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CASAVATORE – Consiglio Mariuccia

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CASAVATORE – Un ordine del giorno che prevedeva l’approvazione di quanto discusso nella seduta precedente, l’elezione del vice Presidente del Consiglio, la composizione dei gruppi e delle Commissioni consiliari permanenti, l’approvazione del bilancio dell’esercizio precedente e di quello di previsione del prossimo triennio, oltre all’istituzione di un’apposita commissione consiliare straordinaria interamente dedicata all’emergenza sanitaria: tutto sommato ci si poteva aspettare un’assemblea ordinaria, senza scossoni. E invece, davanti ad un pubblico del web indignato per la pessima qualità dell’audio in streaming che ha restituito un’idea confusa e parziale dei dialoghi, frutto di un’organizzazione tecnica pasticciata ed approssimativa, tutto si è risolto in un nulla di fatto: con l’opposizione lanciata in un interminabile j’accuse nei confronti della maggioranza, sottolineando alcune incongruenze nella scelta del Vice Presidente del Consiglio, palesemente e ripetutamente rifiutata dalle minoranze ma incomprensibilmente riproposta a più riprese, quasi come un’imposizione, e la palese inerzia della Giunta, già definita “straniera” per l’assenza di professionisti del territorio, tutti ritenuti evidentemente inadeguati al ruolo, e ancora in fase di assestamento colpevole, secondo uno dei consiglieri di opposizione, di non aver ancora scaldato i motori, come un vecchio diesel fumoso ed inquinante. Eppure il Sindaco (assente per motivi di salute) ne aveva detto mirabilia. Le discussioni in aula proseguono con una serie di botta e risposta, di screzi e battibecchi degni dei più gettonati talk show, con la maggioranza che non eccelle certo per proposte ma si lancia nel trito e ritrito appello a “collaborare” (ma su cosa, esattamente?), ed al fantomatico senso di responsabilità. Intanto, le informazioni sul contagio latitano, e si percepisce forte l’imbarazzo nella maggioranza della assoluta mancanza di una vera cabina di regia, che sia degna di tale nome, nonostante la magnificata caratura della Giunta lasciasse presagire l’esistenza di una strategia innovativa ed efficace, a giudicare dai titoli accademici millantati e dagli invidiabili, non comuni curricula (a proposito, a quando la pubblicazione degli stessi sul sito dell’Ente?). Una navigazione a vista, praticamente. Alla fine, grazie alla mancanza del numero legale, si ripresenta il solito copione. Si rimanda ad altra seduta. Domani è un altro giorno. Sperando che all’esame di riparazione si presentino tutti un po’ più preparati. 6 politico dunque non raggiunto. Confidiamo che qualcuno, come avveniva al Liceo, (ma non all’asilo Mariuccia) si OFFRA per cominciare a risolvere qualche problema. Uno dei tanti, argomento a piacere.

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Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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CASAVATORE: Fiori nel deserto

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CASAVATORE – Nonostante le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di spazi adeguati in seguito alla chiusura della scuola Benedetto Croce e agli ingiustificabili ritardi nella ristrutturazione delle strutture superstiti, continua a stupire la vivacità dell’Istituto Comprensivo Nicola Romeo, vera e propria eccellenza in un territorio nel quale anche la normalità è diventata ormai uno sbiadito ricordo.

E’ proprio la Scuola intitolata all’ingegnere capostipite della storica casa automobilistica Italiana ad aver guidato il prestigioso progetto sul PLURILINGUISMO, denominato “COMPRENDIAMOCI”, in qualità di capofila di altri 16 istituti della regione Campania (tra questi anche la scuola De curtis, altra eccellente struttura del territorio), grazie ai fondi del D.M. 87/2021, con la partecipazione ed il supporto delle Ispettrici ministeriali Gisella Langè e Diana Saccardo, in collaborazione con l’università di Toronto, prof.ssa Piccardo.

L’iniziativa ed il progetto saranno oggetto di approfondimento domani, 10 marzo, durante la FIERA DIDACTA ITALIA, a Firenze, il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’Università, della Formazione e della ricerca scientifica.

La “Nicola Romeo” rappresenta da anni un eccezionale laboratorio di idee sapientemente coordinato dalla poliedrica prof.ssa Maria Evelina Megale, da ormai oltre tre lustri Dirigente Scolastico della struttura a capo di un team di elevata specializzazione, un vero e proprio fiore all’occhiello di un territorio sempre più deserto e soffocato dal cemento, nonostante l’affannosa ricerca di soluzioni che puntualmente si rivelano provvisorie ed insufficienti, da parte di una politica sempre più distratta ed impegnata in lotte intestine, e per questo palesemente inadeguata.

La Scuola come esempio di buon funzionamento: sarebbe forse il caso di trarne spunto per una programmazione efficace e duratura.

Ulteriori informazioni all’indirizzo seguente:

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