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Sardine, flop in piazza a Napoli: espulso il leader locale

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La brusca chiusura della manifestazione di ieri delle Sardine, con il portavoce Mattia Santori che in seguito ha denunciato l’occupazione del palco da parte di alcuni esponenti di Potere al Popolo, porta delle scorie anche all’interno del movimento napoletano.

Bruno Martirani, uno dei primi animatori del movimento a Napoli, intervenuto in maniera critica, con un post pubblicato su Facebook, ha denunciato:

Cosa è davvero successo ieri sul palco delle sardine a Napoli in 5 punti e come mi hanno cacciato.

1) Mattia Santori doveva intervenire dal palco, era anche in scaletta e annunciato sulla descrizione dell’evento pubblico ma ha preferito non mostrarsi per il flop di piazza.

2) Tornato  deluso dall’evento sono stato cacciato dal gruppo e dalla pagina delle sardine che io stesso avevo creato prima del 30 novembre 2019. Gestione della pagina che avevo condiviso con gli altri attivisti campani per dare più risalto alla fenomeno, essendo la mia pagina social la più seguita. Al contrario, alla prima occasione utile sono stato defenestrato senza nessuna spiegazione e il mio gruppo è stato rinonimato da “sardine napoletane” a “sardine #areanord”, mentre sulla pagina facebook sono stato declassato da amministratore ad analista. In contemporanea sono stato cacciato con un click: espluso da una chat Whatsapp e dal fenomeno sardine in pochi secondi. La politica al tempo della non-democrazia digitale. Una modalità assolutamente discutibile e che mi ha lasciato molto perplesso e mi distanzia ancora di più da queste persone.

3) Le persone presenti sul palco, esclusa Loredana Rossi, vice presidente dell’associazione Trans Napoli, che è sempre un onore e un piacere sentire parlare, erano tutte previste in scaletta. Basta vedere la descrizione dell’evento Facebook. Sardine nere, lavoratori pubblica utilità, i lavoratori di Jabil, i disoccupati 7 novembre erano tutti previsti e hanno detto, come giusto che sia, ciò che pensavano nella totale libertà.

4) Nessun intervento di Santori è stato impedito.

5) Non c’è stata nessuna occupazione del palco da parte dei centri sociali e nemmeno di potere al popolo, non c’erano bandiere dell’organizzazione in piazza e soprattutto nessun impedimento alla prosecuzione dell’evento. Tanto è vero che dopo l’intervento mio e delle vertenze hanno proseguito con uno stacco musicale.

Non è questo il modo di cambiare la politica. A sud le sardine non funzionano. Bisogna parlare di temi concreti che incidono realmente sulla risoluzione delle difficoltà quotidiane delle persone invisibili e in difficoltà. Io ho scelto tempo fa da che parte stare e non riuscirò mai a tacere su argomenti sensibili o su posizioni poco chiare. Ringrazio i lavoratori e i disoccupati intervenuti, sicuro di ri-incontrarli in altre occasioni.

Ringrazio tutti per la solidarietà e i messaggi pubblici e privati che mi stanno arrivando. Adesso è il momento di tornare a fare davvero politica dalla parte delle persone e dei loro bisogni per il bene della nostra città e del nostro sud“.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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Giugliano, anziano vaga spaesato e senza meta sull’asse mediano: i particolari

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Attimi di paura a Giugliano, dove i carabinieri della Compagnia locale sono dovuti intervenire sull’asse mediano per la segnalazione di un anziano che vagava lungo la carreggiata.

In particolare l’uomo, incurante delle auto che sfrecciavano ad alta velocità, continuava a vagare spaesato e senza meta sulla corsia di sorpasso. Pertanto gli agenti, una volta sul posto, hanno acceso i lampeggianti e tratto in salvo l’anziano da vento, pioggia e auto in corsa.

A quel punto è stato identificato in un 80enne del posto, subito affidato alle cure dei sanitari del 118. In seguito i carabinieri hanno constatato che poco prima l’uomo, si era allontanato da un albergo per anziani.

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Sant’Antimo, controlli serrati dei carabinieri: scattano denunce e sanzioni

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I carabinieri della Tenenza e della Compagnia di Giugliano supportati dai militari dell’ispettorato del lavoro di Napoli, che stamane ha messo al setaccio il comune di Sant’Antimo. Nel mirino dei controlli vi è il lavoro sommerso e il furto di energia elettrica.

Nel corso delle operazioni, i carabinieri hanno denunciato l’amministratore unico di una società che gestisce un bar a via Marconi, poiché sono state riscontrate violazioni della mancata visita medica dei lavoratori e la loro omessa formazione.

Stessa sorte è toccata al titolare di un altro bar a Piazza della Repubblica, denunciato per mancata visita medica periodica dei propri dipendenti e la loro omessa formazione. Pertanto, i due imprenditori si sono visti comminare sanzioni che ammontano complessivamente a più di 26mila euro.

Infine i controlli hanno coinvolto il personale tecnico dell’Enel e per questo motivo tre persone, tutte residenti in tre distinti appartamenti di via Mazzini, sono state denunciate. Infatti essi avevano realizzato degli allacci abusivi direttamente alla rete pubblica.

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