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CRISPANO. È partita la ri-presa della Bastiglia. Il “Sistema” comincia a rivoltarsi contro l’attuale Sindaco

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CRISPANO – Troppo calma era la situazione a Crispano. Poche erano le cose da dire e l’opposizione nel suo ruolo di controllo, oltre il poco lavoro da fare che gli rimaneva l’amministrazione Emiliano, poco poteva fare. Allora tanto vale farsi male da soli.

Non è la prima volta che le vecchie sfere del PD cittadino tentano di mettere i bastoni tra le ruote all’attuale sindaco Michele Emiliano, tutti ricorderanno il famoso patto pre-elettorale scritto su quel documento redatto a mano che con la sua pubblicazione si tentò di destabilizzare l’attuale maggioranza. A distanza di mesi, il fautore di quell’azione non è stato capace di restare a guardare e soprattutto apprezzare il lavoro che la nuova politica – quella fatta da giovani volenterosi che lavorano duro per il bene del proprio territorio e non per spartirsi la torta – con tanti sacrifici, sta portando a avanti.

Il 29 Gennaio scorso si comincia con un’intervista rilasciata dall’ex Presidente del Consorzio PIP Biagio Cennamo che in una video intervista rilasciata ad una testata giornalistica che pubblica video su Facebook ha dichiarato che l’attuale Sindaco è entrato a gamba tesa nel Consorzio nominando direttamente Franco Vitale – tra l’altro dimissionario da poco tempo –  come Presidente e che secondo il suo modestissimo parere, quella nomina spetterebbe al Consorzio stesso, lamentando inoltre l’incuria del Complesso e la mancanza di attenzioni da parte della politica per fare in modo che il consorzio aumentasse il numero dei condomini.

Critiche strumentali e pretestuose, se non fosse per il fatto che la famiglia Cennamo da sempre vicina e dentro il PD, insieme all’ex Sindaco Carlo Esposito ha sempre riempito le caselle disponibili della politica locale. Biagio Cennamo, nominato Presidente proprio dal sindaco del primo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, critica il regolamento redatto proprio dal sindaco che l’ha nominato. Forse perché oggi, quella regola in cui il Presidente del Consorzio PIP deve essere il Sindaco o un suo delegato, gli sta stretta. Perché magari col criterio di chi la fa l’aspetti, il PD, Carlo Esposito e i suoi membri credono che anche l’amministrazione Emiliano possa lottizzare le poltrone lasciando le briciole a quello che si è sempre considerato il primo, se non l’unico, partito in città.

Passando al capitolo Franco Vitale. In realtà è vero che fu nominato dal sindaco Michele Emiliano ma dietro segnalazione del PD cittadino, tanto è vero che la nomina a Presidente del Consorzio PIP i crispanesi la vennero a sapere anticipatamente sempre attraverso la stessa testata giornalistica col solito metodo delle videointerviste in diretta. Quindi anche far passare il messaggio che Franco Vitale abbia rappresentato una longa manus del Sindaco si trasforma in mera strumentalizzazione.

Quella che in realtà potrebbe passare per persona vicina al sindaco, invece, è Manila Russo, avvocato e già dirigente in alcuni Comuni sciolti per ingerenze criminali per conto della Prefettura. Una donna che ha piena dimestichezza in ruoli di amministrazione. Manila Russo, già candidata nelle fila di Unità e Cambiamento, è stata appena nominata Presidente del Consorzio PIP dal sindaco Michele Emiliano all’indomani delle dimissioni di Franco Vitale che stando a indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, abbia maturato la scelta perché il PD cittadino non gli lasciava pieni poteri decisionali.

Insomma la politica delle lottizzazioni è ancora presente a Crispano ma sicuramente è fuori le mura e con azioni politiche a mo’ di testa d’ariete vorrebbe far breccia nella porta comunale e “sedersi” sulle poltrone che contano.

Infatti, stamattina è stato affisso un manifesto a firma del PD sezione di Crispano, molto critico nei confronti dell’attuale politica cittadina e anche molto duro nei toni e nei termini usati. Il manifesto, secondo indiscrezioni, è stato ideato dall’ex sindaco Carlo Esposito, redatto dal Segretario del PD Nunzio Cennamo e supervisionato dai due “ghost writer” dell’ex sindaco, di cui uno è lo stesso che cura la Comunicazione di Alfonso D’Errico capo dell’opposizione e l’altro di tanto in tanto supporterebbe la Comunicazione dell’attuale Sindaco Michele Emiliano.

Nel manifesto si accusa l’attuale politica di aver creato un vuoto nel quale risulta difficile confrontarsi e qui si nota tutta la sofferenza di chi una volta aveva pieni poteri e adesso non riesce ad andare oltre al fatto di essere un semplice cittadino. Ma la cosa più disarmante è che il PD redige il manifesto in spregio dei tre consiglieri comunali presenti in aula. Se si parla di mancanza della politica e di conduzione amministrativa basata sui personalismi e “altro” fa d’uopo che il riferimento sia fatto anche all’indirizzo dei tre consiglieri dem.

