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Covid. Muore in carcere ispettore della Penitenziaria: la moglie chiede giustizia

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Si chiama Giuseppe Matano, 50 enne di Sessa Aurunca, la prima vittima del focolaio di Coronavirus registrato nei giorni scorsi nel carcere campano di Carinola. Era un ispettore della Polizia Penitenziaria. In totale sono oltre trenta gli agenti contagiati nella struttura e ad oggi, ci sono due decessi.

A tal proposito, Barbara Greco, moglie dell’ispettore Matano, ha voluto dire la sua sulle circostanze che hanno portato alla morte del marito: “Voglio raccontare a tutti quello che è successo, voglio che tutti sappiano il dramma assurdo che ha colpito la mia famiglia, che ha ucciso Pino e che, si badi bene, non è una casualità. Mio marito da quando è iniziata la pandemia non ha mai fatto tamponi nell’istituto penitenziario presso cui lavora. Non ha mai ricevuto adeguate protezioni dal contagio sul posto di lavoro. Non è stato mai tutelato. Lo Stato lo ha fatto morire…”.

Il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute – scrive ancora Barbara Greco nel messaggio – il 7 aprile ha pubblicato un bollettino. Anche qui solo parole per i detenuti. Leggo altri articoli… si parla solo di detenuti. E del personale della Polizia Penitenziaria chi ne parla? Chi mi spiega come mai nel carcere di Carinola, dove mio marito lavorava, il 6 febbraio 2021 sono risultati positivi contemporaneamente 17 tra agenti e ispettori di Polizia Penitenziaria (di cui uno deceduto 2 giorni dopo, seguito ieri da mio marito), un infermiere ed un operatore sanitario, mentre le centinaia di detenuti sono risultati (a seguito di tamponi effettuati a tappeto) tutti negativi? Come mai l’Amministrazione Penitenziaria si è precipitata a sottoporre a tampone molecolare l’intera popolazione di detenuti del carcere dopo la scoperta di questo cluster tra agenti?”.

“Non avrò pace finché lo Stato non risponderà alle mie domande e, se come immagino, le risposte non saranno soddisfacenti, non mi fermerò e chiederò giustizia per l’omicidio (perché questo sarebbe) di mio marito”.

 

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Linea 6, avanti con l’obiettivo apertura a fine giugno, gli aggiornamenti dell’assessore Edoardo Cosenza

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Il programma per l’apertura della Linea 6 a fine giugno 2024 va avanti e procede senza intoppi. A fornire gli ultimi aggiornamenti, con un post sui social, è l’assessore comunale alle infrastrutture Edoardo Cosenza.

“Varie azioni importanti si sono svolte nell’ultima settimana. Il primo treno rinnovato ha iniziato la circolazione con soddisfazione di ANM e Hitachi. Il secondo treno ha iniziato il rinnovo delle ruote. Un vecchio treno è stato spostato nel tronchino di ricovero della stazione Municipio percorrendo tutta la linea. Insomma tutto procede come da programma”, scrive l’assessore. 

Intanto Anm ha indetto una selezione esterna, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 7 risorse da inserire per la posizione di capo stazione per l’esercizio della Linea 6. 

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Qualità della vita: Napoli sprofonda al terz’ultimo posto, peggio fanno solamente Foggia e Caltanissetta.

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La classifica Qualità della vita prodotta dal Sole 24 Ore segnala una Napoli in discesa anche rispetto all’ultime rilevazione dello scorso anno. Il capoluogo partenopeo è infatti al 105esimo posto in Italia facendo registrare un -7 rispetto al 2022. Peggio di Napoli solo Caltanissetta e Foggia. 

Per la prima volta la provincia di Udine appare in testa alla classifica, davanti a Bologna e a Trento. Si tratta della prima volta per la provincia friulana, che mai aveva ottenuto un risultato così prestigioso dal 1990 (anno in cui fu realizzata la prima classifica). Le classifiche sono state prodotte attraverso una minuziosa analisi di 90 indicatori divisi in sei categorie: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Demografia e società, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero. 

Per quanto concerne la classifica relativa alle città campane in testa Benevento 78esima (+4), seguita da  Avellino, posizionatasi al 79esimo posto (+5), da Salerno 88esima (+8) e da Caserta al 98esimo posto (+1). Chiude come detto Napoli al 105esimo posto, unica tra le città campane a peggiorare la propria classifica rispetto allo scorso anno.

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Roma, anziana sprofonda dal suo letto al piano di sotto dopo il crollo del solaio: i dettagli

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto ieri sera a Roma, dove una donna di 76 anni sprofondata nel suo letto dal settimo piano fino all’appartamento del piano sottostante.

Stando ad una prima ricostruzione, la causa sarebbe da ricercare nel crollo di un solaio, dove sottoposto a lavori di ristrutturazione. Pertanto, il materasso ha attutito il colpo e la donna è rimasta solo ferita e portata in ospedale in codice rosso per alcuni traumi.

Sul posto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia, i carabinieri e la Polizia locale. Al momento, si stanno valutando le possibili cause del crollo, e le ipotesi al vaglio sono un cedimento strutturale del palazzo e una ristrutturazione non a norma in uno degli appartamenti dei primi piani.

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