Cronaca
Napoli. Furti per un valore di più di 30.000 euro nell’Aeroporto di Capodichino: le indagini
Stamattina gli agenti Squadra Mobile e della Polizia di Frontiera Aerea di Napoli- Capodichino, all’esito di una attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione nei confronti di 13 persone a vario titolo impiegate in società di services operanti in ambito aeroportuale: durante l’attività sono stati rinvenuti diversi beni oggetto di precedenti denunce.
Le attività di indagine sono state avviate in seguito alla presentazione di circa 70 denunce di furto su bagagli, da parte di passeggeri in arrivo e in partenza presso lo scalo partenopeo e riferibili agli anni 2019 e 2020.
I furti, prevalentemente operati all’interno delle stive degli aeromobili di voli “low cost”, hanno interessato, in particolare, i cosiddetti bagagli “disguidati” ovvero quei bagagli inizialmente dichiarati come “a mano” e che, per motivi di policy della compagnia aerea (ad esempio riempimento delle cappelliere), in extremis e nel corso delle operazioni di imbarco venivano destinati alle stive, rendendo così difficoltoso da parte del passeggero il recupero di oggetti di valore ivi precedentemente allocati.
Stamattina, inoltre, personale della Polizia di Frontiera di Napoli Capodichino, all’esito di un’articolata indagine, ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nei confronti di un dipendente dell’esercizio commerciale denominato “Duty Free” ubicato nell’area partenze dello scalo partenopeo.
In seguito a numerose denunce di furto presentate dal responsabile dell’esercizio commerciale è stata avviata una attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, che ha consentito di individuare ed identificare l’autore in un addetto alle vendite che, eludendo i controlli ed approfittando del proprio incarico, sottraeva la merce dal negozio per poi rivenderla anche ad altri dipendenti aeroportuali.
Nel corso della citata attività sono stati altresì denunciati due passeggeri e 3 dipendenti aeroportuali ritenuti autori di alcuni furti occasionali in danno del predetto Duty Free.
I furti, perpetrati nel periodo compreso tra marzo e dicembre 2020 ed aventi ad oggetto profumi o vini di pregiato valore, ammontano a circa 30.000 euro.
Cronaca
Napoli, borseggi e rapine sui mezzi pubblici: 6 persone arrestate
Gli indagati, tutti italiani, pluripregiudicati, sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti con destrezza, commessi all’interno della Stazione Cavour della linea Metropolitana 2.
Il provvedimento nasce dall’attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Napoli e svolta congiuntamente dalla Stazione dei Carabinieri di Napoli Stella e dal Compartimento Polizia Ferroviaria Campania, volta a identificare persone coinvolte in una serie di furti con destrezza, perpetrati all’interno della Stazione Cavour della linea Metropolitana 2 di Napoli, nel periodo tra novembre 2022 e febbraio 2023.
L’attività di indagine ha permesso di identificare i componenti dell’associazione che ricoprivano ruoli ben definiti e ha accertato che le vittime venivano individuate di volta in volta prevalentemente con le medesime caratteristiche: soggetti deboli per età, sesso, nazionalità o per altre condizioni apparenti.
Gli arrestati sono cinque uomini e una donna: di questi, tre sono stati ristretti in carcere e tre sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.
Nello specifico. La Stazione di Napoli Stella ha rintracciato e tradotto presso il carcere di Poggioreale F.Z., 56 anni, mentre F. D., 70 anni, e A.Z., 62 anni, sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in Napoli.
I poliziotti della Polfer hanno rintracciato B.N., 48 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati e lo hanno tradotto presso il Carcere di Poggioreale; M.A., 50 anni, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in Napoli; a D.P.E., 39 anni, già ristretto in carcere, è stata notificata la nuova ordinanza.
Cronaca
Clan Ferrara Cacciapuoti: chiesti 259 anni di carcere
I Pm della Direzione Distrettuale Antimafia, Maria Sepe e Simona Rossi, hanno avanzato pesantissime richieste di condanna, nel processo riguardante il clan Ferrara Cacciapuoti attivo in quel di Villaricca.
Tra gli imputati, la richiesta di condanna più alta, 20 anni, è rivolta ai due Luigi Cacciapuoti, omonimi al vertice del clan, seguiti da Mauriello Giuseppe (richiesti 18 anni di reclusione), da Ciccarelli Domenico (richiesti 16 anni).
Venti imputati procederanno con il processo ordinario dinanzi al Tribunale Collegiale, 19 imputati hanno optato per il rito abbreviato e un solo imputato ha patteggiato la pena.
Delle 17 persone offese, nessuna si è costituita parte civile.
Cronaca
Lutto a Palermo, addio all’attivista Luigi Carollo
Lutto a Palermo per la scomparsa di Luigi Carollo, attivista e coordinatore del Palermo Pride, morto all’età do 56 anni.
L’uomo era stato ricoverato domenica scorsa all’ospedale Buccheri La Ferla in gravi condizioni, fino a quando la notte scorsa è spirato per l’aggravarsi della sua situazione di salute. Era il simbolo delle battaglie per i diritti civili, nonché ex presidente di Arcigay Palermo e fondatore di Articolo 3, associazione politica che fa dei diritti la sua ragione fondante.
Pertanto quest’ultimo richiama all’articolo 3 della Costituzione italiana:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”).
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