Resta sintonizzato

Attualità

Egitto. Scoperta incredibile: trovati oltre 100 sarcofagi di 2500 anni fa

Pubblicato

il

Più di cento sarcofagi dell’antico Egitto, inviolati e sigillati, sono stati scoperti in una necropoli faraonica nella località di Saqqara, vicino alla piramide di Djoser, poco a sud de Il Cairo.

Ad annunciarlo è stata la soprintendenza archeologica egiziana, che parla anche del ritrovamento di 40 statue dorate.

I sarcofagi sono sepolti da circa 2.500 anni e contengono mummie ben conservate, alcune accompagnate da ricchi ornamenti.

I ritrovamenti risalgono all’epoca delle dinastie dal VI al IV secolo avanti Cristo e alla dinastia dei Tolomei (IV-I sec. a.C.).

Gli archeologi hanno finora aperto solo uno dei sarcofagi, e sottoponendola ai raggi X per verificarne lo stato di conservazione  hanno sorprendentemente trovato la mummia al suo interno ben conservata, ancora avvolta nelle bende.

Il sito di Saqqara fa parte della necropoli dell’antica capitale del primo Regno egizio, Menfi, che comprende anche le Piramidi di Giza ad Abu Sir ed è stato dichiarato Patrimonio mondiale Unesco negli anni Settanta.

Il ministro egiziano al Turismo e alle Antichità, Khaled El-Anany ha dichiarato che “Saqqara ancora non ha svelato il grosso del suo contenuto“.

Precisando poi che ogni scoperta è una porta per una nuova ed entusiasmante scoperta che porta a nuovi ed inestimabili tesori: “E’ un tesoro enorme. Gli scavi sono in corso e ogni volta che scopriamo il vano di una tomba, troviamo anche l’entrata a un altro“.

Una volta esaminati, i ritrovamenti saranno esposti all’interno del Grande Museo  del Cairo.

Attualità

Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

Pubblicato

il

L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

Continua a leggere

Attualità

Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

Pubblicato

il

Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

Continua a leggere

Attualità

Mafia, la Polizia diffonde un nuovo identikit di Giovanni Motisi: è il latitante più pericoloso d’Italia

Pubblicato

il

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, l’ultimo grande latitante protagonista della fase stragista di Cosa Nostra.

In particolare, sfruttando le professionalità e le tecnologie del servizio di Polizia scientifica della Polizia, sono state attualizzate le immagini del latitante risalenti agli anni ’80 ed alla fine dei ’90, con la tecnica della ‘age progression’, grazie alla quale si è riusciti a costruire un prototipo con alcune variazioni degli attuali connotati del viso di Motisi.

L’uomo è nascosto dal 1998 ed è inserito nella lista dei latitanti di ‘massima pericolosità’ del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy