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CASAVATORE – Il ritorno del Commissario.

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CASAVATORE – Nella tarda mattinata di oggi, nove componenti il Consiglio Comunale di Casavatore (cinque della maggioranza e quattro dell’opposizione) si sono recati da un notaio per sottoscrivere un atto di formale sfiducia al Sindaco in carica e rassegnare le proprie dimissioni, mandando così a casa un’amministrazione che definire ingessata apparirebbe un eufemismo. Dalla pagina del locale Movimento Cinque Stelle una sintesi di quanto accaduto in questi mesi di vera e propria paralisi amministrativa.
“Difficile immaginare un epilogo ancora più triste e disastroso di questo. Un’amministrazione MAI NATA realmente, una compagine terribilmente assortita e gestita ancora peggio finita, a meno di scandalosi ripensamenti dell’ultim’ora, sulla fredda ed asettica scrivania di un notaio, una volta preso atto della mancanza di una maggioranza coesa, e nonostante tutti i patetici tentativi di tenere maldestramente insieme un sodalizio ormai divenuto di solo interesse. Sembra già lontana l’eco degli inviti al suicidio e delle trivellazioni cervicali all’indirizzo del nemico pubblico numero uno, poi convenientemente riabilitato per tenere insieme disperatamente un’armata Brancaleone claudicante e malferma. A nulla sono valsi i vergognosi “assist” di pura convenienza, i ricatti e le imposizioni, il valzer delle poltrone, con una Giunta azzerata per finta, al solo scopo di garantire traballanti equilibri, tutti spudoratamente accomunati dal fantomatico “bene per il Paese”. Le nostre semplici richieste di trasparenza e di democrazia partecipata del tutto ignorate, derise, dileggiate. Stile Marchese del Grillo. Era tutto abbondantemente delineato. Fin già dalla campagna elettorale, farcita di insulti e violenze verbali, basata su reciproche accuse di inconsistenza politica poi palesatasi drammaticamente. Lecito attendersi una fine così ingloriosa, una conclusione che inevitabilmente andrà a pesare ulteriormente sulle finanze di un Comune già martoriato. Ancora una volta vedremo l’ombra macabra del Commissario proiettarsi sulla Casa comunale. E speriamo solo quella. Perché in un Comune sciolto così in fretta, a pochi mesi da un altro scioglimento per motivi per i quali c’è poco di cui andare fieri e, per di più, con una composizione così simile a quella dell’amministrazione perita per mano del Ministero degli Interni, qualcuno potrebbe intravedere qualche nota poco chiara. Una sola nota positiva: sarà difficile fare di peggio di quanto realizzato nei famigerati “100 giorni”. Trattabili, naturalmente. Il NULLA, lo zero assoluto. Checchè ne dicano i tifosi ed i parenti, vicini e lontani. Mi raccomando, adesso RIVOTATELI. Leggete i loro programmi e credeteci, come avete già fatto. Un Paese sano non ha bisogno di eroi. E neanche di cialtroni. Solo di persone NORMALI.”
La sensazione che i cittadini siano stati presi in giro ancora una volta si fa sempre più strada, anche negli ambienti più accreditati. Casavatore si prepara ad un altro periodo di buio, che si accompagnerà a quello dei mancati festeggiamenti per manifesta incapacità della ormai passata amministrazione, che si proponeva di rappresentare il nuovo pur avendo imbarcato gran parte dei componenti delle vecchie amministrazioni “storiche”, ed attori politici di oramai ultraventennale permanenza nell’edificio di Piazza Di Nocera. Aspettarsi un esito diverso era davvero impresa ardua. La parola, adesso, passa al Commissario.

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Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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CASAVATORE: Fiori nel deserto

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CASAVATORE – Nonostante le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di spazi adeguati in seguito alla chiusura della scuola Benedetto Croce e agli ingiustificabili ritardi nella ristrutturazione delle strutture superstiti, continua a stupire la vivacità dell’Istituto Comprensivo Nicola Romeo, vera e propria eccellenza in un territorio nel quale anche la normalità è diventata ormai uno sbiadito ricordo.

E’ proprio la Scuola intitolata all’ingegnere capostipite della storica casa automobilistica Italiana ad aver guidato il prestigioso progetto sul PLURILINGUISMO, denominato “COMPRENDIAMOCI”, in qualità di capofila di altri 16 istituti della regione Campania (tra questi anche la scuola De curtis, altra eccellente struttura del territorio), grazie ai fondi del D.M. 87/2021, con la partecipazione ed il supporto delle Ispettrici ministeriali Gisella Langè e Diana Saccardo, in collaborazione con l’università di Toronto, prof.ssa Piccardo.

L’iniziativa ed il progetto saranno oggetto di approfondimento domani, 10 marzo, durante la FIERA DIDACTA ITALIA, a Firenze, il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’Università, della Formazione e della ricerca scientifica.

La “Nicola Romeo” rappresenta da anni un eccezionale laboratorio di idee sapientemente coordinato dalla poliedrica prof.ssa Maria Evelina Megale, da ormai oltre tre lustri Dirigente Scolastico della struttura a capo di un team di elevata specializzazione, un vero e proprio fiore all’occhiello di un territorio sempre più deserto e soffocato dal cemento, nonostante l’affannosa ricerca di soluzioni che puntualmente si rivelano provvisorie ed insufficienti, da parte di una politica sempre più distratta ed impegnata in lotte intestine, e per questo palesemente inadeguata.

La Scuola come esempio di buon funzionamento: sarebbe forse il caso di trarne spunto per una programmazione efficace e duratura.

Ulteriori informazioni all’indirizzo seguente:

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