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“Cerco video pedo, offro di tutto”. Continua la “Chat degli Orrori” su Telegram

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Solo pochi mesi fa c’è stata la scoperta della chat Telegram con migliaia di utenti che si scambiavano materiale pedopornografico, foto delle ex, di parenti figli e mogli: una vera “Chat degli Orrori” che però purtroppo sembra ancora attiva.

Un’inchiesta di “Fanpage.it” è tornata ad indagare su gruppi e canali dedicati allo scambio e alla vendita di foto, video e immagini di ex partner, ignare utenti e bambini, che rinascono a ogni chiusura della chat e non sembrano temere le leggi.

La nota testata giornalistica ha consegnato gli screenshot, dai quali si leggono frasi davvero sconvolgenti, alla polizia postale. “Cerco video pedo, offro di tutto“, “Cerco giovane porco depravato per commenti pesanti e fantasie perverse su foto di mia moglie vestita da sposa“, “Cerco foto di ex, sorelle, amiche, mamme, cugine“, “Mostro la mia ragazza, foto spy di alta qualità“, “Cerco video pedo con bambini e ragazzine” sono solo alcuni dei contenuti scabrosi che queste persone continuano a scambiarsi.

Gli screenshot testimoniano il nauseabondo tenore delle conversazioni: c’è chi pone delle domande irripetibili su come praticare violenza verso i propri figli, chi cerca e offre materiale pedopornografico anche a pagamento, chi chiede archivi passati di migliaia di vittime di revenge porn catalogate per provenienza.

La chat russa ideata dai fratelli Pavel e Nikolaj Durov, con migliaia di iscritti è quella nella quale avviene il più odioso degli scambi e dei commerci: quello del revenge porn, della pedopornografia, dello stupro di gruppo virtuale, dell’organizzazione di azioni di stalking.

Le foto sono state consegnate alla polizia postale di Ancona ma “Fanpage.it” ha spiegato anche quali sono i motivi per cui, nonostante le numerose denunce, queste chat continuano ad esistere.

La giurisdizione cui Telegram risponde è infatti quella statunitense ed è proprio per questo che è complicato adeguarla alle leggi italiane. Sussiste infatti un vuoto normativo che limita l’intervento delle leggi italiane. Inoltre una volta che si è riuscita ad individuare la chat e a chiuderla quest’ultima rinasce in pochi minuti sotto un altro nome ma sempre con gli stessi scopi e con migliia di utenti.

Nulla sembra dunque essere cambiato su Telegram e su queste terribili chat, gli stessi gruppi non fanno altro che scomparire e poi rinascere sotto “mentite spoglie” causando però la disperazione di migliaia di vittime, spesso purtroppo ignare e all’oscuro di tutto.

 

 

 

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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