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Castellammare di Stabia

Arrestato il terzo aguzzino di Castellammare di Stabia

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E’ stato arrestato il terzo aguzzino accusato di usura ed estorsione con “metodo mafioso” a Castellammare di Stabia.

Si tratta di Cafiero Antonino nato a Castellammare di Stabia il 17 marzo 1991. L’uomo che era ricercato e risultava irreperibile, si è costituito presso la caserma della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia.

Gli altri due aguzzini Nicola Esposito, detto “o’ mostr”, recluso al 41 bis, reggente del clan Cesarano, già arrestato nel 2014, e sua moglie Annunziata Cafiero, anche lei finita in cella sono stati arrestati questa mattina.

Le indagini sono partite dalla denuncia di una famiglia di imprenditori esasperata dalle richieste. Dal 2011 pagavano 5.500 euro al mese a causa di un prestito da 550mila euro ricevuto dal clan ma gli effetti della pandemia si stavano facendo sentire e, non potendo più reggere le pressioni, hanno scelto di denunciare.

“Quando ci prendiamo il caffé?”: dopo un silenzio durato per tutto il lockdown Annunziata Cafiero è tornata a presentare le sue richieste via WhatsApp nel cuore della notte.

Con quel messaggio, risalente a maggio scorso, dopo un silenzio iniziato a gennaio, la Cafiero si è rifatta sentire per pretendere la “sua” quota di interessi per quel prestito da 550mila euro risalente al 2011: la pandemia ha fiaccato le sue finanze, come anche quelle della sua vittima, una imprenditrice di Castellammare di Stabia (Napoli) che a causa di interessi usurai, pari al 120%, ha pagato alla camorra 60mila euro all’anno, solo di interessi, per ben nove anni.

Dopo tre mesi di lockdown l’usuraio non ne poteva più, doveva recuperare denaro, e dalle pressioni e dalle minacce è passato alle percosse, mandando la vittima in ospedale con un trauma cranico.

Questo è stato però un passo falso costato caro visto che a questo punto la vittima, consapevole di non poter più pagare quella tangente dopo tre mesi di stop per il bar e il ristorante, ha deciso di rivolgersi alle Fiamme Gialle facendo emergere un crimine che andava avanti da nove anni.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia: nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando

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E’ in una nave cargo turca, battente bandiera panamense, che i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando.

Proveniente dall’Ucraina, con un carico di mais e grano, e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto.

Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia: arrestato un anziano spacciatore

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I carabinieri di Castellamare di Stabia hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Catello Cuomo, 67enne del posto e già noto alle forze dell’ordine.

Durante una perquisizione personale e domiciliare è stato trovato in possesso di 25 dosi di crack, 3 involucri di cocaina e una “pietra” della stessa sostanza di circa 14 grammi.
E ancora due bilancini per pesare lo stupefacente e 100 euro in contante ritenuto provento illecito.

Cuomo è ora ai domiciliari, in attesa di giudizio.

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Castellammare di Stabia

Caos Circumvesuviana: passeggeri bloccati nel treno per Sorrento

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Solite difficoltà in una delle ferrovie d’Italia tra le più tarantolate. Questa volta è toccato a tutti coloro i quali erano diretti verso Sorrento: il treno si è dovuto fermare, causa guasto, all’altezza di Castellammare di Stabia. Quaranta minuti di attesa snervante hanno dovuto attendere i malcapitati pendolari, per poter riprendere il proprio cammino.

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