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🏈 Rugby, Amatori Napoli in Serie A

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E’ fatta! A due giornate dal termine di questo entusiasmante campionato, con l’ennesima vittoria, 39 a 18 sulla Partenope, l’Amatori Napoli pone il sigillo definitivo: Serie A!”.

Compie una vera impresa la formazione di Lorenzo Fusco.

Nell’anno delle Universiadi tagliato l’ambito traguardo: un premio meritato, frutto di sacrifici e impegno.

Abbiamo spalancato uno scrigno. Questa è una squadra che può fare tanta strada: basta motivarla a dovere”, spiega il tecnico dell’Amatori.

Raggiunto lo storico obiettivo. Giovani straordinari: 19 vittorie su 20 partite. Non hanno sbagliato niente”.

Scoppia la festa al Villaggio del Rugby, nell’ex area Nato di Bagnoli: oltre 2 mila tifosi cantano, ballano, applaudono, urlano.

Cornice unica e derby mozzafiato.

Sensazione indescrivibile. Siamo riusciti nell’intento con due giornate d’anticipo. Un sogno coronato nella stracittadina, che ha sempre un sapore particolare. Ringrazio il pubblico per il sostegno costante”, dichiara il capitano Alessandro Quarto.

Visibilmente soddisfatto il presidente Diego D’Orazio: “Grazie a tutti. Gruppo fantastico, che ha lavorato con maturità e professionalità. Impegno corale dagli under 6 agli Old. Ci godiamo la festa. Napoli merita la vetrina della Serie A”.

Formulano i loro più sinceri auguri Marcello Martone, Mimmo Augeri, Raffaele D’Orazio, che vinsero gli scudetti nel biennio 1964-1966.

Anche Christian Maggio assiste in tribuna allo storico trionfo. Così come Berardo Impegno e tanti altri.

Esattamente 30 anni fa Franco Manna e Gabriele Gargano festeggiarono il salto di categoria nella massima serie e rivivono, insieme a Lorenzo Fusco, le medesime emozioni.

Meglio di così davvero non poteva andare. Riportiamo una squadra napoletana in Serie A. Il passato sarà ancora nel futuro”, argomenta Manna.

Il sogno diventa realtà con 91 punti, a 77 l’Arvalia Villa Pamphili.

Di seguito il video della festa:

Monica Cartia

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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