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Cronaca

La Cina ha autorizzato lo sbarco dei 13 marittimi campani bloccati da mesi sulle navi

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Nei giorni scorsi la Cina ha autorizzato lo sbarco dei 13 marittimi italiani bloccati da mesi a bordo di due navi nella rada di Huanghua.

A confermarlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo ai sindaci dei diversi comuni campani di provenienza dei marittimi: “Io sono intervenuto con una lettera al mio omologo cinese, rappresentando gli evidenti aspetti umanitari assunti dalla vicenda e richiedendo una sua pronta soluzione“.

Le due navi sono ferme al largo del porto di Huanghua dal 29 giugno per una disputa commerciale tra Cina e Australia che impedisce di sbarcarne il carico e, per la concomitanza della pandemia, di far tornare a casa i membri degli equipaggi che in diversi casi si trovano a bordo da più di un anno.

Sulle due navi, di proprietà di compagnie di navigazione napoletane, sono imbarcati 13 marittimi di diversi Comuni italiani tra cui Napoli, Vico Equense, Sant’Agnello, Procida e Monte di Procida e per iniziativa dei sindaci di questi comuni era stato richiesto in una lettera del 15 dicembre l’intervento del premier Giuseppe Conte e del ministro Di Maio.

La Farnesina, in stretto e continuo raccordo con l’Ambasciata d’Italia a Pechino, ha seguito la delicata vicenda fin dal suo insorgere con la massima attenzione“, ha assicurato Di Maio nella lettera ai sindaci, datata 24 dicembre.

Continuando “è dopo aver scritto al ministro cinese e grazie anche all’incisiva azione diplomatica dell’Ambasciata che lo scorso 21 dicembre abbiamo finalmente ottenuto conferma dell’autorizzazione allo sbarco dei marittimi italiani nel porto di Huanghua“.

Concludendo “Sono certo che questo sviluppo sarà apprezzato dagli armatori che, ne sono convinto, non mancheranno di espletare le misure necessarie al fine di giungere a un avvicendamento degli equipaggi, cosi da permettere ai nostri connazionali di poter finalmente fare rientro in Italia”.

Cronaca

Shock in casa, donna morsa al viso dal bassotto di un’amica: “Mi è rimasta una cicatrice orribile”

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Non dev’essere stata una bella esperienza quella vissuta dalla signora Kelly Allen a Swansea in Inghilterra, morsa da un bassotto al viso e che si è poi vista staccare un pezzo di guancia.

Stando alle prime informazioni la 45enne si trovava a casa di un’amica, proprietaria del cane, quando all’improvviso l’animale si è accanito sul viso della donna mordendola e staccandole un lembo di pelle della guancia.

Pertanto sono state necessarie cinque ore e mezza di chirurgia plastica e più di 40 punti di sutura per curare le ferite sul viso della donna. Il bassotto è stato sequestrato dalla Polizia e poi abbattuto. Ecco le dichiarazioni della vittima dopo l’intervento:

“Non riesco ad alzarmi dal letto e piango nel sonno perché sento i suoi denti dentro di me. Mi è rimasta una cicatrice orribile sul viso. Mi ha semplicemente rovinato la vita, perché ora non sarà più la stessa”.

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Cronaca

Tragico incidente nella notte, impatto fatale tra auto e treno: morta una donna

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Tragico incidente avvenuto a Cologne, nel Bresciano, dove nella tarda serata di ieri una donna è morta a bordo della propria auto travolta da un treno passeggeri, in prossimità di un passaggio a livello.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno estratto la donna dalle lamiere dell’auto quando era già troppo tardi. Invece i passeggeri a bordo del convoglio e il macchinista sono rimasti illesi. Intanto si indaga per stabilire dinamica e cause dell’incidente.

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Cronaca

Tragedia al luna park, 27enne scaraventata in aria da una giostra: ipotesi omicidio colposo

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto tra sabato e domenica scorsi a Blois, in Francia, dove la 27enne francese Jennifer Drapcand è morta a seguito di un incidente su una giostra.

Infatti la giovane donna si trovava su una giostra al luna park, quando le protezioni del macchinario hanno ceduto e l’hanno scaraventata contro il rimorchio di un camion parcheggiato vicino alla giostra.

Nonostante i soccorsi immediati per lei non c’era già più niente da fare, visto che è deceduta durante il trasporto in ospedale. Pertanto la compagna di Jennifer, che era con lei sulla giostra, ha affermato che secondo lei la barriera protettiva non era agganciata correttamente, e così il procuratore della città, Charlotte Beluet ha così commentato:

“A causa dell’elevata velocità della giostra la barriera protettiva della giostra si è aperta, come confermato anche da un video. La ragazza è stata quindi espulsa dalla giostra in movimento”.

Contestualmente sul registro degli indagati ci è finito anche il gestore della giostra, con l’accusa di omicidio colposo. L’uomo si è difeso dicendo di aver acquistato il macchinario tre anni fa e che fino a quel momento non aveva mai dato problemi.

Intanto la giostra è stata messa sotto sequestro per essere ispezionata, mentre si cerca di capire se l’incidente sia stato causato da un guasto o da un malfunzionamento.

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