Ci sarebbero un imprenditore edile di 40 anni originario di Avellino e due pregiudicati, rispettivamente di 42 e 52 anni, dietro il riciclaggio di fuoristrada risultati rubati a Napoli: la Polizia stradale è riuscita a sgominare la pericolosa banda, nei confronti della quale è stata disposta la misura cautelare agli arresti domiciliari per il 40 enne e il 52 enne, mentre per il 42 enne la custodia cautelare in carcere.

L’attività, andava avanti dal 2019 ed è stata scoperta in seguito all’immatricolazione di un veicolo acquistato in Germania: i veicoli, che risultavano rubati nella città di Napoli, venivano dapprima ripuliti attraverso un’agenzia di pratiche di auto in Sicilia e, una volta nazionalizzati, immessi sul mercato con documenti contraffatti. Per nascondere la provenienza illecita, alteravano il numero identificativo del telaio, utilizzando quello di un altro veicolo delle stesse caratteristiche costruttive, regolarmente circolante. Grazie a questo sistema i tre, avevano già piazzato diversi fuoristrada ad ignari acquirenti.