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NAPOLI: al via il Pizza Village sul Lungomare dal 13 al 22 settembre

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Napoli 9 settembre 2019 – Numeri da record per il Napoli Pizza Village, raccontati al Comune di Napoli, oggi, in occasione della presentazione della nona edizione. Il primo food festival al mondo, riconoscimento ricevuto a dicembre 2018 a Las Vegas all’evento The FestX Awards, mira a conquistare nuovi primati in particolare sul mercato dell’incoming turistico. Forte del milione e 50mila presenze dello scorso anno, con un’incidenza di visitatori provenienti da fuori regione pari al 30% circa (314mila) del totale, la manifestazione si presenta con nuovi canali internazionali di turismo, grazie ad un accordo con la quarta compagnia aerea al mondo, l’United Airlines, e alla conferma di quello con Trenitalia per l’arrivo a Napoli del pubblico italiano e straniero.

Ospite d’onore lo scorso anno a New York per le celebrazioni del Columbus Day, dove tornerà ad ottobre prossimo da protagonista, Napoli Pizza Village è pronto a compiere l’ulteriore upgrade trasferendo il format organizzativo fuori dai confini regionali e persino in Medio Oriente, ma senza abbandonare la città d’origine. Napoli da esportare in tutto il mondo dunque, come è giusto che sia, con uno studio di settore che ha registrato la notorietà del brand da parte di oltre 18 milioni di persone. D’altra parte, si giustifica così il fatto che sempre più Media, nazionali e stranieri, hanno oramai un’attenzione sull’evento tanto che al Napoli Pizza Village 2019 saranno presenti troupe di televisioni francesi, tedesche, inglesi, arabe e persino giapponesi che seguiranno la manifestazione promuovendo, di conseguenza, l’evento e la città Napoli.

L’edizione 2019, prologo al decennale del prossimo anno, punta sulla qualità cominciando dall’impatto ambientale sposando in toto il concetto di evento plastic free, sostituendo piatti, bicchieri, posate ed altro materiale in plastica con prodotti biocompostabili e biodegradabili. Per ridurre l’impatto ambientale, lo smog da inquinamento di auto in città ed i problemi di congestionamento del traffico e sosta, è stato replicato il dispositivo con AMN (Azienda Mobilità Napoletana), che prevede il parcheggio all’ingresso di Napoli ed un servizio navetta con mezzi pubblici per raggiungere l’evento (www.pizzavillage.it/raggiungere-napoli).

Numeri a parte gli organizzatori, dopo aver incassato l’adesione al progetto da ulteriori sponsor stranieri e nazionali, e rafforzando la partnership con il title sponsor di Mulino Caputo, hanno messo in campo numerose iniziative a corollario della manifestazione tese a promuovere il prodotto pizza e il suo sviluppo possibile. Convegni, dibattiti, iniziative didattiche, con Pizza Class e Pizza Kid, ma anche competitive come il Mondiale del Pizzaiolo (16/18 sett) o di promozione come NPV D’Essai, sono al centro del programma organizzativo.

La pizzeria più grande al mondo, lunga circa un chilometro e 200 metri con 50 forni in batteria delle pizzerie storiche napoletane, che lo scorso anno ha sfornato una pizza ogni 34 secondi, resta comunque il cuore del Napoli Pizza Village dove i maestri pizzaioli sono i grandi attori ed autori del successo planetario conseguito.

La presenza per il quinto anno consecutivo della prima radio d’Italia, RTL 102, 5, che ogni giorno trasmetterà in diretta da Napoli per almeno dieci ore dal truck al centro del villagio e dal palco del Napoli Pizza Village, ha reso possibile una collaborazione per la realizzazione di un programma eventi, completamente gratuiti, di altissimo profilo. Il palco per musica e spettacoli prevede un calendario ospiti con ben 15 cantanti, tra gruppi e solisti, di livello internazionale, ma anche di artisti legati al territorio di profilo nazionale.

Al Napoli Pizza Village l’accesso al villaggio ed a tutti gli eventi, incluse le esibizioni sul palco, è gratuito. A pagamento solo il ticket menu, acquistabile anche on line, che costa sempre 12 euro e comprende pizza, bibita, caffe e dolce o gelato.

Fonte: comunicato stampa KUHNE UFFICI STAMPA

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Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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