

Cronaca
Eredità Diego Armando Maradona: tra figli e parenti più stretti, la situazione
La morte di Diego Armando Maradona ha turbato non solo il mondo dello sport ma ha creato anche un vero e proprio caos per la vicende familiari. In particolar modo sulla spartizione dell’eredità del campione argentino.
Qualche giorno fa, con un documento del Tribunale Civile di La Plata, è stato stabilito che gli unici eredi sono i figli riconosciuti.
Quindi: Dalma (32 anni), Gianinna (30 anni), Diego Junior (34 anni), Jana (23 anni) e Diego Fernando (7 anni ).
Sono però in attesa gli altri presunti figli che sono in attesa di riconoscimento.
Infine, secondo il tribunale, gli attuali figli dovranno corrispondere una percentuale del patrimonio anche ai parenti stretti.
campania
Taglia il braccialetto elettronico per raggiungere la ex moglie, era uscito da pochi giorni dal carcere

Taglia il braccialetto elettronico per raggiungere l’ex moglie in una casa protetta. È successo a Gragnano, in provincia di Napoli, dove un 42enne è stato arrestato dai Carabinieri. L’uomo era agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia con il braccialetto elettronico che tracciava i suoi movimenti proprio per scongiurare evasioni. Ma il 42enne, di Pompei, ha tagliato il cinturino ed è fuggito dalla sua abitazione per raggiungere la casa protetta dove la moglie era stata ospitata dopo le vessazioni subite, facendo di tutto per incontrarla.
L’allarme generato dalla manomissione del braccialetto ha attivato immediatamente il 112 e i carabinieri della sezione radiomobile sono arrivati sul posto prima che l’uomo potesse fare del male alla ex moglie. Al controllo, il 42enne ha fornito generalità false, sperando di ingannare i militari che però lo hanno facilmente riconosciuto. Arrestato, è stato portato in camera di sicurezza, in attesa di giudizio, e dovrà rispondere di evasione a falsa attestazione sulla propria identità.
campania
Melito: Ladro tra le auto, arriva la segnalazione al 112. Carabinieri arrestano 39enne

Melito di Napoli, 3 di notte, al 112 una segnalazione per un uomo sospetto in un parcheggio condominiale. I Carabinieri della sezione radiomobile arrivano sul posto e notano un uomo che trasporta alcune barre portapacchi appena rubate dalle auto in sosta. Si tratta del 39enne già noto alle forze dell’ordine Vincenzo Alifuoco e, alla vista dei Carabinieri, si dà alla fuga.
Pochi metri e il 39enne viene bloccato. Nell’auto sulla quale viaggiava rinvenuti e sequestrati vari attrezzi per lo scasso, 4 fanali posteriori di auto e 4 paia di barre portapacchi: oggetti probabilmente appena rubati. L’arrestato è in attesa di giudizio, deve rispondere di furto aggravato.
Caivano
Caivano: Omicidio Natale, si chiude il cerchio, tre proiettili per punire lo sgarro.

Per delega del Procuratore della Repubblica si comunica che, nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti tre persone gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di omicidio e dei connessi reati di detenzione e porto di arma da sparo, aggravati dal metodo mafioso.
In particolare, gli indagati, il 4 ottobre 2021 in Caivano, avrebbero ucciso Natale Antonio, esplodendo tre colpi di pistola che attingevano la vittima alla testa ed al torace.
L’omicidio sarebbe stato deliberato e premeditato per punire il Natale, che avrebbe sottratto armi, droga e denaro al gruppo criminale Bervicato, per conto del quale effettuava attività di spaccio di droga. Il cadavere del Natale veniva rinvenuto in un fondo agricolo il giorno 18 ottobre 2021. L’odierna attività fa seguito all’arresto di un’altra persona avvenuto nell’aprile scorso.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
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