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Salvini interviene al Senato: “Non avete capito niente, i bambini devono stare in classe”

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Matteo Salvini interviene al Senato sul decreto Scuola. Il leader della Lega afferma: “Ho sentito del pregiudizio ideologico, come se il termine privato, libero e autonomo desse fastidio a qualcuno. Ovviamente la scuola pubblica deve venire prima, ma i 900 mila bimbi delle scuole pubbliche paritarie dove vanno? I 180 mila lavoratori delle scuole pubbliche paritarie dove vanno? Riconosciamo a questo Paese il diritto alla libertà educativa, o è sempre lo Stato che deve decidere e controllare?”.

Il senatore accusa il governo di non aver dato alcuna certezza sul tema dopo quasi quattro mesi di emergenza. “Guardiamoci intorno a quello che accade in Europa. Oggi siamo circondati da Paesi che hanno dato alla famiglie certezze. Oggi i bimbi sono a scuola in Francia, in Svizzera, in Austria, in Germania, in Belgio, in Danimarca e in Finlandia. Ovunque. Mentre noi siamo qui in Aula a fine maggio a intuire che forse un po’ di ragazzi torneranno in classe a settembre”, denuncia Salvini. Che sottolinea come la Fase 2 dovrebbe partire proprio dai bambini e dagli studenti.

“Se qualcuno ha in testa per i nostri studenti la didattica a distanza e la mancanza di contatto sociale, allora non ha capito niente. Un bimbo ha bisogno di andare in classe con i suoi compagni e questo vale anche per l’università. A meno che qualcuno non attacchi la scuola privata a parole e poi la aiuti nei fatti, magari qualche università privata che ha contatti con qualche movimento al governo”, ribadisce l’ex ministro dell’Interno affermando di essere a favore dell’università pubblica, libera, aperta e frequentata da tutti. “C’è poco e nulla per gli studenti fuori sede e ringrazio le Regioni che stanno facendo quello che non ha fatto il governo”, ha aggiunto Salvini, sottolineando come i governi locali si stiano mobilitando in modo che i genitori degli studenti fuori sede possano smettere di pagare affitti di cui al momento non possono fruire.

Salvini in aula rispolvera un progetto dell’Unione delle province italiane per sistemare duemila istituti al costo di due miliardi. “Visto che dall’Europa ci riempiranno gentilmente di miliardi, che peraltro sono soldi già pagati dagli italiani, vi chiediamo di metterne da parte due per sistemare le scuole che frequentano i nostri figli”. Il leader del Carroccio interviene anche in merito al concorso per gli insegnanti. “Ci avete spiegato che dobbiamo stare a casa tutti e che fare l’aperitivo a ponte Milvio sia un pericolo, ma fate girare per l’Italia decine di migliaia di insegnanti. Sarebbe molto più normale attingere dalle graduatorie e dare finalmente un contratto a tempo determinato alle decine di migliaia di insegnanti che sono nelle classi anche da 10 o 15 anni”, afferma Salvini.

Salvini quindi attacca il governo per non dare ascolto alle proposte della Lega: “Se non riaprite subito le scuole siete complici del disastro di questo Paese. Non c’è futuro economico con le scuole chiuse. Ci interessano poco le beghe interne alla maggioranza. Ma i nostri figli sono il futuro di questo Paese, se non ridiamo fiducia al settore della scuola e dell’università rimettendo al centro i nostri bimbi e i nostri ragazzi, e non la bega politica, non ci sarà modo di ricostruire questo Paese. Noi siamo a disposizione e speriamo di essere ascoltati”. Salvini ha anche espresso la sua solidarietà personale e del suo gruppo alle minacce ricevute dalla ministra Azzolina per poi rincarare la dose: “Ma vi chiedo di riflettere: se la maggioranza non ritiene di avere un ministro della Scuola particolarmente adeguato ma lo si riconferma comunque, non sta facendo del bene al Paese”.

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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