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AVERSA. GDF scopre una fabbrica abusiva di liquidi da svapo: l’operazione

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I Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Aversa, nell’ambito della quotidiana attività posta in essere dalla Guardia di Finanza per verificare il rispetto della normativa in materia di imposte di consumo e per contrastare il contrabbando di generi di monopolio, hanno scoperto una fabbrica completamente abusiva, dove venivano quotidianamente realizzate centinaia di litri di liquidi per sigarette elettroniche.

I prodotti da “svapo, privi di qualsivoglia controllo di origine idoneo a tracciarne la provenienza ed in assenza delle necessarie autorizzazioni doganali, venivano confezionati in flaconi e venduti on line ad una vasta platea di consumatori.

Il gestore dell’opificio abusivo, ubicato in una delle principali arterie della cittadina normanna, non è stato in grado di fornire ai militari operanti alcuna giustificazione in merito al possesso di oltre 700 chilogrammi di liquidi da inalazione soggetti ad imposta di consumo, nonché di oltre 3.000 confezioni di additivi impiegati per la miscelazione dei medesimiAnalogamente, non è stata rinvenuta alcuna documentazione circa l’origine di tutti gli ingredienti rinvenutidai finanzieri, né della nicotina liquida che, miscelata alle cosiddette “basi neutre”, costituiva il prodotto finito presentato come liquido da inalazione per “e-cig, destinato ad essere immesso sul mercato parallelo in totale evasione di imposta.

Per la realizzazione dei pericolosi mix “fai da te il responsabile aveva a disposizione una serie di attrezzature idonee per la stampa delle etichette, il confezionamento e la spedizione dei prodotti finiti ai clienti reperiti in rete.

I Finanzieri hanno provveduto ad inviare al Laboratorio chimico di Analisi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli alcuni campioni dei flaconi rinvenuti, al fine dideterminarne la composizione chimica e di verificare la presenza di materie nocive per la salute dei consumatori.

Le Fiamme Gialle hanno inoltre provveduto a chiedere l’oscuramento del sito internet utilizzato dal responsabile per commercializzare i prodotti, essendo lo stesso risultato privo delle necessarie autorizzazioni ed applicazione dellerigorose norme che vietano la commercializzazione dei liquidi da inalazione on line.

Al termine delle operazioni R.P.quarantenne originario della provincia di Napoliperaltro percettore dreddito di cittadinanza, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord per il reato di contrabbando, mentre i prodotti rinvenuti sono statisottoposti a sequestro, unitamente al locale adibito ad opificio abusivo ed alle attrezzature utilizzate.

I liquidi sequestrati sottratti ad imposizioneconvenzionalmente equiparati ai tabacchi lavorati esteri di contrabbando, se immessi in commercio, avrebbero fruttato oltre 300.000,00 euro.

Aversa

NAPOLI. Assolti 47 avvocati che erano indagati. Il fatto non sussiste

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Dopo circa diciotto mesi termina il calvario di 47 avvocati della Provincia di Napoli accusati ingiustamente di aver tentato di truffare l’agenzia delle entrate. A fare chiarezza e a scrivere la parola fine su questa triste vicenda è stato il Giudice per l’udienza preliminare (GUP) Fabrizio Forte, presso il Tribunale Napoli Nord che ha pronunciato la sentenza di non luogo a procedere per gli avvocati accusati di truffa ed associazione a delinquere, per aver tentato in svariati modi di truffare l’agenzia delle entrate che si era costituita anche parte civile. 

In verità già dalle letture delle motivazioni di rigetto delle misure cautelari, che pure erano state, richieste – sia il GIP sia il tribunale del riesame – furono estremamente chiari, non ravvisando nessuna necessita di misure cautelari e addirittura scrivendo nelle loro ordinanze che non c’erano ipotesi di reato per le carte presentatedal PM. Nonostante questo la procura ha inteso andare avanti chiedendo il rinvio a giudizio degli avvocati discusso lo scorso mercoledì e conclusasi con il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.

