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CASAVATORE: torna di moda la questione morale.

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Sembra quasi una sfida, una formale provocazione la pubblicazione della “CARTA ETICA” sul sito pentastellato di Casavatore. Un invito neanche tanto celato alle altre forze politiche in gioco, tutte ancora ai box di partenza, disperatamente in cerca d’autore, orfane di Sindaci e consiglieri, ma soprattutto di PROGRAMMI. E così va a finire che le uniche proposte scritte nero su bianco rimarranno ancora a lungo, a tenere compagnia alla calura estiva, quelle della giovane formazione guidata da Elisabetta Puzone. Analizzando nel dettaglio il documento, molti impegni appaiono quasi scontati, semplicemente dovuti in quanto già previsti dalla Costituzione, eppure ripetutamente violati ad ogni tornata elettorale. Lodevole quindi il tentativo di coinvolgere nei sani propositi tutte le forze impegnate nell’imminente agone elettorale: un patto di non belligeranza tranne che sui TEMI, un abbandono tout-court delle proteste e delle sterili critiche per lasciare spazio alle PROPOSTE. Il guanto è stato lanciato, sarà curioso vedere se verrà raccolto e da chi. In allegato il singolare documento che campeggia sulla pagina ufficiale e nel profilo di diversi attivisti:

“CARTA ETICA POLITICA

In qualità di candidato politico, in totale autonomia sottoscrivo il presente codice etico, nei confronti dei cittadini del Comune di Casavatore. Pertanto mi IMPEGNO, sin d’ora:

1) a promuovere sempre il benessere delle persone, a cominciare da coloro che non possono esprimere la propria volontà attraverso il voto (minori, stranieri e migranti), o che sono in evidenti condizioni di fragilità (anziani, poveri, diversamente abili, disoccupati), avendo sempre presenti i temi prioritari della partecipazione, della legalità, della pace e della tutela dell’ambiente naturale;
2) ad effettuare la campagna elettorale spiegando nei dettagli il programma politico e l’insieme delle attività proposte nella piena trasparenza e nel rispetto degli altri competitori, esimendomi dal condurre attacchi personali basati su pregiudizi e finanche su dettagli della vita privata dei suddetti. Mi impegno altresì ad astenermi dall’ottenere qualsiasi suffragio con mezzi diversi da proposte, argomentazioni dell’offerta politica o spiegazioni dettagliate;
3) a non chiedere nè accettare alcuna contropartita a una desistenza o ad un appoggio, né a cercare di ottenere suffragi utilizzando la diffamazione degli altri candidati, con violenza e/o minacce, con la manipolazione delle liste elettorali e/o dei risultati della votazione, nonché con la concessione di vantaggi o promesse di vantaggi, presenti o futuri;
4) a rispettare le regole del confronto e del decoro degli spazi pubblici (spazi elettorali, iniziative, corretto uso del materiale di propaganda, rispetto della privacy);
5) ad attuare, in ogni occasione e con ogni metodo consentito, il Bene Comune, conformando la mia condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e dei principi di disciplina ed onore nell’adempimento delle funzioni pubbliche sanciti dall’art. 54 della Costituzione;
6) ad esercitare il mio mandato evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione;
7) a impedire ogni reclutamento di personale amministrativo e tecnico, anche quando consentito, basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle rispettive competenze;
8) ad astenermi, nell’esercizio delle mie funzioni, dall’utilizzo delle prerogative legate alla mia carica nell’interesse particolare di individui o di gruppi di individui, a detrimento di quello collettivo;
9) a presentare per la mia candidatura, liste pulite composte unicamente da soggetti rigorosamente non indagati per camorra, voto di scambio e corruzione, mediante la preventiva produzione di certificati relativi a carichi pendenti e del casellario giudiziale, o da altra idonea documentazione;
10) ad astenermi dal chiedere o dall’esigere da concessionari o da gestori di pubblici servizi, ovvero da soggetti che hanno in corso rapporti di natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.) l’esecuzione di qualsiasi atto da cui possa derivare un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto;
a rispondere, per tutta la durata del mio mandato, a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle mansioni a me affidate, alla motivazione o al funzionamento dei servizi e/o all’emanazione di atti od ordinanze di cui sarò responsabile.

Altresì invito i miei concittadini:

Ad esercitare il proprio diritto di voto, ricordando che in passato c’è chi ha dato la propria vita perché questo esercizio di responsabile espressione e partecipazione venisse riconosciuto e tutelato.
A prendere le distanze da chi cerca di ottenere consensi utilizzando un approccio verbale violento o comunque non rispettoso dell’altrui dignità, strumentalizzando situazioni o fatti di cronaca con atteggiamenti o proclami razzisti, intolleranti, violenti, di natura omofoba”.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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Il robot salva la vita ad un paziente con due tumori

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Lo sviluppo tecnologico e robotico va sempre più migliorando.
Al Sant’Orsola di Bologna, sono stati asportati due tumori ad un paziente 75enne, in un unico intervento grazie alle funzioni preparatorie di un robot nelle vesti di chirurgo. L’estrazione del tumore maligno ha interessato prima il rene e poi il colon. L’operazione si è rivelata essere un grande successo, il tutto grazie all’aiuto della piattaforma robotica “Hugo di Medtronic”.

“Con l’ausilio di queste nuove metodologie, il trauma per il paziente è meno insopportabile, sicché i tempi di recupero diventano molto più veloci”, afferma il prof. Rottoli dell’equipe chirurgica.

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