Resta sintonizzato

Attualità

“La solitudine ammazza le persone!”. La commovente lettera di un 76enne in cerca di compagnia

Pubblicato

il

Nessuno si salva da solo” è il titolo di un celebre libro di Margaret Mazzantini, dal quale è stato poi tratto un film, omonimo, ad opera di Sergio Castellitto, ed è proprio vero: “nessuno ha più il coraggio di fare la cosa più semplice, mettere a fuoco la propria vita. Quello che gli uomini hanno fatto da sempre come unica via possibile, lottando, rischiando tutto, a noi sembra una fatica inutile“.

E’ una fatica inutile chiedere aiuto? Sentirsi soli o magari trovare la forza di urlare al mondo che si ha bisogno di qualcuno con cui semplicemente parlare? A volte i più forti si rivelano essere proprio coloro che all’apparenza sono più deboli: è realmente forte solo chi è in grado di accettare e condividere le proprie debolezze.

E così, per un bisogno d’amore, di compagnia o semplicemente di condivisione che un anziano signore di 76 anni ha trovato la forza di scrivere una lettera e lasciarla in un’aiuola, magari proprio lì dove è solito sedersi tutti i pomeriggi tra tante persone, perchè a volte, o meglio spesso, si è soli anche quando si è tra tanta gente.

Ho 76 anni, sono vedovo e vivo da solo. Sono privo di amicizie, cerco signora anziana che come me si sente sola, perchè la solitudine ammazza le persone” ha scritto l’anonimo signore, affidando le sue parole ad un’aiuola di via Scarlatti al Vomero.

Lo scopo di questa lettera è poter comunicare con qualcuno e sentirci meno soli per cui se sei nella mia condizione, non esitare a chiamarmi” ha concluso teneramente il 76enne, lasciando timidamente il suo numero di telefono in fondo alla lettera.

Ma com’è possibile che nell’era dei “social” ci sia carenza di comunicazione? Sarà che a volte basterebbe semplicemente una telefonata per essere meno soli, qualche parola buttata giù tanto per “compagnia”, basterebbe semplicemente essere meno superficiali e rendersi conto che in un mondo “social” forse si sono perse le piccole cose, quelle fondamentali come l’essere cordiali, spontanei e soprattutto l’accorgersi di chi ci cammina accanto piuttosto che focalizzare l’attenzione su una foto di qualcuno, scattata a kilometri di distanza e che magari non si conosce neppure.

 

 

 

Attualità

Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

Pubblicato

il

L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

Continua a leggere

Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

Pubblicato

il

Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

Continua a leggere

Attualità

Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

Pubblicato

il

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy