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SOMMA VESUVIANA. Coronavirus, audio whatsapp con nomi dei contagiati. L’opposizione: “Intervenga il Prefetto”

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Somma Vesuviana, audio whatsapp con nomi dei contagiati. L’opposizione: “Intervenga il Prefetto

Chiediamo al Prefetto di Napoli di intervenire con urgenza a Somma Vesuviana per fare chiarezza sulla insensata diffusione di audio whatsapp, avvenuta probabilmente da parte di esponenti dell’amministrazione comunale, che hanno alimentato il panico e la tensione tra i cittadini, già provati dalla terribile emergenza che stiamo vivendo”. Così i consiglieri di Somma Futura Celestino Allocca, Umberto Parisi e Vincenzo Piscitelli e la consigliera di Forza Italia Lucia Di Pilato intervengono nella questione, rilanciata anche da una testata giornalistica, riguardante alcuni audio whatsapp con nomi, cognomi e strade di residenza di persone di Somma Vesuviana affette da coronavirus.

Spiegano i consiglieri comunali: “Siamo dinanzi ad una palese violazione della privacy e ad un atteggiamento irresponsabile che sta provocando una vera e propria caccia all’untore. In un momento come questo di tutto c’è bisogno tranne che di questi comportamenti scellerati. È ancora più grave il fatto che gli audio apparterrebbero ad esponenti dell’amministrazione comunale, i quali hanno il dovere istituzionale di essere corretti e rispettosi delle leggi”.

Concludono, infine, gli esponenti dell’opposizione: “In questa emergenza siamo stati e saremo costruttivi e propositivi, consci che è il momento dell’unità. Tuttavia non possiamo tacere dinanzi a fatti del genere: abbiamo scritto al Prefetto di Napoli per chiedergli un intervento immediato”.

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Ordina le figurine online ma gli consegnano un carico di eroina: i dettagli

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Nel corso della mattinata odierna, un 43enne incensurato di Pompei si è recato presso la locale stazione dei carabinieri per consegnare una scatola imballata.

A quel punto l’uomo ha iniziato a raccontare agli agenti che qualche giorno prima, aveva acquistato alcuni pacchi di figurine di calciatori su un portale online, ma che al loro interno vi ha trovato un carico di eroina.

Pertanto i militari hanno preso in consegna il pacco e analizzato la sostanza all’interno con un narcotest: si tratta di eroina pura, 180 grammi di stupefacente, un carico del valore di diverse migliaia di euro. La droga è stata sequestrata, ma proseguono le indagini per risalire all’identità del cliente e alle origini della spedizione.

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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