

Attualità
Graduatorie personale ATA: al via le domande lunedì 22 marzo
E’ stata finalmente comunicata la data in cui si potranno aggiornare le Graduatorie di Terza Fascia per il personale ATA: le domande potranno essere inviate a partire da lunedì 22 marzo e fino a giovedì 22 aprile.
Giovedì 18 marzo 2021, si è tenuta tra sindacati e il Ministero dell’Istruzione una video conferenza per illustrare la piattaforma telematica attraverso la quale si potrà confermare/aggiornare/inserirsi ex novo nelle graduatorie di istituto di terza fascia del personale ATA, valevoli per il triennio 2021/2024.
E’ stata confermata la data di pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale il 19 marzo e l’avvio delle procedure previsto per lunedì 22 marzo con scadenza il 22 aprile 2021.
Le domande di inserimento, di conferma, di aggiornamento e di depennamento dovranno essere presentate, a pena di esclusione, unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione POLIS, previo possesso delle credenziali SPID, o, in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero dell’Istruzione con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”, purché tali credenziali siano state rilasciate entro il 28 febbraio 2021.
La domanda di inserimento o di conferma/aggiornamento dovrà essere prodotta per la stessa ed unica provincia.
Sarà possibile indicare sino a un massimo di 30 istituzioni scolastiche nella medesima provincia che saranno valide per tutti i profili professionali cui l’interessato ha titolo. Nel limite delle trenta istituzioni scolastiche, dovrà essere inclusa l’istituzione scolastica destinataria dell’istanza.
Agli aspiranti che presentino domanda di conferma per il/i medesimo/i profilo/i professionale/i per la medesima o diversa provincia, sarà assegnato il punteggio con cui figurano nelle graduatorie di terza fascia del precedente triennio sulla base dei titoli presentati o il punteggio eventualmente rettificato a seguito delle verifiche effettuate dalle istituzioni scolastiche competenti.
Chi si iscrive, invece, per la prima volta nelle graduatorie di istituto dovrà specificare il profilo professionale, i titoli di accesso al profilo richiesto, eventuali titoli di cultura e servizio valutabili ai sensi della tabella annessa al decreto, eventuali titoli di preferenza, nonché i titoli di accesso.
Gli aspiranti assistenti tecnici dovranno inserire nella compilazione della domanda, differentemente dagli scorsi anni, solo il titolo di accesso in quanto sarà il sistema ad attribuire automaticamente le aree corrispondenti.
I titoli di servizio e di cultura dichiarati dall’aspirante e convalidati a sistema dal dirigente dell’istituzione scolastica con la quale l’aspirante stipulerà il primo contratto di supplenza, si intendono validati sino alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, e rimarranno utili per il conferimento di supplenze dalle graduatorie di circolo o d’istituto di terza fascia anche nei trienni successivi.
Acerra
Questione ambientale. “no alla quarta linea del termovalorizzatore” trasmesso alla Regione Campania

‘No alla quarta linea del termovalorizzatore’, il documento dei sindaci trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania ed alla Città Metropolitana. Nove gli amministratori che hanno sottoscritto l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Acerra, che punta a creare una rete tra sindaci lavorando in maniera sinergica per la tutela ambientale e sanitaria dei territori. Firmatari i Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Marcianise, Marigliano, Pomigliano d’Arco e San Felice a Cancello, i quali si impegnano ad istituire un Tavolo Permanente che tenga conto di un piano d’azione per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.
“La tutela della salute e dell’ambiente costituisce un obiettivo prioritario dell’azione amministrativa – recita il documento – anche e soprattutto al fine di contenere i rischi sanitari che rappresentano un problema particolarmente avvertito nelle nostre città. Il dramma ambientale di questi territori deve assurgere, in modo concreto, a ‘questione politica nazionale’ di cui i governi, nazionali e regionali, devono farsi carico per le rilevanti implicazioni sociali, umane, finanziarie ed epidemiologiche”.
I sindaci manifestano la contrarietà alla paventata realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra rifacendosi anche al principio di precauzione quale riferimento giuridico qualificante dell’azione amministrativa comunale al fine di prevenire e contenere ogni rischio per le proprie comunità. “Il termovalorizzatore di Acerra è l’impianto di trattamento rifiuti più rilevante della Campania ed è una delle concause che concorrono all’indice di saturazione – sottolinea il sindaco di Acerra Tito d’Errico ecco perché è fondamentale che Città Metropolitana individui questo territorio come area non idonea alla localizzazione di ulteriori impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Regione Campania”. Tra le richieste dei sindaci figurano:
non realizzare la quarta linea del termovalorizzatore ubicato sul territorio di Acerra e di giungere ad un suo progressivo decremento operativo; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente la realizzazione di una nuova linea di combustione dell’impianto di Acerra, la cui ricaduta, in termini di sostenibilità ambientale coinvolge i territori limitrofi oltre che l’originaria ubicazione dell’impianto; prevedere l’eventuale carico di ulteriori impianti di trattazione termica dei rifiuti diluito su tutto il territorio regionale salvaguardando le province di Napoli e Caserta; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente l’insediamento di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti speciali nel comparto territoriale di riferimento;
prevedere forme incentivanti per i Comuni che raggiungono un’alta percentuale di Raccolta Differenziata ed un alto grado di riciclabilità del materiale riducendo al minimo i rifiuti pro capite destinati ad incenerimento; implementare percorsi di screening gratuiti in tutte le aree coinvolte in accordo con le Asl di competenza; rendere operativo con urgenza l’Osservatorio Ambientale Regionale del termovalorizzatore di Acerra previsto dall’art 21 bis della L.R. 26 maggio 2016 n. 14 coinvolgendo i rappresentanti territoriali dei Comuni interessati; implementare con urgenza le azioni di monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico per i Comuni sede di impianti di trattamento rifiuti, così come previsto dall’art.21 ter della L.R. 14/2016, estendendole ai Comuni limitrofi; la partecipazione dei Comuni al recupero di energia che si ricava dal termovalorizzatore.
Attualità
Cava de” Tirreni, giovane mamma partorisce in casa con l’aiuto della nonna materna