Il manifesto redatto dal PD Crispano

Per saperne di più ho provato a contattare i tre consiglieri del Partito Democratico di Crispano e alla domanda se condividessero o meno il contenuto del manifesto Nicola Mazzara ha risposto con “Si” deciso ma chiudendosi a riccio subito dopo avergli fatto notare che il manifesto fosse critico anche nei loro confronti. In quel caso mi rimanda al Segretario cittadino e mi dice che lui non autorizza nessuna intervista e che se il sottoscritto vuole fargli domande deve inviargli una e-mail. Dello stesso avviso è Marina Cennamo che con molto imbarazzo tenta di spiegare in italiano il manifesto al sottoscritto, addirittura facendolo passare per un’autocritica e non un attacco alla maggioranza, concludendo la telefonata con la stessa richiesta di email di mazzariana memoria. Un po’ sulle sue invece è risultato Carlo Granata che nella fretta di dover adempiere al suo dovere di agente di Polizia Penitenziaria mi ha detto che egli ritiene che il PD all’interno del Consiglio Comunale stia lavorando ed anche bene, e che evidentemente il manifesto non fosse riferito al lavoro fatto in aula.

Insomma, imbarazzi a parte, una cosa è certa: i consiglieri crispanesi del PD non sono fortunati come qualche vecchio politico astuto. Non hanno chi gli cura la Comunicazione e non sanno come comportarsi al telefono quando vengono chiamati da un giornalista. Per chi mastica politica da una vita è facile mandare giovani rampanti in aula con il diktat di fermare il gioco e rientrare nei ranghi quando il gioco si fa duro. Il problema rimane per chi da giovane politico pensa che un’interlocuzione fatta con un giornalista debba essere gestita come un processo penale, a furia di carte bollate e scambi PEC, in maniera tale da avere il tempo di farsi preparare perbene da qualcuno nel dare le risposte.

Il problema è che qualcuno a Crispano non ha fatto i conti con la voglia irrefrenabile di far uscire fuori la città dal pantano e dal rancore. Non ha fatto i conti, soprattutto col tempo, lo stesso tempo che deteriora, persone, rapporti e idee. Oggi quel qualcuno, stanco di stare a guardare, vorrebbe riappropriarsi del bel tempo che fu, ma soprattutto far fare un balzo indietro di dieci anni la città. Qualcuno, oggi, vorrebbe riprendersi la Bastiglia.

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A CRISPANO, alle prossime elezioni il PD si candida contro il Sindaco del PD. Cennamo: “Il degrado a nord di Napoli è colpa del PD”

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CRISPANO – La campagna elettorale in città ha subito una battuta d’arresto. I lavori elettorali fermi al palo e chi aveva l’entusiasmo del primo giorno di vacanza estiva, sembra essersi rintanato. Non vola una mosca, non c’è un’indiscrezione, come se qualcuno avesse anestetizzato il tutto. Unica nota di colore, su cui si possa discutere, sono le immagini che i social ci regalano del Sindaco Michele Emiliano.

Più volte ripreso, prima a cena insieme ai cittadini dell’hinterland napoletano, tutti rigorosamente del PD, ad eccezione del leghista Antonio Pannone, poi in fila dietro al capopolo Enzo De Luca che a Roma rivendicava l’ostruzionismo del Governo centrale sui Fondi di Sviluppo e Coesione.

Mentre il Sindaco Michele Emiliano, promuoveva la sua idea di “lotta armata” contro l’Autonomia differenziata e mentre un suo commensale dell’altra foto (Antonio Pannone ndr) chiedeva al Presidente dell’Anci Carlo Marino di prendere le distanze dal modus operandi di De Luca, a Crispano qualcuno si chiedeva: “da che parte sta Michele Emiliano?”

Si, perché dagli ultimi post che girano su facebook, compreso quello dell’adesione del M5S cittadino alla lista del Sindaco Emiliano con la candidatura di Biagio Fusco con il futuro accordo di essere rappresentato da Filippo Castaldo in esecutivo – riflettendo, di rimando, lo stesso equilibrio che i due partiti PD e M5S presentano a Roma – pare che il sindaco crispanese voglia a tutti i costi dare l’immagine di essere un appartenente del Partito Democratico, quando poi tutti sanno in città che il partito della Schlein è schierato con Sossio Vitale – perse le tracce di costui nell’ultimo periodo – e quindi contro l’attuale ricandidatura del Sindaco Michele Emiliano.

