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Cronaca

Sicurezza sul lavoro a Napoli e provincia, controlli su imprese e lavoratori: denunce e sanzioni

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NAPOLI E PROVINCIA: Sicurezza sul lavoro. Centinaia di imprese e migliaia di lavoratori controllati. Il bilancio dei Carabinieri

In occasione del Ferragosto 2020 i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli del gruppo per la Tutela del Lavoro nonché Personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Napoli stanno proseguendo l’attività di controllo per verificare la corretta applicazione delle norme a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro in relazione ai vigenti protocolli governativi, condivisi con gli organismi di rappresentanza delle parti datoriali e delle maestranze, circa le misure per il contenimento della diffusione del virus “Covid-19”.

I controlli nei luoghi della “movida”, nelle discoteche, negli stabilimenti balneari e in tutti i luoghi di potenziale assembramento hanno il duplice scopo di tutelare la salute pubblica e garantire la sicurezza dei lavoratori, contrastando l’impiego “in nero” e lo sfruttamento del lavoro, soprattutto in questi momenti di crisi sanitaria, ove può essere maggiore la tentazione di deviare dal rispetto delle regole in nome di una rapida ripresa delle attività economiche, con esiti invece che potrebbero compromettere la salute di tutti.

Gli accertamenti sinora effettuati durante il periodo di crisi sanitaria, nella sola provincia di Napoli, già dal mese di marzo, hanno visto circa 300 imprese controllate con 4000 lavoratori occupati, 189 sanzioni contestate per il mancato rispetto della normativa anti covid, 41 datori di lavoro deferiti all’autorità giudiziaria e 76.500 euro di sanzioni amministrative elevate.

Più grave, invece, la situazione connessa alla tutela della sicurezza negli ambienti di lavoro, dove è stata constatata una maggiore tendenza alle violazioni alla normativa, soprattutto nel settore dell’edilizia, colpito da alcuni gravi incidenti anche mortali, nel quale sono state controllate nel mese di luglio dai Carabinieri e dal personale dell’ispettorato del lavoro, dell’ASL e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che hanno operato con grande sinergia attraverso il costante coordinamento della prefettura e con il supporto aereo del nucleo elicotteri carabinieri di Pontecagnano, 41 imprese edili di cui 30 risultate irregolari.

In particolare, su 126 operai, 38 erano occupati “in nero” e senza alcuna garanzia, 4 dei quali percettori di reddito di cittadinanza.

Le verifiche hanno comportato 15 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ed un sequestro penale per gravi violazioni alla sicurezza (73 complessive quelle contestate), che hanno comportato ammende per 530mila euro, mentre le violazioni amministrative elevate sono state 52, con sanzioni pecuniarie ammontanti a 177mila euro.

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Cronaca

Giugliano, arrestato uomo ubriaco e violento

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I carabinieri della stazione Varcaturo sono intervenuti presso un’abitazione di Giugliano per la segnalazione di una lite familiare.

In particolare gli agenti, una volta sul posto hanno tratto in arresto un 34enne trovato ubriaco e con le mani strette al collo della compagna 25enne. L’uomo poco prima, l’aveva riempita di botte, come ormai accadeva da ben 6 anni.

Pertanto l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, ed è ora in carcere in attesa di giudizio.

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Cronaca

Napoli, tentano di rubargli l’orologio ma lui reagisce e viene sparato: i particolari

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Attimi di paura a Napoli, dove questa notte un giovane è stato ferito da un colpo di pistola durante un tentativo di rapina.

Secondo le prime informazioni, il giovane era in sella ad uno scooter guidato da un familiare, quando due malviventi a bordo di un altro scooter li avrebbero affiancati pretendendo l’orologio che il 21enne aveva al polso.

A quel punto la vittima ha reagito e avrebbe spinto i banditi a fare fuoco, colpendolo al braccio sinistro. In seguito si è recato subito al Pronto Soccorso del CTO di viale Colli Aminei per le cure del caso.

Al momento i carabinieri di Capodimonte indagano senza escludere alcuna ipotesi.

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Cronaca

Camorra, si pente il boss dei Casalesi Francesco ‘Sandokan’ Schiavone

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Una notizia per certi versi clamorosa quella che arriva dal carcere, visto che dopo 26 anni di silenzio il boss del clan dei Casalesi Francesco Schiavone, detto ‘Sandokan’, ha deciso di pentirsi.

L’uomo, oggi 70enne, avrebbe dunque iniziato a parlare con i magistrati della Dda facendo crollare un terribile silenzio. Sandokan fu arrestato nel 1998 dopo una lunga latitanza, e condannato all’ergastolo al 41-bis nell’ambito del maxi processo ‘Spartacus’.

Pertanto il suo erede alla guida del clan fu il primogenito Nicola Schiavone, il quale iniziò la sua collaborazione con la giustizia nel 2018 seguito, tre anni più tardi, dal fratello Walter.

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