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Attualità

Coronavirus, Di Maio: “Ci aspettiamo un aiuto dall’Unione Europea”

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Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, attraverso una diretta su Facebook, ha affermato:

Abbiamo dei numeri che non ci piacciono sul Coronavirus, che riguardano i contagiati e i morti. Ci sono numeri positivi sulle guarigioni. Ma c’è ancora tanto da fare.

Vorrei che tutti capissero che siamo al servizio del personale medico, infermieristico e socio-sanitario, che negli ospedali sta facendo turni massacranti per riuscire a salvare le vite e a sconfiggere questa pandemia.

È molto importante quello che state facendo voi stando a casa e quello che sta facendo lo Stato Italiano per fornire attrezzature mediche ai sanitari e aiutarli a curare i nostri cittadini. 

Tanti Ministri degli Esteri mi hanno chiamato per darci solidarietà e offrirci un aiuto con le loro industrie, che possono produrre materiali, come ventilatori da utilizzare come respiratori.

Questa sera sono arrivati i primi 40 ventilatori e tante mascherine: noi la chiamiamo solidarietà e ce ne sarà altra. Non siamo soli. Ci sono tante persone e tanti Stati che vogliono aiutare l’Italia.

Dobbiamo aiutare il nostro Paese a sostenere le difficoltà economiche, create da questa situazione di emergenza.

Il Ministero dell’Economia e Palazzo Chigi stanno lavorando al decreto che prevede la sospensione dei pagamenti, il pagamento della cassa integrazione, che permetterà agli imprenditori di non licenziare i lavoratori e pagargli lo stipendio, la sospensione dei mutui e dei fidi, il pagamento alle famiglie dei voucher per le spese di babysitter.

Ci aspettiamo un aiuto dall’Unione Europea. Oggi è stata una giornata particolare perché aspettavamo la pronuncia della Banca Centrale Europea. Doveva pronunciarsi per aiutarci. Ha parlato e, non solo non ci ha aiutato, ma ha provocato un tonfo in borsa, uno dei più violenti della nostra Repubblica.

Sono d’accordo con il Presidente Mattarella quando dice che l’Europa deve aiutarci e non porci degli ostacoli lungo il cammino.

L’Italia ha sempre avuto la forza di rialzarsi e gli italiani, nei momenti di difficoltà, hanno sempre dato il massimo. In questo momento siamo divisi ma torneremo ad essere uniti col sorriso e più forti di prima“.

Ambiente

Campi Flegrei: notte difficile, registrate 6 scosse di terremoto

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Non si ferma lo sciame sismico in quel dei Campi Flegrei. Nella notte, e questa mattina, si sono susseguite una serie di scosse, di cui una alle ore 3:34 di magnitudo 2.0. Quest’ultima chiaramente avvertita dai cittadini flegrei ormai avviliti.

Già la scorsa domenica aveva tramato l’intera area flegrea, estendendosi fino al napoletano. Due scosse in rapida successione, entrambe anche in diverse zone di Napoli, da Fuorigrotta fino a Pianura.

“Purtroppo potrebbero verificarsi scosse ancora più forti”, avverte il direttore di ricerca dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) Giuseppe De Natale.

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Attualità

Napoli, sorpreso a sversare rifiuti in strada: scatta il sequestro

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Gli agenti della Polizia Municipale di Napoli hanno sorpreso un uomo mentre sversava una grossa quantità di rifiuti in strada in via Provinciale ai Monti.

In particolare, i vigili sono riusciti a sequestrare il mezzo che guidava e stanno svolgendo le indagini per risalire alla sua identità dopo la fuga. Pertanto l’uomo, quando si è accorto di essere stato scoperto è salito nuovamente sull’autocarro ed è scappato, riuscendo a far perdere le proprie tracce dopo un lungo inseguimento.

Al momento sono state avviate le indagini per identificare il responsabile e denunciarlo.

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Attualità

Fuorigrotta, vessillo dedicato al boss durante la processione per la Madonna: i dettagli

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La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per i fatti accaduti durante la processione per la Madonna dell’Arco nel quartiere Fuorigrotta, nei quali è comparso un vessillo dedicato al boss Fortunato Sorianiello, ucciso nel 2014 da un clan rivale in un agguato.

Ecco quanto commentato dal deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Lo diciamo da anni che queste processioni diventano, in molti casi, occasioni per celebrare la malavita e i boss e per questo sono gli stessi clan a muoverne le fila, per celebrare la propria potenza, per raccogliere consensi, per plagiare le menti. Servirebbe un osservatorio speciale per queste situazioni e dovrebbe occuparsene sia la Procura che la Curia, la quale deve allontanare gli ambienti camorristici dalla Chiesa”.

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