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Nocera Inferiore. Neonato trovato morto in un’aiuola: era pieno di formiche

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Un bambino appena nato e con ancora il cordone ombelicale attaccato è stato trovato in un’aiuola di un parco a Nocera Inferire.

Il piccolo, trovato privo di vita, doveva essere nato da poche ore e “sembrava un bambolotto” per quanto era bello. Aveva però il corpo pieno di formiche.

A raccontare la sconvolgente notizia sono stati l’uomo e la donna stessa che hanno scoperto il corpo insieme ad un terzo testimone, in un’intervista a Fanpage.it.

Nemmeno in tv avremmo mai voluto sentire una notizia del genere. Stavo uscendo con mia moglie, sono andato in garage, quando ho visto qualcosa nell’aiuola. Sembrava un giocattolo, un bambolotto. Ho chiamato il mio amico che era qua vicino, gli ho detto di dare un’occhiata. E lui si è accorto subito che fosse un bambino. Sembrava dormisse” hanno raccontato i tre condomini testimoni.

Il corpicino trovato nell’aiuola di un parco di Roccapiemonte sembrava quasi un giocattolo per bambini. Apparentemente mostra anche una ferita alla testa che tuttavia al momento è impossibile da determinare se sia avvenuta prima o dopo il decesso.

Portato via dalle forze dell’ordine che hanno già aperto le indagini, coordinate dal pubblico ministero Roberto Lenza della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, sarà l’autopsia a dare ulteriori spiegazioni.

 

 

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Attualità

Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

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