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Campania libera, pieno sostegno al Presidente Vincenzo De Luca

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Campania libera, pieno sostegno al Presidente Vincenzo De Luca

L’unanimità del PD Campano espressa sulla ricandidatura del Presidente Vincenzo De Luca rappresenta per Campania libera un dato assolutamente positivo e significativo.

Questa decisione pone fine ai chiacchiericci e alle polemiche inutili degli ultimi mesi, ci stimola e ci proietta ulteriormente ad affrontare questa campagna elettorale rivendicando il lavoro svolto in questi 5 anni di governo regionale, a testa alta e con orgoglio.

Il Sen. Tommaso Casillo, riferimento regionale di Campania libera, afferma:

La coalizione a sostegno del Presidente De Luca ha centrato obiettivi importanti che hanno determinato una fotografia della Campania ben diversa da quella ereditata nel 2015. Dal bilancio alla Sanità, dai Trasporti alle Politiche per il lavoro, dalle Politiche per lo sviluppo e per il Territorio al Turismo oggi vantiamo, senza alcun dubbio, una Campania profondamente migliorata. Sulla scorta di questi incontrovertibili risultati crediamo sia assolutamente doveroso ricandidare Vincenzo De Luca alla Presidenza della Regione“.

Ed è su questa analisi dei “Fatti concreti“, evitando di farsi risucchiare dal vortice della politica politicante, che il Coordinamento di Campania libera, attraverso il proprio Coordinatore Metropolitano Vincenzo Caso, ribadisce:

Assoluto ed incondizionato sostegno al Presidente Vincenzo De Luca, il nostro Movimento si rende disponibile da subito per un confronto politico programmatico aperto e inclusivo, con tutti coloro che vogliono continuare a mettere al centro della propria azione di governo il cittadino, arginando le derive populiste e demagogiche e contrastando fortemente l’avanzata delle destre sovraniste“.

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Napoli, sorpreso a sversare rifiuti in strada: scatta il sequestro

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Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli hanno sorpreso un uomo mentre sversava una grossa quantità di rifiuti in strada in via Provinciale ai Monti.

In particolare, i vigili sono riusciti a sequestrare il mezzo che guidava e stanno svolgendo le indagini per risalire alla sua identità dopo la fuga. Pertanto l’uomo, quando si è accorto di essere stato scoperto è salito nuovamente sull’autocarro ed è scappato, riuscendo a far perdere le proprie tracce dopo un lungo inseguimento.

Al momento sono state avviate le indagini per identificare il responsabile e denunciarlo.

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Fuorigrotta, vessillo dedicato al boss durante la processione per la Madonna: i dettagli

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La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per i fatti accaduti durante la processione per la Madonna dell’Arco nel quartiere Fuorigrotta, nei quali è comparso un vessillo dedicato al boss Fortunato Sorianiello, ucciso nel 2014 da un clan rivale in un agguato.

Ecco quanto commentato dal deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Lo diciamo da anni che queste processioni diventano, in molti casi, occasioni per celebrare la malavita e i boss e per questo sono gli stessi clan a muoverne le fila, per celebrare la propria potenza, per raccogliere consensi, per plagiare le menti. Servirebbe un osservatorio speciale per queste situazioni e dovrebbe occuparsene sia la Procura che la Curia, la quale deve allontanare gli ambienti camorristici dalla Chiesa”.

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Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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