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AFRAGOLA. L’opposizione prepara la mozione di sfiducia al Sindaco. Il PD ha paura di affondare il colpo

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AFRAGOLA – Passa inesorabile il tempo. Venti mesi dall’insediamento dell’amministrazione Grillo: zero risposte date alla città, gravi ritardi sui provvedimenti amministrativi e rischio dissesto che pende, come la spada di Damocle, sulla testa di questa maggioranza.

Dai settori non arrivano notizie rassicuranti circa il debito pubblico afragolese. Si parla di un buco che supererebbe anche i cinquanta milioni di euro e quest’amministrazione ancora non porta il problema in Consiglio Comunale rendendo edotta la cittadinanza, non dico sull’entità del buco, ma almeno sulle sue decisioni in merito. Nulla. Silenzio assoluto.

Il DUP (Documento Unico di Programmazione) non è stato ancora portato al vaglio del legislativo. In netto ritardo rispetto alle scadenze. Sicuramente si ripeterà la stessa cosa dell’anno scorso che fu approvato dopo il bilancio. Ma del bilancio, anch’esso in ritardo, neanche l’ombra e certamente non per problemi di istruttoria ma semplicemente perché a distanza di venti mesi, il sindaco Grillo è ancora preso a trovare l’equilibrio legato alle prebende. Mentre la città langue si è ancora intenti ad accontentare assessori e consiglieri su ruoli e poltrone.

La situazione della giunta legata al fatto che essa stessa è formata per lo più da consiglieri dimissionari che si sentono, per questo, intoccabili, non aiuta. L’esecutivo per il primo cittadino diventa un dogma e lo stesso dogma lega la fascia tricolore al tavolo delle decisioni.

Dal punto di vista politico la situazione non è sicuramente migliore perché oltre ai gruppi granitici come quello di Campania Libera e Afragola Civica, le spaccature della Lega e di Forza Italia sono più che evidenti. A far discutere, specialmente, nell’ultimo periodo è proprio il partito azzurro che in poco tempo ha fatto registrare il passaggio di uno dei suoi elementi al gruppo misto con conseguenti dimissioni dalla quarta commissione, regalando così la seconda Presidenza al Gruppo Afragola Civica, votata dall’opposizione. Tutto questo senza che la maggioranza abbia mai fatto introspezione per capire com’è che un gruppo formato da due consiglieri si ritrova con un assessore, due presidenti di commissioni i suoi due consiglieri inseriti in ben quattro commissioni.

Poi ci si meraviglia sul fatto che Forza Italia rivendichi il secondo assessore. Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il partito azzurro l’altro ieri è stato dal Sindaco per annunciargli che protocollerà un documento dove vedrà l’inserimento della Consigliera Dora Moccia e dove si chiederà esplicitamente la rappresentanza di un secondo elemento in giunta. Solo che così facendo, visto che Dora Moccia prenderà il posto di Raffaele Fusco, alla fine si dovrà cominciare a trovare un equilibrio del tutto interno e capire di chi deve essere espressione il secondo assessore. Sotto questo punto di vista, in realtà, non ci dovrebbero essere problemi, perché la volontà del partito berlusconiano è quello di salutare l’assessore Baia. Secondo i bene informati, i suoi amici di partito lo accuserebbero di essere troppo morbido o poco attento nelle politiche sociali, visto che a vincere le gare nell’ambito 19 sono sempre le stesse cooperative, storicamente vicine alla figura dell’ex senatore Nespoli. Su questo punto, laddove non si dovrebbe trovare una quadratura del cerchio, visto che il secondo assessore era fortemente richiesto anche dal Consigliere Caiazzo, non si esclude una forte presa di posizione da parte del coordinatore cittadino dove prenderà le distanze dal modus operandi di quest’amministrazione.

Ma se Atene piange Sparta non ride. Ad una maggioranza disastrosa fa seguito una opposizione spaccata e disunita. Avevo già parlato, nell’editoriale scorso (leggi qui), di uno PD molto attivo in tipografia e poco attivo sotto il profilo delle azioni politiche e come volevasi dimostrare, ai manifesti con su scritto “Jatevenne” non è seguito nulla di concreto. La gestione moderata del PD non convince e non certamente faciliterebbe un addio di Grillo. Tuccillo non vuole affondare il colpo perché ha la testa alle Regionali e non vuole passare per un politico efferato. Inoltre il partito democratico paga anche lo scotto di un dualismo che va avanti da troppi anni. Quello che va dalle ambizioni del capogruppo Giovanni Boccellino alle riconferme di Tuccillo stesso. L’ex sindaco sa di non godere più di tutti i consensi del partito zingarettiano ad Afragola ed è per questo che diversi mesi fa organizza un evento non con il simbolo del partito ma con la civica del duo Cuccurese-Russo e in questo clima di battaglia interna si lascia logorare sulle decisioni da prendere per il bene della città.

Ma in tutto questo scenario cosa fa il gruppo “A viso Aperto”? Come mai Giustino resta in silenzio? È vero anche che tutto questo scenario può anche far comodo ad uno che in piena lotta su chi deve intestarsi le lotte fino a qui intraprese e quindi passare come capo dell’opposizione avere un gruppo solido che lo segue rappresenta un vantaggio e quindi lascia l’antagonista nel logorio del proprio partito. Ma da quello che penetra da Radio Marciapiede, pare che lo stesso Gennaro Giustino abbia preparato insieme al M5S nella persona dell’emerito Professore Bencivenga una mozione di sfiducia al Sindaco Claudio Grillo, accogliendo di fatto il nostro suggerimento, in maniera tale da stanare i vari Caiazzo, Moccia e De Stefano, e vedere come rispondono al quesito che gli si presenterà in aula.

La stranezza però si annida nelle maglie del PD che contattato dallo stesso Giustino, ancora deve esprimersi sulla volontà di apporre le firme sotto il documento della mozione di sfiducia. Segno che la linea di opposizione voluta dai dem è molto morbida, quasi nulla rispetto a quello che la città meriterebbe.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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