

Cronaca
Foto con la salma di Maradona: licenziato uno dei responsabili
Il decesso di Diego Armando Maradona ha addolorato e commosso il mondo intero.
Come al solito, però, in queste occasioni c’è qualcuno che va oltre. È il caso dei tre dipendenti dell’Agenzia funebre Pinier, che hanno scattato alcune foto con la salma di Maradona prima di sigillare la bara.
È accaduto durante il trasporto della bara dall’abitazione di Tigre al Palazzo Presidenziale, dove la stessa agenzia ha organizzato la camera ardente all’interno della Casa Rosada.
Secondo le notizie riportate da La Gazzetta dello Sport, l’agenzia Pinier ha reso noto di aver già provveduto al licenziamento di uno dei tre, Diego Molina, per gli altri due è questione di tempo. Si è inoltre scusata ufficialmente con un comunicato:
“Abbiamo preparato il corpo in tre, gestiamo l’impresa con nostro padre. Nel frangente in cui siamo usciti dalla sala per parlare con la polizia e coordinare la traslazione della salma alla Casa Rosada, quei tizi hanno scattato le foto. Sono stati i due minuti da soli. Proviamo vergogna, Diego era tutto per tutti. È stato qualcosa che non avremmo mai pensato potesse accadere“.
L’avvocato di Maradona Matias Morla ha infine tuonato sui social: “Sono colpevoli di un atto oltraggioso e aberrante, la pagheranno cara“.
Cronaca
Tragedia in strada. Filippo muore in un incidente con la moto: aveva 26 anni

Un incidente mortale è avvenuto ieri pomeriggio a Ribera, in provincia di Agrigento, dove Filippo Campanella, motociclista di 26 anni, ha perso la vita. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane, avrebbe improvvisamente perduto il controllo della sua moto, finendo fuori strada. Nonostante i soccorsi siano stati immediati, i tentativi di rianimare il ragazzo sono stati del tutto vani.
Sul luogo dell’incidente, si è recato anche il sindaco Matteo Ruvolo, che si è lasciato andare a questa breve dichiarazione: “Siamo tutti sotto shock, i riberesi sono vicini ai familiari di Filippo per questa immane tragedia”.
Cronaca
Napoli, Quartieri Spagnoli. Arrestati per spaccio nonna e zii di Ugo Russo: i dettagli
Nel pomeriggio di ieri, i Falchi della Squadra Mobile, durante dei servizi d’osservazione mirati nei Quartieri Spagnoli, hanno sorpreso due persone, mentre consegnavano un involucro in cambio di denaro ad un ragazzo che si è velocemente allontanato. Poco dopo, è giunto un altro giovane, che dopo aver ricevuto un involucro in cambio di denaro, accortosi della presenza dei poliziotti, si è dato alla fuga. Dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e bloccato in salita Paradiso e trovato in possesso di 2 involucri contenenti un grammo circa di cocaina; inoltre, i poliziotti, hanno fermato i tre spacciatori trovandoli in possesso di 60 euro in contanti.
Pertanto, una donna e i suoi figli, napoletani con precedenti di Polizia, sono stati arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo alcune fonti, si tratterebbe della nonna e degli zii di Ugo Russo, il 15 enne ucciso circa un anno fa durante un tentativo di rapina ad un Carabiniere a Santa Lucia.
Cronaca
Carabiniere spara alla moglie e poi si uccide: la donna è ora in ospedale

Choc a Marino, in provincia di Roma, dove un Carabiniere originario di Sarno, ha dapprima sparato alla moglie e poi si è ucciso. L’episodio, è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando il Carabiniere Antonio Boccia, 57 anni, nel corso di un litigio di cui non si conoscono con esattezza i contenuti, ha sparato 4 colpi verso la compagna. La donna, è stata raggiunta dai colpi dell’uomo mentre cercava di fuggire, colpita al petto, alle braccia e alle gambe. A quel punto, con la moglie distesa sul pavimento del terrazzo, è entrato in casa e si è tolto la vita. La donna, gravemente ferita, è ora in ospedale.
Il vicebrigadiere, lascia due figlie di 21 e 28 anni, frutto di un precedente rapporto sentimentale. Sul posto, è subito accorsa un’ambulanza insieme agli agenti del Commissariato di Marino oltre alla Polizia scientifica. Entrambi i coniugi, avevano alle spalle un matrimonio. Pare però, che negli ultimi tempi, il loro rapporto si fosse logorato a causa della morbosa gelosia dell’uomo. Sembra che Annamaria volesse lasciare casa, probabilmente per tornare a Sarno.
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