Resta sintonizzato

Cucina

Cucina, “Il piatto della settimana” è : bucatini all’amatriciana

Pubblicato

il

Ci risiamo col nostro consueto appuntamento di fine settimana; anche oggi vi sveliamo i segreti del “il piatto della settimana“.
Dopo due “puntate” dedicate alla Campania, questa volta ci spostiamo leggermente verso nord. Siamo nel Lazio, nella provincia di Amatrice.
Come potevamo non parlarvi della famosissima pasta all’amatriciana, vanto dell’arte culinaria romana.?

I bucatini all’amatriciana sono un primo piatto tipico romano la cui ricetta ha, nel corso del tempo, accolto diverse interpretazioni nelle proporzioni e uso degli ingredienti che la compongono. A partire dallo spessore e dalla forma delle listarelle di guanciale, per esempio, o dal modo di soffriggerle (senza grassi, con olio o strutto) e di sfumarle (vino, aceto, o nessuno dei due); per arrivare poi alla scelta del formato di pasta, alla sua proporzione con la carne e all’impiego di un soffritto iniziale di cipolla o meno.

Abbiamo scelto una versione particolare della pasta all’amatriciana; proponiamo l’utilizzo di bucatini, spaghetti o spaghettoni, di pomodori pelati o freschi e belli maturi, di un pecorino delicato e non troppo salato, infine peperoncino e vino bianco secco per completare.

Se utilizzate i pomodori freschi, per prima cosa sbollentateli per pochi istanti in acqua bollente salata, scolateli e raffreddateli sotto acqua corrente. Dopo averli pelati, eliminate i semi e tagliateli a filetti.

In una padella (preferibilmente di ferro) scaldate l’olio e aggiungete il guanciale tagliato a listarelle lunghe circa un paio di centimetri. Quando avrà iniziato a fondere unite il peperoncino. Rosolate il guanciale fino a quando avrà preso colore, quindi sfumate con il vino bianco. Lasciate evaporare, scolate il guanciale e tienete da parte al caldo.

Nella stessa padella mettete i pomodori pelati schiacciati (oppure quelli freschi precedentemente preparati), regolate di sale e cuocete per il tempo di cottura della pasta, che nel frattempo avrete buttato all’interno di una casseruola con acqua bollente salata.

Quando sarà quasi giunta a cottura unite il guanciale al condimento ed eliminate il peperoncino. Scolate la pasta al dente e trasferitela nella padella con il sugo. Fuori dal fuoco aggiungete il pecorino grattugiato e regolate di pepe fresco di mulinello a piacere.

Mescolate bene e servite subito, completando la vostra pasta all’amatriciana con altro pecorino.

Ora assaggiate con delicatezza, e poi mentre la mangiate esclamarete sicuramente un “Ammazza oh..”
Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

campania

Vietri sul Mare. Al via Borgo Di Vino in Tour, una tre giorni dedicata al vino e al turismo esperenziale ed enogastronomico

Pubblicato

il

A Vietri sul Mare al via venerdì 2 settembre l’ottava tappa di BorgoDiVino in Tour, la manifestazione enologica organizzata dalla tourist marketing company Valica e promossa dall’associazione “I Borghi più belli d’Italia”. Una tre giorni all’insegna del buon bere italiano, delle degustazioni di prodotti locali e della scoperta delle eccellenze del territorio. Dal 2 al 4 Settembre, dalle ore 18 alle ore 24, all’interno della Villa comunale di Vietri sul Mare, con un panorama mozzafiato, si potranno degustare i vini prodotti da 100 etichette di 30 cantine partecipanti alla kermesse, alle quali si aggiungono i vini prodotti in Campania e in Costiera amalfitana (tra cui Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi, Agianico del Taburno): con l’acquisto del voucher si ha diritto a 8 degustazioni a scelta; venti pannelli espositivi accompagneranno i visitatori in un percorso formativo sul mondo del vino. Ogni buon vino va accompagnato da prodotti dell’eccellenza gastronomica: in Villa grazie a Confagricoltura si potranno acquistare le specialità del borgo, da primi piatti a verdure di stagione, a crostini con salumi e formaggi.

Ospiti della manifestazione Giuseppe Calabrese, meglio conosciuto come Peppone, inviato Linea Verde Rai Uno; Laura Placenti, giornalista inviata Agorà estate – Rai Tre; Carlo Verna, conduttore Rai Tre. Domenica 4 settembre alle 19,30 nel Borgo di Albori una degustazione guidata di abbinamento vino/cibo – con le famose bruschette di Albori – con un sommelier esperto che spiegherà i migliori abbinamenti partendo da una selezione dei vini di Marisa Cuomo e Le Vigne di Raito. “BorgoDiVino in Tour contribuisce ad una nuova visione del turismo, che punta ad una visita del territorio lenta all’insegna del gusto, del piacere e del buon vivere, lontano dalla vita frenetica quotidiana, che offre attività esperenziali uniche nel nostro angolo di Paradiso. I nostri vigneti che si snodano lungo ripidi pendii su terrazzamenti di muri a secco, dove il lavoro agricolo è arduo e sofferto, danno vita a quella che a piena ragione viene definita una viticoltura eroica”, ha affermato il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone. Alfonso Giannella, membro del direttivo nazionale “I Borghi più belli d’Italia”: “E’ un evento particolare per Vietri sul Mare e l’abbinamento enogastronomico dà ulteriore impulso alla nosrea stagione turistica già di per sé eccellente: oltre al turismo legato al mare avremo anche quello enogastronomico, ringrazio chi ha creduto in Vietri come sito per poter svolgere al meglio questa iniziativa.

