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Covid-19. Il bollettino della Protezione Civile: i nuovi positivi registrati in Italia nelle ultime 24 ore

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I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 17.533 con 140.627 tamponi (ieri erano stati 18.020 con 121.275 tamponi).

620 i morti (ieri erano stati 414). Con 17.575 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 570.389, 666 in meno rispetto a ieri quando c’era stato un incremento di 2.343 unità.

La percentuale dei tamponi positivi è oggi del 12,5%.

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 77.911.

Dei 620 morti di oggi 133 vengono dalla Lombardia, 106 dal Veneto, 80 dall’Emilia Romagna, 46 dalla Campania e 45 dal Lazio.

La Regione più colpita oggi è ancora il Veneto con 3.388 casi, seguito dall’Emilia Romagna (2.026), Lombardia (1.963), Sicilia (1.842), Lazio (1.613) e Puglia (1.349).

Il totale dei casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia in Italia è dunque di 2.237.890, di cui 77.911 morti e 1.589.590 dimessi e guariti, 17.575 nelle ultime 24 ore.

I pazienti attualmente positivi sono 570.389, ieri erano 571.055, un calo di 666 unità.

I tamponi effettuati con test molecolare fino ad oggi sono 27.579.516, di cui 140.267 nell’ultimo giorno (ieri erano stati 121.275). Il totale delle persone testate è di 15.249.181.

Del totale dei positivi sono 544.489 quelli in isolamento domiciliare (-688), 23.313 ricoverati in altri reparti (+22) mentre i malati in terapia intensiva sono 2.587 (stesso dato di ieri) di cui 466 in Lombardia (-7), 357 in Veneto (-2), 309 nel Lazio (-1), 245 in Emilia Romagna (+5), 200 in Sicilia (+4) e 176 in Piemonte (-8).

Gli ingressi di oggi in terapia intensiva sono invece 187 (+31 rispetto a ieri): il dato peggiore è della Puglia (33), seguita dal Veneto (31), Lombardia (25), Emilia Romagna (20), Sicilia (16), Lazio (14) e Campania (13).

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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