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NAPOLI. Rapine ad anziani, 5 arresti

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I Carabinieri, nel quartiere Chiaia a Napoli, hanno smantellato un’organizzazione criminale, che pedinava gli anziani e li rapinava dopo il prelievo di contanti in banca.

Questa mattina è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone, tre delle quali colpite dalla misura di custodia in carcere, una ristretta agli arresti domiciliari e una destinataria di divieto di dimora in Napoli ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gli arrestati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, di rapine compiute con la cosiddetta “tecnica del filo di banca” e di porto abusivo di armi comuni da sparo.

L’indagine è partita in seguito alla denuncia di una società nautica napoletana, a cui furono sottratti, nell’ottobre 2015, ben 250mila euro.

L’indagine, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Rosa Volpe e dal Sostituto Procuratore Sergio Amato, ha permesso di ricostruire il modo di agire del sodalizio criminale: i ladri pedinavano e rapinavano gli anziani, che poco prima avevano usufruito dei servizi di istituti di credito, uffici postali o ATM

Agli indagati sono state attribuite 5 rapine compiute ai danni di anziani tra maggio e settembre 2016 in tutta la provincia di Napoli.

Sequestrata anche un’arma clandestina calibro 7,65 con matricola abrasa, completa di caricatore e cartucce.

L’organizzazione rappresentava un vero e proprio pericolo per la sicurezza pubblica. I delinquenti infatti spesso rapinavano anche i propri parenti: in una circostanza fu commessa una rapina ai danni della zia di uno di loro, derubata della pensione appena ritirata.

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10 treni sulla Linea 1 della Metropolitana

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È il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ad annunciare importanti novità per quanto concerne la metropolitana del capoluogo campano.
“Passeremo a 10 treni sulla linea 1 della metropolitana con un trasporto sempre più frequente e all’insegna del comfort. Faremo in modo di rispettare i termini prefissatici; per luglio ci sarà l’apertura della linea 6, e in autunno seguiranno l’apertura delle stazioni del Centro Direzionale e Palazzo Giustizia della linea 1”. Queste le parole del sindaco Manfredi a margine della presentazione della V° edizione di “Napoli Città Libro”.

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Afragola, bimbo autistico risulta a scuola ma è al centro riabilitativo: la denuncia della madre

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La storia che vi stiamo per raccontare riguarda un bimbo autistico di Afragola, il quale risulta presente a scuola ma in realtà assente perché in un centro riabilitativo.

Pertanto è arrivata subito la denuncia della madre di Andrea, che ha così dichiarato:

“Il mercoledì alla seconda ora mio figlio non è a scuola perché si trova nel centro Aias di Afragola per le sue terapie, e la stessa cosa accade il venerdì alla quinta ora. Andando però a fare un controllo approfondito sul registro elettronico, in entrambi i giorni, nelle ore in cui non era a scuola risultava presente”. 

Poi, aggiunge: “Addirittura risultavano fatte attività mai svolte, perché non era a scuola ma al centro di riabilitazione per le sue terapie pagate dal servizio sanitario nazionale: le attività false, inoltre, risultavano anche tutte le mattine alla prima ora, orario in cui mio figlio era ancora a casa poiché è sempre entrato alla seconda ora”.

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CAIVANO, sia fatta luce su Campiglione: il comunicato

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Le recenti vicende riguardanti la formazione del comitato per il festeggiamento della santa patrona di Caivano, “La Madonna di Campiglione”, hanno sollevato numerose preoccupazioni. I prelati del santuario, considerando il venir meno di diverse figure che negli anni precedenti avevano partecipato al comitato, mi hanno chiesto di incentivare la sua costituzione. Questo nuovo comitato avrebbe dovuto essere composto da persone integre e gestire i fondi esclusivamente tramite canali tracciabili. Queste condizioni e caratteristiche del comitato sono state da me richieste come elementi imprescindibili, ma soprattutto auspicate dalla triade commissariale che gestisce il comune, sciolto per infiltrazioni mafiose. Tuttavia è emerso un cambio di direzione nelle intenzioni dei religiosi subito dopo queste dichiarazioni.

Secondo la prassi, un prelato del Monastero di Campiglione dovrebbe far parte del comitato, ma ad oggi non è stato ancora designato. L’atteggiamento del monastero, che sembra ostacolare la formazione di un comitato con nuovi criteri di selezione e rettitudine, solleva dubbi e interrogativi sulla trasparenza e l’integrità di questo processo.

Inoltre, durante un primo tentativo di costituzione del comitato, è stato riferito che alcune figure chiave nelle gestioni precedenti dell’evento e dei fondi si sono ritirate non appena è stata proposta una gestione completamente trasparente e controlli penali sui partecipanti. Questa coincidenza pone interrogativi urgenti: esiste una volontà di rischiare una gestione opaca dei fondi?

Ci si chiede quindi: la combinazione di un comitato irreprensibile e la gestione tracciabile dei fondi non è gradita? A chi e perché?

Date queste circostanze, è essenziale che la Procura avvii un’indagine approfondita per indagare su possibili ingerenze o intenzioni ambigue e per chiarire ogni aspetto della gestione dei fondi negli anni passati. È fondamentale garantire che ogni operazione futura sia condotta con la massima trasparenza e sotto il controllo rigoroso delle autorità competenti.
Per quanto sopra, è stato informato il Vescovo della diocesi di Aversa.

On. Pasquale PENZA

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