Ci sarà l’opportunità nei prossimi anni di continuare l’evento e, in più, nell’ambito di questo progetto legato al vino sono riuscito ad inserire la nostra cittadina negli itinerari europei turistici enologici Iter Vitis, un percorso ideato dall’Unione europa per le aziende vinicole che potranno usare una cartellonistica da mettere su tutto il territorio, mi attiverò da subito al termine di questa manifestazione: così chi arriverà a Vietri saprà anche che ci sono percorsi enologici da fare”. Così Fiorello Primi, presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia “BorgoDiVino è una delle manifestazioni nazionali più importanti che l’associazione, grazie all’apporto organizzativo di Valica promuove, per rilanciare il turismo enogastronomico, settore importante per la ripresa post-covid. Le produzioni agricole, quella del vino soprattutto, rappresentano un elemento fondamentale per la tutela del paesaggio e dell’ambiente”.

Una voce alla quale ha fatto eco Luca Cotichini, marketing manager di Valica: “BorgoDiVino è un evento nazionale itinerante capace di fondere al meglio il turismo con l’esperienza enogastronomica, di fare incontrare produttori appassionati in contesti favolosi ed unici, come i Borghi più belli d’Italia. Obiettivo del tour è la promozione turistica ed enogastronomica”.

Continua a leggere

Cucina

Quanto costava mangiare una pizza a Napoli negli anni ‘9o

Pubblicato

il

Un salto indietro nel tempo, nella Napoli degli anni Novanta (oppure Ottanta), grazie al listino prezzi di una pizzeria pubblicato dalla pagina Facebook Nostalgia 90. La pizza più economica, la Marinara, costava 2000 lire, una Margherita invece 2500 lire. Per l’altra “classica”, la salsiccia e friarielli, si doveva pagare 4500 lire.

Il pezzo più economico in assoluto era la pasta cresciuta, ossia la zeppolina, che si pagava 150 lire; con 50 lire in più si poteva comprare lo scagliuozzo, il triangolino di polenta fritto. Da notare la differenza di prezzo tra acqua naturale e frizzante: la prima 1200 lire, la seconda 1800.

Si tratta davvero di un listino prezzi degli anni Novanta? A guardare le cifre, probabilmente è più plausibile che si tratti di un prezzario degli anni Ottanta, a meno che non si riferisse ad una pizzeria particolarmente popolare di provincia dei primi anni ’90. È proprio questo l’orientamento degli utenti che hanno commentato. Una donna scrive: “Da me una pizza Margherita negli anni ’90 costava 5000/6000 lire”; un uomo invece afferma che “Negli anni 90 direi di no. Io mi ricordo Margherita con coca e coperto circa 10000lire”. Un ragazzo invece dice: “Io vivo in provincia di Napoli, la Margherita costava 2.500 lire, ancora a fine anni ’90”.

Da allora sono quindi passati trenta, se non addirittura quaranta anni. Con l’inflazione è normale vedere un aumento dei prezzi, tuttavia è evidente come rispetto a quegli anni sia notevolmente diminuito il potere di acquisto delle famiglie. Una serata in pizzeria pesa maggiormente sul bilancio familiare rispetto ad uno stipendio medio.

Continua a leggere

Cucina

‘A figlia d’o Marenaro chiude per restyling

Pubblicato

il

A Figlia d”o Marenaro chiude, ma solo temporaneamente. Il famoso ed amato ristorante di via Foria ha chiuso le porte al pubblico ieri, 17 gennaio, e le riaprirà il 9 febbraio per effettuare alcuni lavori di ammodernamento. A dare l’annuncio è la titolare Assunta Pacifico, la quale spiega anche i motivi della ristrutturazione:

“Amici già mi mancate, non vedo l’ora che arrivi il 9 febbraio per rivedervi al ristorante. Vi ricordo che restiamo chiusi fino al 9 febbraio per ristrutturare alcuni locali del ristorante, come bagni e lavastoviglie. Ospitiamo migliaia di persone al giorno e i lavori, almeno con cadenza annuale, sono necessari, per offrire ai nostri clienti sempre il meglio! Inoltre, abbiamo approfittato di questo periodo di ristrutturazione per concedere le ferie ai nostri dipendenti, come è normale che sia, e concederci qualche giorno da trascorrere in famiglia. Un saluto, Assunta”.

Una pausa, quindi, dopo un periodo come quello natalizio caratterizzato da visite di molto aumentate da parte dei clienti, sia napoletani che turisti. ‘A Figlia d”o Marenaro è infatti uno dei punti di riferimento, a Napoli, per quanto riguarda la cucina di mare. Particolarmente apprezzata è la zuppa di cozze, che va a ruba il giovedì santo ma che è richiestissima in ogni periodo dell’anno.

Monica Cartia

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy