Attualità
NAPOLI. Schiuma nel mare, possibile sversamento tossico VIDEO
Singolare fenomeno nel golfo di Napoli, il mare è invaso da una serie di macchie striate.
Verdi: “Inciviltà e sversamenti tossici stanno rovinando la qualità del nostro mare, abbiamo inviato una segnalazione all’Arpac. Chiederemo all’assessore regionale all’ambiente di attivare una task force con l’agenzia e la Capitaneria di Porto per monitorare gli scarichi a mare”
“Diversi cittadini ci hanno inviato delle segnalazioni circa uno strano fenomeno che si sta verificando all’interno del golfo di Napoli e che può essere evinto con facilità percorrendo il tratto di costa a bordo di un aliscafo o di un traghetto. Il mare è invaso da una serie di macchie striate che si estendono da Posillipo fino al canale di Procida. Una situazione che, a nostra memoria, non si era mai verificata in passato ma che è pienamente rappresentativa degli effetti causati da inciviltà e sversamenti tossici”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
“Da inizio anno abbiamo denunciato a più riprese gli sversamenti tossici, a partire da quanto accadde a gennaio nel porticciolo di Mergellina fino ad arrivare all’ultimo caso di poche settimane fa a Riva Fiorita. L’inquinamento marino rappresenta un problema grave e attuale che può tramutarsi in un nocumento anche sul piano economico. Il nostro mare rappresenta un asset fondamentale del comparto turistico e non possiamo permetterci di ridurlo ad una discarica. L’approssimarsi della stagione estiva, tra l’altro, impone una valutazione a strettissimo giro della problematica”.
“Per tale ragione – prosegue Borrelli – abbiamo inviato una segnalazione all’Arpac circa questo singolare fenomeno. Allo stesso tempo abbiamo chiesto all’assessore regionale all’ambiente Bonavitacola di valutare la possibilità di attivare una task force con l’agenzia e la Capitaneria di Porto per il monitoraggio degli scarichi a mare”.
Attualità
Sant’Antimo, controlli serrati dei carabinieri: scattano denunce e sanzioni
I carabinieri della Tenenza e della Compagnia di Giugliano supportati dai militari dell’ispettorato del lavoro di Napoli, che stamane ha messo al setaccio il comune di Sant’Antimo. Nel mirino dei controlli vi è il lavoro sommerso e il furto di energia elettrica.
Nel corso delle operazioni, i carabinieri hanno denunciato l’amministratore unico di una società che gestisce un bar a via Marconi, poiché sono state riscontrate violazioni della mancata visita medica dei lavoratori e la loro omessa formazione.
Stessa sorte è toccata al titolare di un altro bar a Piazza della Repubblica, denunciato per mancata visita medica periodica dei propri dipendenti e la loro omessa formazione. Pertanto, i due imprenditori si sono visti comminare sanzioni che ammontano complessivamente a più di 26mila euro.
Infine i controlli hanno coinvolto il personale tecnico dell’Enel e per questo motivo tre persone, tutte residenti in tre distinti appartamenti di via Mazzini, sono state denunciate. Infatti essi avevano realizzato degli allacci abusivi direttamente alla rete pubblica.
Attualità
Divieto di sbarco per le isole del Golfo di Napoli: ecco quando
Stop all’afflusso e alla circolazione di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori per l’isola di Ischia a decorrere dal 29 marzo 2024. Questa è la decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha disposto il divieto che si aggiunge a quelli già in vigore a Capri e Procida.
Pertanto i decreti prevedono la possibilità, in caso di appurata e reale necessità ed urgenza, che il Prefetto di Napoli conceda ulteriori autorizzazioni di sbarco di durata non superiore alle 48 ore di permanenza sull’isola.
Attualità
Caso Acerbi-Juan Jesus, la Giustizia Sportiva assolve il difensore dell’Inter: l’indignazione del Napoli
Ha scatenato non poche polemiche la decisione del Giudice Sportivo di non sanzionare il difensore dell’Inter e della nazionale italiana Francesco Acerbi, accusato di aver rivolto offese razziste all’indirizzo di Juan Jesus, difensore del Napoli, nel match tra i nerazzurri e i partenopei.
Pertanto, la decisione della Giustizia Sportiva ha determinato l’insufficienza di prove a carico di Acerbi, che così potrà essere a disposizione della sua squadra per la prossima di campionato. In particolare, ecco quanto recita la motivazione del Giudice Sportivo:
“Non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di certezza circa il contenuto certamente discriminatorio dell’offesa recata”.
Tale decisione ha diviso l’opinione pubblica, tra chi era certo dell’innocenza dell’interista e chi invece si è indignato, come la società calcio Napoli, che ha commentato con una nota l’esito dell’inchiesta:
“Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la giustizia sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza. Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte…dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché poi, lo dice sempre la sentenza, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa, nessuna decisione è stata assunta dalla giustizia sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti. Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.
Una dura presa di posizione da parte della società partenopea, che come trapela non parteciperà all’iniziativa contro il razzismo di questo weekend, promossa dalla Lega Calcio.
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