più infuocata in un clima insopportabile, vuole mettere in discussione la leadership del primo cittadino mugnanese. Passiamo ai fatti. Le parole del Presidente del civico consesso, Pierluigi Schiattarella, hanno destato scalpore nella coalizione di governo nelle ultime settimane. Una posizione politica di assoluto dissenso rispetto al progetto incarnato da Sarnataro. Il dato diventa ancor più singolare quando a mettere in discussione la naturale ricandidatura del sindaco sia il Presidente del Consiglio Comunale, ovvero la seconda carica più importante dell’amministrazione. La vera chicca risiede altrove.

Nel corso della puntata di Simposio di lunedì 18, Sarnataro lancia la novità. Sulla base della rivisitazione degli assetti politici della coalizione di governo per le prossime elezioni, il sindaco dinanzi alle nostre telecamere non esclude la possibilità di una candidatura alla Regione. Proprio così. Avete capito bene. Ricordiamo che le elezioni regionali in Campania coincidono con le elezioni comunali a Mugnano. Un ticket perfetto per poter ambire allo scranno regionale. A questo punto la posizione di Schiattarella assume contorni politici molto più delineati. Facciamo un piccolo passo indietro. Sarnataro alle primarie regionali del Pd ha sostenuto l’ex Sottosegretario alle Infrastrutture del governo Renzi, Umberto Del Basso De Caro ed è stato eletto all’assemblea del partito campano. Un primo, chiaro segnale per “accreditarsi” alle prossime Regionali. Ma non è tutto. Sarnataro in netta contrapposizione a diversi sindaci dell’hinterland napoletano che hanno sostenuto l’attuale reggente Pd nonché sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, ha scelto il ras del partito di Zingaretti nel Beneventano. Anche qui, un dato politico che in molti hanno ignorato.

Sarnataro si è “smarcato” dalle truppe camellate per lanciare un segnale, condivisibile o meno, al Pd campano ad un anno dalle elezioni regionali. Niente di più, niente di meno.
Finita qui? Nemmeno per sogno. Mugnano, salvo stravolgimenti dell’ultim’ora, esprimerà altri 2 candidati al consiglio regionale. Parliamo di Giovanni Chianese, attuale consigliere regionale di maggioranza e membro dell’assemblea nazionale in quota Zingaretti, e Giovanni Porcelli, fedelissimo del governatore De Luca, ex sindaco di Mugnano ed ex Presidente di Soresa. Alla luce della possibile candidatura di Sarnataro, Mugnano esprimerà 3 candidature alla Regione nel centrosinistra. Chianese e Sarnataro nel Pd e Porcelli sotto il simbolo di Campania Libera. Ma il pericolo è dietro l’angolo. La tripla candidatura in terra mugnanese rappresenta un ostacolo o un valore aggiunto? Delle due, la prima. Perché se il quadro appena delineato fosse confermato nei prossimi mesi, si correrebbe il rischio di dividere l’elettorato del centrosinistra mugnanese rischiando di non eleggere nessun rappresentate della città in consiglio regionale. Pane al pane, vino al vino. La verità è dietro l’angolo. Le divisioni, pure.

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Città

Morto un bimbo di quattro anni, il piccolo è stato portato all’ospedale San Giuliano da Mugnano di Napoli

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Sono le 18:30 e i carabinieri della compagnia di Marano intervengono nell’ospedale San Giuliano per il decesso di un bambino di quattro anni. Dalle prime sommarie informazioni pare che il bimbo sarebbe arrivato da Mugnano di Napoli per un soffocamento causato da un oggetto o da un pezzo di cibo. Il piccolo era solo con il nonno in casa e sono risultate vane le manovre di disostruzione per farlo respirare. E’ morto in ospedale per un arresto cardiaco. La procura di Napoli nord ha disposto l’autopsia. Indagini in corso

Il commento del sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro: “È con profondo dolore che esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alle famiglie Buonocore e Chiaiese per la tragica e improvvisa perdita del piccolo Raffaele, di soli 4 anni. In questo momento difficile – ha aggiunto – l’intera amministrazione comunale si stringe attorno a voi con affetto e solidarietà. Per onorare la memoria del piccolo, proclamo il lutto cittadino, disponendo le bandiere del Municipio a mezz’asta. Siamo vicini con il cuore e condividiamo questo dolore”.

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campania

Marano e Mugnano di Napoli. Senza patente in fuga dai Carabinieri, addosso crack e cocaina, 20enne arrestato

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La corsa è iniziata in Piazzetta della pace, luogo dove un 20enne di Marano, stava verosimilmente vendendo droga. Si è accorto che i carabinieri della sezione operativa della compagnia locale erano vicini ed è fuggito in scooter. L’inseguimento è durato qualche minuto, da Marano fino alla vicina Mugnano. Grazie all’intervento di due pattuglia del radiomobile, il giovane non ha potuto proseguire la fuga ed è stato fermato.

Addosso 9 dosi di crack, 29 di cocaina e quasi mille euro in contante ritenuto provento illecito.
Il 20enne è stato arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio e risponderà anche di guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Ora è in carcere, in attesa di giudizio

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campania

Napoli. Carabinieri tornano dopo due giorni dopo l’arresto, casa della famiglia Marrone, droga e soldi

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Il 17 gennaio Raffaele Marrone era stato arrestato a Mugnano dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli. A casa del 46enne, in manette insieme ad altre 3 persone in un blitz a largo raggio, erano stati trovati e sequestrati 4.495 euro in contanti e 100 grammi di hashish.

Dopo due giorni i militari della sezione operativa della compagnia di Marano hanno approfondito la vicenda ritornando nell’appartamento mugnanese del 46enne. A finire in manette, questa volta, è stato il figlio 23enne incensurato e la madre del ragazzo nonché moglie di Marrone, la già nota alle forze dell’ordine Dora D’aria, di 42 anni.

Infine, in un locale della famiglia Marrone, i militari hanno trovato e sequestrato due dispositivi conta banconote e una bilancia elettronica utile al confezionamento degli stupefacenti. Madre e figlio sono stati condotti rispettivamente nei carceri di Pozzuoli e Poggioreale in attesa di giudizio. Dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.

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