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Attacchi mediatici a Domenico Russo. Non è escluso l’interesse di qualche Consigliere uscente

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SANT’ANTIMO – Da diversi giorni il neo candidato al Consiglio regionale Domenico Russo sta subendo degli attacchi mediatici, prima dal segretario provinciale del PD Marco Sarracino e poi da uno dei più prestigiosi quotidiani campani. Le firme dei due attacchi sono diverse, la prima quella del collega Luigi Roano che si è limitato a raccogliere le dichiarazioni del segretario dem arricchendole con quelle che sono i fatti descritti nella Relazione della Prefettura che ha consentito lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Sant’Antimo amministrato dal papà di Domenico Russo, la seconda, invece, quella di Adolfo Pappalardo che nel vano tentativo di tirare dalla bocca del Segretario regionale Leo Annunziata il nome di Domenico Russo come impresentabile, rifila un post scriptum alla fine dell’articolo che non c’entra nulla col resto dell’intervista fatta al Sindaco di Poggiomarino, dove asserisce che il figlio dell’ex sindaco di Sant’Antimo non sarà della partita regionale nonostante lui attraverso i social avesse già cominciato la campagna elettorale.

Mi meraviglio come due firme prestigiose che scrivono su un altrettanto giornale prestigioso come “Il Mattino” scrivano riferendosi solo ed esclusivamente alla Relazione della Prefettura che, ahinoi, si è basata anche sulle informative rilasciate dallo stesso nucleo di carabinieri finito nel ciclone delle indagini che hanno fatto scaturire anche alcuni arresti all’interno dell’arma. Mi meraviglio come i colleghi di via chiatamone non si siano affatto letto le 1498 pagine della Relazione della DDA che ha portato agli arresti di 59 persone tra funzionari, imprenditori, politici e camorristi e ne abbia fatto indagare altrettanto 103. Allora per rendere meglio edotto chi legge riportiamo alcuni stralci della relazione della DDA.

A pag. 267 della Relazione, in merito ad un’intercettazione telefonica tra Antimo Petito (in carcere ndr) e Francesco Di Lorenzo (in carcere ndr) si legge: “La prima parte della conversazione è incentrata sul risentimento di Di Lorenzo Francesco nei confronti di Cesaro Luigi, al quale contestava che trascorsi sei mesi dalla sconfitta elettorale alle comunali, non aveva intrapreso nessuna azione tesa a far “cadere” la neoeletta Amministrazione comunale e il sindaco Russo Aurelio.
Emerge dunque, in tutta la sua forza, la necessità di Di Lorenzo Francesco di avere ampia facoltà di manovra in seno all’amministrazione comunale, così come era stato in passato poiché il mutato assetto politico, evidentemente, non gli avrebbe consentito di esercitare il controllo sull’amministrazione, ed in particolare sull’UTC”.

A pag. 325 in merito ad intercettazioni ambientali di una conversazione svoltasi tra Francesco Di Lorenzo (in carcere ndr) e Michele Vergara si legge: “Dalla conversazione si ha la conferma che tra la sera del 14 giugno 2017 e la mattina seguente del 15, si erano verificati più incontri tra Di Lorenzo Francesco e Chiariello Corrado (avversario di Aurelio Russo al ballottaggio ndr) con Cesaro Antimo ed il fratello Luigi, nel corso dei quali era stato trattato l’argomento del loro mancato sostegno economico, sebbene promesso, indispensabile per garantirsi la vittoria al ballottaggio che si sarebbe celebrato di lì a qualche giorno.
Altresì si registrava la determinazione di Di Lorenzo ad impegnarsi in prima persona per sostenere Chiariello Corrado al ballottaggio, al fine di continuare ad esercitare la sua influenza sull’UTC di Sant’Antimo… …Di Lorenzo Francesco, in particolare, affermava di essere stato informato dall’Ingegnere Valentino Claudio (Dirigente dell’UTC e in carcere per essere connivente con la criminalità organizzata ndr) in merito ad una visita che in quei giorni il candidato sindaco del centrosinistra Russo Aurelio, aveva effettuato presso i locali dell’UTC di Sant’Antimo, facendo intendere che se eletto sindaco lo avrebbe senz’altro ostacolato nel perseguimento degli scopi illeciti nella gestione della cosa pubblica santantimese, su tutti il controllo dell’UTC, esercitato sino a quel momento grazie alla connivenza dell’Ing. Valentino.”

Potrei prendere altri stralci, ma questi due sono sufficienti a ristabilire la verità e incorniciare nella stessa la figura dell’ex sindaco di Sant’Antimo papà di Domenico Russo.

Come può un sindaco eletto rappresentare il nemico da abbattere da parte della camorra ed essere al contempo un camorrista? Come si fa ancora ad accostare lo scioglimento per camorra a colui che impavido del pericolo, a muso duro, informò colui che era in stretta connivenza con la camorra di volerlo sollevare se eletto?

Quindi, siccome siamo sicuri che due firme autorevoli come quelle di Roano e di Pappalardo non si sarebbero fatte sfuggire le 1498 pagine della relazione della DDA, vogliamo pensare che quanto scritto sia stata una distrazione e che forse qualcuno gli abbia fatto un riassunto fatto male della vicenda e degli interpreti e che dietro la sintesi, in realtà, si possa celare, all’insaputa degli ignari scrittori, un disegno ben prestabilito per sporcare la figura di Domenico Russo.

Non sarà la prima volta se venissimo a scoprire che dietro il fuoco amico del PD si celassero gli interessi di qualche Consigliere uscente, che in questi cinque anni di consiliatura, abbia intensificato i suoi rapporti e ampliato il proprio potere al punto tale da minare la figura di un giovane rampante che sullo stesso territorio possa fare incetta di voti a danno di qualche politico già affermato.

Sono tanti gli addetti ai lavori di valenza regionale e nazionale sul territorio di Sant’Antimo e comuni limitrofi e tanti sono anche gli interessi che si intrecciano. Interessi che sfocerebbero in speculazioni edilizie che riguarderebbero due partiti agli antipodi e che si ritroverebbero, sistematicamente allo stesso tavolo, quando si tratta di affari edilizi.

Tante possono essere le questioni che si intrecciano e tante possono essere le ipotesi per le quali due testate giornalistiche Repubblica – con un articolo a firma di Conchita Sannino – e Il Mattino con gli articoli appena descritti continuano imperterriti a snobbare la Relazione della DDA messa a disposizione della Stampa pochi giorni fa. Dietro queste ipotesi non è escluso neanche una forte volontà della Prefettura di attestare sempre di più le proprie ragioni e su questo, sarà il giudice che il prossimo 9 Luglio dovrà stabilire chi ha ragione e chi ha torto, ed è logico che fino ad allora tutte le parti in causa attraverso la Stampa facciano le proprie pressioni per ottenere consensi dall’opinione pubblica e non solo. La storia continua…

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586
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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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