Grande soddisfazione tra gli avvocati incriminati che oggi possono tirare un sospiro di sollievo: finalmente si è archiviata una vicenda triste che li ha visti ingiustamente accusati in questi anni e che non poco ha influenzato sugli equilibri professionali e familiari di alcuni di loro, costretti a vivere con questa spada di Damocle sulla testa.

Ma finalmente il diciotto ottobre 2023 il Tribunale Napoli Nord – Sezione GIP/GUP nella persona del giudice dott. Fabrizio Forte emette il dispositivo di non luogo a procedere.

Si dice estremante soddisfatto della sentenza l’avvocato Giuseppe Caccavale (Pippo per gli amici) difensore degli avvocati Luigi D’Antò e Giuseppe Annunziata che ha articolato una difesa secca e puntale che di fatto ha smontato le accuse della procura.

Intanto non trattiene la felicità e un pizzico di commozione l’avv. Luigi D’Antò – noto e stimato professionista di Afragola – che dichiara: “abbiamo sempre avuto fiducia nel sistema giudiziario della nostra Nazione ero fiducioso ma soprattutto consapevole di aver svolto la mia attività sempre nel massimo rispetto della legge e delle procedure. Certo abbiamo vissuto momenti tristi e di grande preoccupazione familiare per i tempi connessi alla chiusura della vicenda ma la sentenza di mercoledì di fatto ci ha fatto rinascere. L’unico dispiacere è stato aver vissuto questi lunghi diciotto mesi con questa “preoccupazione” ma alla fine tutto è andato per il verso giusto. Sono felice anche per i miei colleghi alcuni dei quali in questi mesi hanno vissuto una grande difficoltà legata all’imbarazzo della vicenda spesso utilizzata in maniera strumentale da colleghi in mala fede” 

Insieme agli avvocati Luigi D’Antò, Giuseppe Annunziata e Verde Emmanuele si è dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Iorio Beniamino (deceduto nel frattempo), Aiello Maria, Alfiero Antonio, Angelino Adriana, Angelino Alessandra, Aniceto Sossio, Arbolino Giuseppe, Barra Stefano, Bianco Paolo, Capone Dario, Castaldo Luigi, Cerbone Giuseppe, Chiacchio Pasquale, Cimmino Armando, D’Ausilio Francesco, De Vita Pasquale, Esposito Giovanni, Franzese Vincenzo, Fusco Alessandro, Garamone Cristina, Laezza Domenico, Laezza Raffaele, Lallo Gaetano, Lallo Gennaro, Luongo Angelo, Martinello Carmine, Martinello Francesco, Maruzzella Antonio, Mayer Salvatore, Mormile Aniello, Mosca Carlo, Palumbo Francesco, Pascucci Antonio, Pastore Maurizio, Patriciello Stefano, Perrotta Francesco, Russo Carlo, Saltelli Fabiana, Savona Luisa, Savona Salvatore, Sorrentino Carmine, Sorrentino Patrizio, Spiezia Antonio.

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Aversa

Va ad un evento dell’Azione Cattolica e al ritorno non trova più l’auto

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 Parcheggia l’auto in via Livatino e al suo ritorno non c’è più. E’ quanto accaduto ai danni di un giovane di San Cipriano D’Aversa. Il ragazzo si era recato ad un evento organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana aperto giovani di tutta la provincia. Al suo ritorno tra la rabbia e lo stupore, visto che questo tipo di episodi stanno avvenendo con grande frequenza nella zona, il giovane non ha più ritrovato la sua auto.

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Aversa

Tenta un colpo in un bar in mezzo alla piazza ma qualcosa va storto

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(Lidia e Christian de Angelis) Balordo cerca di depredare il bar “Les Bistrot “di piazza Bernini ad Aversa. Un giovane uomo, quello in foto intorno alle 3 con l’uso di un sasso ha cercato di sfondare la porta d’ingresso dell’esercizio commerciale per depredare, ma qualcosa è andata storta e quindi non ha potuto dare seguito all’interno criminoso. I titolari visti i danni e i video di sorveglianza hanno denunciato l’accaduto.

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