Per saperne di più del sentiment cittadino abbiamo contattato l’alter ego ai due, l’altro candidato a Sindaco Enzo Cennamo che davanti ai nostri microfoni ha dichiarato: “Non mi meraviglierei se la stortura crispanese del PD si evidenziasse ancor di più al momento della presentazione delle liste. Il Partito Democratico, a mio avviso, da sempre è stato il responsabile della deriva dei nostri territori. Se lei guarda a quella foto di tutti i sindaci seduti a quel tavolo, può benissimo comprendere da dove nasce l’origine di tutti i mali politici a nord di Napoli. Quella foto è l’esatto ritratto della conurbazione a nord di Napoli, guidata da un solo partito e che presenta in tutti i comuni che la formano, gli stessi disagi e lo stesso degrado. Quindi non riesco a comprendere quanto sia vantaggioso per il Sindaco Emiliano apparire come un Sindaco del PD o quanto meno come un Sindaco che segue quegli stessi ideali. Per fortuna noi ragioniamo diversamente, in perfetta sintonia con chi amministra il Paese intero e che vede anche Crispano come attuazione di un altro modello di città, una città a misura d’uomo”.

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CRISPANO. Sossio Vitale, al netto delle firme, si autoelegge candidato a Sindaco. È rottura con Carlo Esposito

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CRISPANO – Comincia ufficialmente la campagna elettorale per una parte del centrosinistra crispanese. Due giorni fa il giovane, così non tanto rampante, Sossio Vitale ha posto fine su dubbio amletico che cominciava ad attanagliare il suo gruppo, così attraverso l’approvazione di un mix di giovani inesperti e di anziani attempati è riuscito a guadagnarsi la così tanto sudata investitura di candidato a sindaco. Ma perché così presto?

In realtà, si spera per il plenipotenziario del Consigliere regionale Giovanni Porcelli, tutto questo non diventi un’arma a doppio taglio. Si, poiché le firme poste sotto il documento che lo vede leader indiscusso della sua mini-coalizione sono vuote di contenuto. In realtà il vero dominus indiscusso di quella parte del centrosinistra non si è ancora espresso e da indiscrezioni raccolte in esclusiva si è venuti a conoscenza che non solo non auspicava a questo finale e che il leader di Campania Libera crispanese è stato considerato alla stregua del Sindaco Emiliano quando, nel 2019, con un colpo di coda si impose come candidato a sindaco a pochi giorni dalla presentazione delle liste perché fiutò la sempreverde strategia di Carlo Esposito ma l’ex Sindaco sta anche sguinzagliando i suoi cani fedeli a sondare il terreno su improbabili alleanze che dovessero intercettare lui come terzo nome di superamento. Tutto ciò è assurdo, frutto della sindachite una patologia molto nota a queste latitudini che associata alla politichite fa sì che un anziano di circa 80 anni al posto di godersi la pensione e i nipotini sieda ancora ai tavoli che decidono le sorti della propria città.

In questo periodo di sondaggi, sembra che Carlo Esposito si sia avvicinato, e anche di molto, al Sindaco Michele Emiliano, forse accarezzando l’idea che, perso per perso, tanto vale stare con chi ha più carte in tavola. Eh si. Perché volente o nolente l’ex Sindaco storico di Crispano riesce ancora a determinare l’andamento elettorale nell’alveo del centro sinistra e quindi cerca di far valere il proprio peso elettorale.

Adesso bisognerà capire solo cosa succederà: se il Sindaco Emiliano, per aumentare le sue possibilità di vittoria accetterà le solite richieste sulla modifica del PUC avanzate da sempre da Carlo Esposito o quest’ultimo, per il gusto di stare al centro, rinuncerà alle proprie pretese poiché il suo obiettivo adesso è la sconfitta di Sossio Vitale?

Ovviamente chi se la gode bellamente in tutto questo è Enzo Cennamo a cui nessuno invade il proprio campo del centro destra e nell’idea di tracciare una bella linea di differenza non è escluso che nei prossimi giorni egli riesca anche a portare a casa l’endorsement dei principali partiti del centrodestra nazionale. Così la sfida sarà tra il centrodestra e il centrosinistra spaccato in due.

Su questo tema bisognerebbe stabilire chi dei due è il vero centrosinistra a Crispano poiché mentre Sossio Vitale non perde tempo a calare a terra il poker con Europa Verde, PD, Campania Libera e Azione, il Sindaco Emiliano pur esprimendo l’unica carica elettiva del PD in città, si fa sfuggire dalle mani, come se nulla fosse, il simbolo dei dem, risultando agli occhi dell’opinione pubblica come un sindaco uscente decapitato che si appoggia sulle uniche forze civiche della vicesindaco Lara Imitazione, ultimamente intenta a distribuire banane e Pasquale Vitale che seppur volenteroso, poche sono le azioni determinanti che i crispanesi ricordano.

