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Decoder pirata: bloccati 160mila abbonamenti illegali

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Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza ha annunciato di aver bloccato circa 160mila abbonamenti illegali, 2 siti internet e 2 canali Telegram, a cui si è aggiunta l’individuazione di 627 reseller che commercializzavano le sottoscrizioni.

Il Tribunale di Roma ha disposto il sequestro preventivo anche di 56 server. Secondo quanto riferito nel bollettino ufficiale diffuso dalle Fiamme Gialle, questo blocco ha avuto l’effetto di rendere non fruibili almeno 160.572 abbonamenti illegali, che poggiavano su un sistema composto da 7 strutture IPTV.

Durante l’operazione è stata individuata una filiera illegale che si basava sull’attività di vendita degli abbonamenti posta in essere da circa 900 reseller dei quali 627, anello di congiunzione con i clienti finali, operavano sul territorio nazionale.

Ai fruitori, che pagavano una somma irrisoria rispetto a quelle richieste dai broadcaster (circa 10 Euro al mese), veniva data la possibilità di accedere a film, contenuti a pagamento ed anche eventi sportivi in streaming da PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete.

Le indagini hanno inoltre permesso di individuare due canali Telegram i cui amministratori,  dopo aver hackerato i predetti sistemi dedicati all’illecita diffusione dei contenuti multimediali, tentavano di estorcere denaro ai “pirati” che li gestivano dietro la minaccia di pubblicare, anche su due siti internet, dati e credenziali riferibili agli abbonamenti illegali attivi.

La notizia arriva a qualche giorno di distanza dall’operazione europea contro l’IPTV e pezzotto, che ha portato ad una serie di arresti e sequestri in quattro paesi.

E’ stato questo un duro colpo per un mercato illegale molto fiorente che si è ulteriormente sviluppato durante l’emergenza sanitaria. Il covid ha costretto alla permanenza in casa ed ha indotto molte persone alla ricerca di contenuti multimediali. Dunque i venditori di abbonamenti pezzotto hanno continuato a pubblicizzare pacchetti illegali prospettando la cosiddetta “fase 3” di ripresa delle competizioni sportive.

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Giugliano, anziano vaga spaesato e senza meta sull’asse mediano: i particolari

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Attimi di paura a Giugliano, dove i carabinieri della Compagnia locale sono dovuti intervenire sull’asse mediano per la segnalazione di un anziano che vagava lungo la carreggiata.

In particolare l’uomo, incurante delle auto che sfrecciavano ad alta velocità, continuava a vagare spaesato e senza meta sulla corsia di sorpasso. Pertanto gli agenti, una volta sul posto, hanno acceso i lampeggianti e tratto in salvo l’anziano da vento, pioggia e auto in corsa.

A quel punto è stato identificato in un 80enne del posto, subito affidato alle cure dei sanitari del 118. In seguito i carabinieri hanno constatato che poco prima l’uomo, si era allontanato da un albergo per anziani.

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Sant’Antimo, controlli serrati dei carabinieri: scattano denunce e sanzioni

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I carabinieri della Tenenza e della Compagnia di Giugliano supportati dai militari dell’ispettorato del lavoro di Napoli, che stamane ha messo al setaccio il comune di Sant’Antimo. Nel mirino dei controlli vi è il lavoro sommerso e il furto di energia elettrica.

Nel corso delle operazioni, i carabinieri hanno denunciato l’amministratore unico di una società che gestisce un bar a via Marconi, poiché sono state riscontrate violazioni della mancata visita medica dei lavoratori e la loro omessa formazione.

Stessa sorte è toccata al titolare di un altro bar a Piazza della Repubblica, denunciato per mancata visita medica periodica dei propri dipendenti e la loro omessa formazione. Pertanto, i due imprenditori si sono visti comminare sanzioni che ammontano complessivamente a più di 26mila euro.

Infine i controlli hanno coinvolto il personale tecnico dell’Enel e per questo motivo tre persone, tutte residenti in tre distinti appartamenti di via Mazzini, sono state denunciate. Infatti essi avevano realizzato degli allacci abusivi direttamente alla rete pubblica.

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Divieto di sbarco per le isole del Golfo di Napoli: ecco quando

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Stop all’afflusso e alla circolazione di autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori per l’isola di Ischia a decorrere dal 29 marzo 2024. Questa è la decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha disposto il divieto che si aggiunge a quelli già in vigore a Capri e Procida.

Pertanto i decreti prevedono la possibilità, in caso di appurata e reale necessità ed urgenza, che il Prefetto di Napoli conceda ulteriori autorizzazioni di sbarco di durata non superiore alle 48 ore di permanenza sull’isola.

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