Cronaca
Covid-19, vittima giovanissima: scomparsa a 21 anni, non aveva altre patologie
Il Covid-19 ha colpito ancora, questa volta tra i più giovani. Chiara Cringolo è scomparsa all’età di 21 anni. La ragazza, di Romano Canavese (Ivrea) è tra le vittime più giovani della pandemia.
Non aveva patologie pregresse, assicurano dalla famiglia. Il 21 ottobre la ragazza era risultata positiva sintomatica e per questa ragione era stata ricoverata all’ospedale. Da qui la situazione è peggiorata. Il quadro clinico si è aggravato e da quel momento nessun parente ha avuto modo di vederla fino a quando non è arrivata la triste notizia: quella della sua morte.
L’intera comunità è sotto shock per quanto accaduto. Il sindaco, Oscar Ferrero, ha dichiarato. “Tutta la nostra comunità si stringe alla famiglia della giovane madre in questo dolorosissimo momento. Invito a rimanere tutti attenti e a non farvi sopraffare dal dolore e dalla paura, ma a reagire con forza e determinazione, rispettando le indicazioni di sicurezza. Riusciremo ad uscire da questo frangente più forti e responsabili”.
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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