Da capire inoltre quale sarà la posizione di Nicola Mazzara che da tesserato PD vede il suo partito coalizzato contro di lui ma soprattutto cosa farà, alla fine, Carlo Esposito che, si vocifera inoltre, nell’indecisione nata proprio dalla fuga in avanti del Sossio Vitale, ha proposto in giro per la città, giusto per sondare l’opinione dei cittadini e sfruttarlo come sempre fatto per altri suoi delfini, il nome di Marina Cennamo, nome, ovviamente, che non dispiace alla stragrande maggioranza della città ma che il papà Salvatore, ha smentito prontamente la probabilità di vederla candidata a primo sindaco donna della città.

Insomma, tante le indecisioni all’ombra dei gigli e nulla ancora è stato determinato, le fughe in avanti lasciano il tempo che trovano e le elezioni, per i tempi della politica, ultimamente molto fluida, sono ancora lunghi. C’è ancora tanto da vedere e da raccontare.

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CRISPANO. L’ombra che si nasconde dietro Sossio Vitale avvantaggia gli altri due schieramenti

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CRISPANO – Ancora lontana l’apertura ufficiale della campagna elettorale ma a queste latitudini ci si è avviati molto presto. All’orizzonte si intravedono tre schieramenti. Chi ne giova è il centro moderato con Enzo Cennamo che in tutta tranquillità si vede investito della candidatura a Sindaco con il pieno appoggio delle forze di opposizione e il benestare dell’ex Sindaco Antonio Barra, costretto ancora in panchina da incandidabile per l’ultima tornata elettorale da dover scontare.

A sinistra invece le parti sono divise, con la maggioranza dei consensi che stavolta pendono dalla parte del Sindaco Michele Emiliano che in questi giorni di apnea dovuti dalle scissioni con i verdi e parte del PD ha saputo recuperare, riuscendo ad aggregare qualche soggetto politico in più.

Chi è avvezzo alla lettura degli atteggiamenti riesce a intravedere una determinata incertezza nell’altra ala del centrosinistra, quella che dovrebbe essere capitanata da Sossio Vitale, il quale deve subire anche e soprattutto figure ingombranti e mai dome come quella dell’ex Sindaco Carlo Esposito che ad ogni campagna elettorale mette su sempre lo stesso teatrino: con la scusa di avere a corredo voti sicuri e fedeltà di famiglie storiche crispanesi illude il giovane rampante di turno con la scusa di voler fare il padre nobile della coalizione, gli prepara la coalizione, gli programma il calendario da rispettare, gli fornisce il miglior spin doctor per la Comunicazione per poi pugnalarlo all’ultimo istante come il miglior Bruto sappia fare con la motivazione che l’investitura del giovane non rassicura la noblesse della città che vorrebbe una figura più autorevole e di esperienza e per accontentare tutti si fa trovare pronto e sacrificabile per una nuova campagna elettorale da protagonista.

Un film già visto! Carlo Esposito aveva tentato di fare lo stesso anche con Michele Emiliano nel 2019. Tanto è vero che la rottura tra i due si registrò già nelle giornate che precedevano il voto. Ma l’attuale sindaco non si fece incartare, radunò i suoi fedelissimi e quelli che poi alla fine, dopo quattro anni, hanno dichiarato il dissenso e scoprì le carte. I commensali di quella riunione scelsero di andare avanti con Emiliano e i fatti poi sono diventati storia.

La testimonianza di quanto scritto è evidente nella fuga in avanti che Sossio Vitale fa nella propria Comunicazione, pubblicando e ostentando la veste grafica della sua promozione e lo slogan scelto: “Punto su Crispano”. In realtà da nessuna parte si è letto che Sossio Vitale sia stato investito della carica di candidato a Sindaco né abbiamo ascoltato dal principale maggiorente della coalizione che Sossio Vitale rappresenti la sintesi dell’ala estremista della sinistra crispanese, eppure, l’ex Segretario del PD, passato poi alla destra con Antonio Barra per poi fare ritorno a sinistra attraverso “Campania Libera”, si mostra ai crispanesi come il nuovo che avanza e il Sindaco del futuro. Ma su tutto questo Carlo Esposito è d’accordo? Anche stavolta si è interessato della Comunicazione del candidato a Sindaco?

Dopo questi quesiti cerchiamo di illustrare la fotografia reale della geografia politica crispanese attuale. Adesso chi gode di tutti i vantaggi del caso è Enzo Cennamo che vede un solo concorrente finora che potrebbe leggermente impensierirlo ed è l’attuale Sindaco Michele Emiliano che dalla costola persa dei fedeli di Carlo Esposito sta cercando di recuperare consensi tra la società civile. Quindi se proprio si deve parlare di lotta, quella sicuramente sarà una lotta a due, dato che i protagonismi interni, di sicuro faranno implodere tutto ciò che resta al di fuori dei due principali schieramenti.

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