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Il “Bambino Gesù” di Roma registra il primo caso al mondo: due gemelline siamesi sono state separate

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È incredibile come il progresso della medicina e della scienza possa far miracoli del genere.

Non era mai accaduto al Mondo ed è successo proprio nel nostro paese. Al “Bambin Gesù” di Roma, l’ equipe di specialisti medici, è riuscita a staccare due gemelline siamesi. Le due piccole, Ervina e Prefina hanno 2 anni e sono ricoverate al reparto di neurochirurgia vicini alla madre, dal 2018.

Quell’anno, infatti, la presidente del Bambino Gesù, in missione in Africa, incontrò le due gemelline, appena nate. Decise così di portarle a Roma e di tentare di offrirgli una vita migliore, normale.

Da allora lo studio sulla loro conformazione è stato attento e scrupoloso. Le due sono craniopagi, una forma rarissima tra i gemelli siamesi. Per riconoscerle si usa un sistema di specchi.

Poiché la ricostruzione 3D aveva ampiamente mostrato come fosse delicato l’intervento, soprattutto in quelle zone dove i vasi sanguigni cerebrali erano condivisi, si decise di intervenire in tre fasi distinte.

Il primo intervento a Maggio 2019, il secondo un mese dopo e l’ultimo quello definitivo pochi giorni fa. La missione è riuscita le due bambine stanno bene, anche se il rischio infezione non è del tutto eliminato. Ma potranno crescere e vivere come tutti gli altri bambini.

Ancora una volta facciamo i complimenti a tutti i medici e a coloro che si sono impegnati per raggiungere questo risultato: un vanto mondiale.

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Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Attualità

Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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Il robot salva la vita ad un paziente con due tumori

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Lo sviluppo tecnologico e robotico va sempre più migliorando.
Al Sant’Orsola di Bologna, sono stati asportati due tumori ad un paziente 75enne, in un unico intervento grazie alle funzioni preparatorie di un robot nelle vesti di chirurgo. L’estrazione del tumore maligno ha interessato prima il rene e poi il colon. L’operazione si è rivelata essere un grande successo, il tutto grazie all’aiuto della piattaforma robotica “Hugo di Medtronic”.

“Con l’ausilio di queste nuove metodologie, il trauma per il paziente è meno insopportabile, sicché i tempi di recupero diventano molto più veloci”, afferma il prof. Rottoli dell’equipe chirurgica.

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