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Ercolano. Un nuovo, preoccupante, caso di Coronavirus in città

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Il Sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha annunciato ieri in tarda serata su Facebook, la presenza di un nuovo caso di Coronavirus in città.

Ciò che desta maggiore preoccupazione è però il fatto che l’uomo sia un dipendente comunale del municipio di corso Resina.

Torna così la paura nella cittadina del vesuviano con il terzo caso accertato in tre giorni. Dopo quelli di due cittadini di 20 e 83 anni, l’ultimo tampone positivo in ordine cronologico è risultato appartenere a un 57enne: “Purtroppo il caso sospetto di cui vi avevamo informato qualche ora fa è risultato positivo. Si tratta di un uomo di 57 anni, impiegato, per il quale è stato già disposto il ricovero all’ospedale Cotugno di Napoli” si legge nel post del primo cittadino.

Che continua: “Come avevo anticipato ci siamo mossi per ricostruire la rete dei contatti in modo da poter disporre, per tutte le persone che sono state in contatto con lui l’isolamento domiciliare e i test per verificare la trasmissione del virus. Si tratta del terzo caso in pochi giorni che dimostra come l’emergenza coronavirus non sia affatto svanita“.

Più passano le ore e più mi convinco che dobbiamo alzare il livello di tutela del territorio e dei nostri cittadini. Per ora chiedo a tutti quelli che hanno a cuore Ercolano e le famiglie ercolanesi di rispettare le regole: uso della mascherina, distanziamento sociale e attenzione nei contatti. Solo così potremo cercare di superare questo difficile momento” ha scritto preoccupato il sindaco.

Pensare che la situazione si possa risolvere con un controllo capillare del territorio è un’utopia. Servirebbe un vigile, un carabiniere o un poliziotto ad ogni angolo di strada. E questo sarebbe impossibile non solo ad Ercolano, ma in qualsiasi parte d’Italia. Ciò che è possibile, invece, è maggiore responsabilità e buon senso da parte di tutti. Solo così usciremo da quest’emergenza” ha concluso il Primo cittadino, invitando tutti al buon senso e alla responsabilità.
A causa del nuovo contagio gli impiegati degli uffici sono tornati a lavorare in modalità smart working da remoto, nell’attesa di sanificare i locali e di ricostruire i contatti ed i movimenti dell’impiegato risultato positivo.
L’uomo è un operatore del settore Lavori pubblici con sede al secondo piano della casa comunale. Oggi si terranno gli accertamenti di rito su colleghi e familiari, tutti in regime di isolamento domiciliare preventivo.

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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