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SANT’ANTIMO. Scempio ambientale, maxi sequestro della Polizia Locale

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NAPOLI NORD SANT’ANTIMO – SCEMPIO AMBIENTALE

MAXI SEQUESTRO DELLA POLIZIA LOCALE DI UN’AREA COPERTA REALIZZATA ABUSIVAMENTE PER UN TOTALE DI CIRCA 3000 MQ COMPRESI N.40 BOX AUTO ED ATTIVITA’ ABUSIVE ANNESSE

Settimana intensa di operazioni poste in essere dalla Polizia Locale di Sant’Antimo, diretta dal Comandante Colonnello Antonio Piricelli.

Avviate numerose attività di controllo e monitoraggio del territorio finalizzate a reprimere e contrastare vari fenomeni, tra cui la problematica che affligge le zone di Napoli Nord, la cosiddetta TERRA DEI FUOCHI.

Dopo i sequestri eseguiti nei giorni scorsi di 2 (due) carrozzerie abusive, operanti da anni prive di tutte le autorizzazioni amministrative ed ambientali in dispregio alle normative vigenti in materia ambientale dlgs 152/06, prive di autorizzazioni all’emissione in atmosfera, allo scarico delle acque reflue, smaltimento dei rifiuti registri di carico e scarico, gli Agenti della Polizia Locale, diretti personalmente dal Comandante Piricelli, nel proseguire i controlli nella vasta zona a confine tra i Comuni di Sant’Antimo e Cesa, hanno posto sotto sequestro di Polizia Giudiziaria numero 3 (tre) capannoni e locali coperti adibiti ad attività di falegnameria, fabbro e meccanico,numero 2 (due) capannoni coperti adibiti a ricovero veicoli ed attrezzature varie, numero 40 box coperti, di circa 20-25 mq cadauno, adibiti a ricovero auto, il tutto realizzato in modo abusivo e senza le dovute autorizzazioni in dispregio a quanto previsto dal DPR 380 del 2001, per una copertura totale di circa 3000 mq.

All’interno dei locali trovati rifiuti di vario genere anche speciali ed all’esterno quantitativi di pneumatici.

Tutta l’area, compresi i locali ed i box auto, è stata posta sotto sequestro con apposizione dei cartelli ed i titolari denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Le attività di indagine della Polizia Locale proseguono.

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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