La storia che vi stiamo per raccontare riguarda una ragazza incinta di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, la quale ha partorito la sua bambina grazie all’aiuto della nonna materna.
Infatti, la giovane mamma si trovava nella sua abitazione quando le si sono rotte le acque, e visto che l’ambulanza non sarebbe arrivata subito, il team medico e l’autista l’ha aiutata a farla partorire in casa con la collaborazione della nonna.
In seguito, madre e neonata sono state trasportate all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per le cure del caso. Pare che le due siano in ottima salute. Tutto è bene, quel che finisce bene dunque!
Attualità
Lavoro, è la Norvegia la nuova ‘Mecca’ degli infermieri italiani: ecco le testimonianze di Giulia e Michele

Sta diventando una nuova frontiera di lavoro, visto che sempre più laureati in scienze infermieristiche hanno deciso di emigrare in Norvegia, alla ricerca di condizioni di lavoro migliori soprattutto dal punto di vista economico.
In particolare, la storia che vi stiamo per raccontare riguarda due emigrati, Giulia e Michele, i quali non ci hanno pensato due volte e sono partiti alla volta del Paese scandinavo, dove hanno trovato contratti a tempo indeterminato, stipendi base doppi rispetto all’Italia, mille bonus e benefit.
Per quanto riguarda Giulia Cellini, 32enne di Ferrara trasferitasi cinque anni fa in Norvegia, il suo stipendio netto è di 3380 euro per 160 ore mensili, circa 27,40 euro all’ora. Invece, il 28enne Michele Calvisi originario di Sassari, è lì solo da qualche mese.
Ecco il loro racconto di Giulia al Corriere della Sera:
“L’agenzia mi ha pagato il volo e mi ha assunta subito a tempo indeterminato. Gli inizi non sono stati facili, soprattutto per la lingua. Prima di trasferirmi, mi hanno fatto frequentare gratuitamente un corso intensivo di norvegese. Ma per quanto avevi le basi, dalla teoria alla pratica è stato un casino. Infatti, all’inizio mi hanno utilizzata come OSS, con meno responsabilità. A livello professionale, qui c’è molto rispetto per la figura dell’infermiere, al contrario di quanto accade in Italia. Senza contare il lato economico: da quando sono qui spendo pochissimo e ho messo da parte una cifra enorme per me, 50 mila euro”.
Rincara la dose Michele, che ha così aggiunto:
“Dal 2020 al 2021 c’è stato il Covid-19 ed io, appena laureato, sono stato catapultato nel reparto infettivi dell’ospedale di Cagliari. Ho vissuto tutto il caos di quei tempi, i turni massacranti, lo stress. Ho cercato una via d’uscita proprio in Norvegia. L’offerta mi ha convinto subito: contratto a tempo indeterminato, alloggio gratuito, bollette pagate, bonus di 1000 euro annuali per i voli, e l’auto in uso (con rimborso del carburante) per gli spostamenti da una struttura all’altra. Ritornare in Italia? Non ci penso nemmeno. Molti mi dicono: sì, però lì fa freddo ed è sempre buio. Io rispondo che qui si vive benissimo, ho tanti amici e le condizioni di lavoro sono eccezionali. Consiglio a tutti i giovani di fare questa esperienza”.
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