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AFRAGOLA. Musiklab, rassegna d’arte contemporanea ‘Afra Vòla’

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Il Musiklab, laboratorio musicale artistico culturale, sta presentando presso la sua sede ad Afragola, in viale S.Antonio n° 39, la rassegna d’arte contemporanea intitolata “Afra Vóla” alla sua prima edizione.

La mostra ha come tema conduttore Afragola, mutuando dal suo nome in vernacolo locale “Afravòla”, la sua intenzione di voler dare alla città ed agli elementi urbani che la compongono l’importanza che merita per le moltissime risorse che possiede.

Ma soprattutto la rassegna vuole rappresentare con l’arte la condizione di degrado sociale in cui queste risorse versano.

Chiese dalle pietre antiche, tabernacoli votivi di grandi artisti sparsi e nascosti ma non più custoditi nei vicoli oramai inaccessibili della città, nei cortili interni e celati di palazzi di corte che stupirebbero per l’architettura e il disegno sapiente.

Ma ancora palazzi e cupole e giardini.

Un paesaggio urbano che vive asfissiato dal degrado sociale e ambientale, creato proprio da chi vive la città, tollerato dalla moltitudine, mai efficacemente denunciato.

AFRA VÓLA vuole essere l’immagine di questo degrado e l’appello a tutti gli artisti della città ad immortalare, rappresentare e portare alla luce lo stato indecente di conservazione delle bellezze urbane.

L’inaugurazione si terrà giovedì 13 giugno 2019 ore 19.00 in occasione della festa del santo protettore della città di Afragola e rimarrà in permanenza fino al 19 giugno 2019.

La rassegna è di natura concettuale e si pone l’obiettivo di voler far emergere la ricchezza e bellezza del patrimonio culturale afragolese (dalle risorse urbane ed architettoniche a quelle dei talenti locali non sufficientemente evidenziati né motivati) soffocate però dal degrado socio-culturale in cui versa la città e buona parte della sua popolazione.

Per questo Musiklab ha pensato di lanciare un vero e proprio appello a tutti gli artisti locali affinchè emergessero dall’ombra e si facessero vedere e sentire attraverso le proprie opere, per farsi conoscere e per far conoscere alla città tutta, quante e quali espressioni artistiche esistono ad Afragola e quanti personaggi coltivano e producono arte di spessore in questo territorio.

La pittura, la scultura, la fotografia, il cinema, la video art, la street art, l’installazione e la live performance: queste e tutte le altre forme d’arte sono state accolte ed inserite all’interno della rassegna che non è una collettiva quanto una concettuale rappresentazione della vivacità e della vividezza che animano i talenti che hanno entusiasticamente accettato di accogliere l’appello ed essere partecipi in qualunque modo possibile a questa iniziativa.

Per la prima volta un evento ad Afragola che coinvolge il mondo artistico e sociale in maniera “open”, senza colori politici, senza pregiudizi né limitazioni di sorta, inclusivo di ogni forma esistente e possibile di espressione artistica; dalle arti figurative a quelle performanti; dalle espressioni laiche a quelle religiose, tutte inserite in uno scorrere continuo di produzioni che calcano le orme della tradizione e la innovano ampliandola.

La rosa degli artisti spazia in tutti i campi suddetti: filo conduttore e concetto di fondo saranno rappresentati da Raffaele Pisani, noto poeta afragolese, ora residente a Catania, che ha dato per primo adesione accettando che fosse utilizzata la sua poesia “Afragola” come manifesto concettuale della rassegna stessa la quale vedrà per l’opening la presenza anche del sindaco Claudio Grillo e dell’assessore alle politiche culturali arch. Antonella Iovino a rappresentanza del sostegno dato dall’amministrazione della città con la quale è condiviso il comune intento di ridare ad essa lustro ed evidenza anche attraverso l’arte e la cultura che qui non hanno mai smesso di esistere.

Per questa prima edizione esporranno ed si esibiranno i seguenti artisti:

Raffaele Pisani per la poesia interpretata da Carolina Pastore;

Domenico Sepe per la scultura;

Andrea Valentino per la video art and cinema;

Maria Sibilio per il pastello su tavola;

Alex Shot per i Graffiti Writing;

Angelo Baba Fiume per la Street art;

Imma D’Angelo per la pittura – acrilico su tela;

Anna Puzone per la fotografia in bianco/nero;

C.A.P per l’Installazione;

Mimmo Sarno per la fotografia analogica a colori;

Vic Salzano per l’arte digitale;

Musiklab band ed artisti/bands varie per la Musica;

Anonimo Arte mista pagana.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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