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L’ ultimo viaggio di Roberto Sanna. Ha scelto il suicidio assistito a 34 anni

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SARDEGNA- La storia di Roberto Sanna è tra le più commoventi attualmente in circolazione.

Il 34 enne di Pula, un anno fa ha saputo di esser affetto di SLA, sclerosi laterale amiotrofica, una delle malattie più infide e perfide che possa colpire l’essere umano.

Due giorni fa è iniziato il suo ultimo viaggio, verso una clinica in Svizzera. Perchè Roberto ha deciso di non soffrire più e si sottoporrà a suicidio assistito.

Purtroppo il suo peggioramento è stato repentino. Le condizioni fisiche sono degenerate in meno di un anno.

Due giorni fa la commovente e triste partenza da Pula, nel cagliaritano, tra i saluti e le lacrime della sindaca Carla Medau e degli amici. “Ho percepito un grande dolore, un grande stupore di tutta la comunità perché è un gesto che non è sondabile dalla mente umana. Il pensiero è quello di stare vicino alla famiglia ma la forma più adeguata è il silenzio”, dice Madau, “ognuno ha espresso il saluto personale a Roberto e un affettuoso abbraccio di vicinanza alla sua famiglia, in questo momento il nostro cuore è gonfio di dolore e di partecipazione per questa sua scelta che lui ha definito anche di salvezza e penso che, profondamente, vada rispettata”.

Accanto a Roberto ci sono la mamma, la compagna e lo zio. Il padre non è partito per l’ultimo viaggio del figlio, stando a quanto si apprende, per motivi di salute. “Non ci sono parole, c’è solo la preghiera per i credenti per affidarlo a Dio – dice don Marcello Loi, parroco di Pula -. Sono scioccato e rattristato”.

Ciao Roberto, sei un uomo forte e coraggioso. Siamo sicuri che questo non sarà, davvero, il tuo ultimo viaggio.

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San Gennaro fa davvero il miracolo: abbraccio tra Borbone e Savoia

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Storico abbraccio tra Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone nella Cattedrale di Napoli in occasione del Miracolo di San Gennaro.
Un gesto avvenuto davanti alla folla dei fedeli, a dispetto della storica diatriba tra le due famiglie reali. Il primo ad arrivare questa mattina nel Duomo è stato Carlo di Borbone, seguito pochi minuti dopo da Emanuele Filiberto.

L’esponente della famiglia dei Savoia, dopo la celebrazione, ha stretto la mano e ha scambiato alcune frasi con il Governatore della Campania De Luca e con il Sindaco di Napoli, Manfredi.

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Vincenzo in coma dopo aver contratto la meningite: il 14enne è tornato a casa

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Arrivano finalmente buone notizie per la famiglia di Vincenzo Caterino, il 14enne finito in coma dopo aver contratto la meningite.

Infatti il giovane è tornato a casa e a darne notizia è il papà Pasquale, presidente dell’Albanova, con un lungo post sui social:

“Venerdì 30 Agosto, mio figlio Vincenzo manifesta una semplice febbre, un po’ alta ma può capitare. Lui ci ha abituati a queste influenze, che poi magari in un paio di giorni vanno via e dobbiamo pregarlo di rimanere a casa. Sabato sera, dopo un pomeriggio normale di febbre (sale e scende), Vincenzo non risponde più normalmente ai nostri dialoghi e alle nostre domande. Comincia un grande spavento, Pronto Soccorso prima a Pineta Grande, supportato dal mio amico e dottor Francesco Petrillo, poi al Santobono in codice rosso”.

Tac d’urgenza, lo spettro della meningite, poi la firma e l’autorizzazione ad un intervento alla testa d’urgenza per una grave infezione in atto. Vincenzo viene operato e riceve numerosi messaggi d’affetto e di speranza da tutta Casal di Principe e dalle zone limitrofe, oltre che da ogni parte d’Italia.

Poi, nei giorni successivi, i miglioramenti e il buio che comincia a dilatarsi:

“Vincenzo era stabile nella sua criticità poi il 4 settembre, quasi inspiegabilmente a detta degli stessi medici, la risonanza magnetica ha mostrato importanti miglioramenti a tal punto da stubarlo e provare piano piano a svegliarlo. Nel frattempo era arrivata la diagnosi: meningite tipo C. Risveglio complicato ma subito si sono visti miglioramenti, altri 3 giorni in rianimazione, dove lo potevamo prima vedere solo attraverso un vetro, poi piano piano cominciare a stargli vicino. E allora ecco un nuovo importante passo avanti, con Vincenzo che viene trasferito nel reparto di terapia sub-intensiva e, dopo altri 12 giorni, ritorna finalmente a casa. Oggi sta bene, non ha riportato alcun danno neurologico. Un vero e proprio miracolo per il quale voglio ringraziare tutti i medici, il personale sanitario del Santobono, la mia famiglia e ancora tutti quanti voi. Grazie”.

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Napoli, si è sciolto il sangue di San Gennaro

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Alle 10.01 di questa mattina, presso la Cappella del Tesoro nel Duomo di Napoli, si è sciolto il sangue di San Gennaro. Un evento straordinario per tutta la città partenopea, simbolo di tranquillità e serenità per tutti, poiché il mancato scioglimento viene visto come segno di sventura.

Si tratta del secondo miracolo dell’anno, dopo quello del primo sabato di maggio e in attesa della celebrazione rituale di dicembre.

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