

Attualità
CASAVATORE – WORK IN PROGRESS
CASAVATORE – ll leitmotiv è sempre lo stesso: “ci stiamo lavorando”. Ormai le video-interviste pilotate del Primo Cittadino sono diventate un appuntamento regolare. A giudicare dai contenuti, tuttavia, ci si chiede perché sprecare risorse umane e tecnologiche quando sarebbero tutte perfettamente intercambiabili. Un Comune che naviga a vista in un mare di immobilismo, con tante opportunità che aspettano solo di essere colte. E che rischiano seriamente di essere sprecate. E una squadra di assessori che, nonostante i presupposti lasciassero presagire importanti passi in avanti consentiti da requisiti professionali talmente rari da non trovarne riscontro in terra nostrana, al momento risulta non pervenuta. Anche se direttamente dal Palazzo c’è chi racconta di aver visto sano fermento. Certo, grazie all’opera meritoria (e gratuita) di rare risorse del territorio rappresentative del mondo della cultura si è portata avanti qualche bella iniziativa, ma nulla per cui gridare al miracolo, sicuramente per un difetto di comunicazione o una (colpevole?) scarsa diffusione. Non si giustifica, tuttavia, l’entusiasmo quasi adolescenziale di qualche amministratore in area social, che ripete come un mantra il ritornello di cui in premessa, attaccando gli insani e colpevoli contestatori a testa bassa. Intanto, è il caso di ricordarlo, c’è chi ricorre al Consiglio di Stato dopo un ricorso respinto e chi rifiuta o ritiene poco interessante il consiglio dei propri concittadini: è di giorni fa, infatti, la proposta della consigliera del M5S, Elisabetta Puzone, di organizzare in videoconferenza un incontro per raccogliere idee e suggerimenti della cittadinanza sui progetti di rigenerazione urbana, recupero di strutture pubbliche e mobilità sostenibile, finanziati dallo Stato con fondi che possono arrivare, per il Comune di Casavatore, sino a 5 milioni di euro. Il tempo stringe: la scadenza per la presentazione degli stessi è il 4 giugno. Proposto dal suo gruppo anche un Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo del Comune nuovo di pacca, ovviamente gratuito. Al momento, nessun riscontro dalla Casa Comunale, né verbale né scritto. Bocche cucite a Piazza Di Nocera. Ma qualche funzionario si lascia andare a qualche dichiarazione: “Ci stiamo lavorando”, giura anche lui. Non c’è alcun motivo di dubitarne. Almeno si spera.
Attualità
Giallo sulla scomparsa di Roberta, la donna sparita da oltre 10 giorni: i particolari

Era lo scorso 26 novembre, quando la 36enne Roberta Cortesi è scomparsa da Bergamo. Pertanto, la famiglia non ha notizie da oltre 10 giorni, poiché la donna si trovava in Spagna, a Malaga per la precisione. A questo punto, oltre alla Polizia spagnola, è scesa in campo anche l’Interpol.
Ecco le parole della famiglia riportate da Sylo24:
“Era troppo legata alla famiglia per sparire perdendo i contatti: non l’avrebbe mai fatto. Ed escludo che si possa trovare in ospedale o in altri istituti, perché l’avrebbero già scoperto”.
Attualità
Napoli, Luciano Spalletti diventa cittadino onorario

Luciano Spalletti ha ricevuto stamane la cittadinanza onoraria del comune di Napoli, con la cerimonia avvenuta presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino.
Pertanto, è stato il sindaco Gaetano Manfredi a conferirgli il riconoscimento, dopo la laudatio del prof. Bruno Siciliano, ordinario di automatica e robotica all’Università di Napoli Federico II.
Ecco le parole del primo cittadino:
“Oggi è una bellissima giornata per la nostra città. Vincere uno scudetto a Napoli è qualcosa di più che vincerlo altrove. È stata l’occasione per ricordare al mondo che Napoli è una città vincente. Tutti noi abbiamo ancora le immagini dei tanti turisti venuti qui a festeggiare con noi, con la maglia azzurra. Luciano Spalletti è stato un grande esempio di grande condottiero in campo e di amore per questa città. Napoli è una città unica, capace di trasmettere amore e passione a chi arriva qui. Per lasciare un segno a Napoli, però, ci vogliono uomini speciali. E Luciano Spalletti è stato questo. Si è dedicato alla città, l’ha amata ed è stato amato. Quando si vince a Napoli, è una vittoria speciale. La scelta di conferire la cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti è una scelta vera”.
Poi, arrivano le parole dell’attuale CT della nazionale:
“Ringrazio tutti: il sindaco, il Consiglio comunale e tutte le persone che hanno lavorato con me nella scorsa stagione. Napoli è la mia casa. Da oggi, sono un officially scugnizzo. E’ un’emozione indescrivibile. Non so se merito tutto questo. Mi avete fatto sentire come forse nessun comune mortale può meritare. Il mio regalo oggi è mostrarvi un video che ho fatto per ringraziare i miei calciatori, che non avevo fatto mai vedere a parte loro”.
Presente anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, con il quale è nato un simpatico siparietto:
“Ora, accettando questa cittadinanza, sarai nostro consulente a vita quando avremo bisogno, non puoi più sottrarti!”…..Spalletti replica: “Con lui è sempre così, come in un film horror. Attendi lì la scena che fa più paura, poi si riparte e all’improvviso ne arriva un’altra!”.
Pertanto, la decisione dell’amministrazione Manfredi accoglie le richieste pervenute da parte dei consiglieri comunali, ed è motivata non solo dai meriti sportivi, ma anche per il contributo reso dal tecnico al rafforzamento dell’immagine, del prestigio e dell’identità partenopea.
Attualità
Innaugurato il nuovo Parco Urbano a Caivano, sarà intitolato al magistrato Rosario Angelo Livatino

Il nuovo Parco urbano attrezzato presso l’ex Centro sportivo Delphinia, inaugurato recentemente dopo gli interventi di riqualificazione effettuati, sarà intitolato al magistrato Rosario Angelo Livatino, che è stato vittima di un vile agguato mafioso ad Agrigento il 21 settembre 1990 mentre si recava, senza scorta, in tribunale. Con l’intitolazione del Parco, la Commissione straordinaria intende “testimoniare e rafforzare il proprio impegno per il contrasto all’illegalità e alla lotta alla criminalità, mantenendo viva la memoria e il ricordo di chi si è sacrificato per la giustizia e il bene della collettività». L’attività del giudice Livatino, proclamato beato il 9 maggio 2021, fu caratterizzata da numerosi colpi inferti alla mafia, soprattutto attraverso lo strumento della confisca dei beni.
I componenti della Commissione straordinaria, Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro precisano che le ragioni di tale decisione “sono ascrivibili al grande impegno mostrato dal giudice Livatino in un complesso contesto storico e sociale in cui Livatino ha esercitato le sue funzioni di magistrato, che lasciano intendere molto bene perché è stato assassinato in “odium fidei” e perché lo stesso San Giovanni Paolo II lo definì “Martire della Giustizia ed indirettamente della Fede”: il senso di giustizia di Livatino era strettamente connesso alla sua fede. Venne assassinato come giudice credente e, nell’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali contro gli appartenenti alle organizzazioni criminali, è stato non solo uno straordinario maestro ma anche e soprattutto un illuminato precursore. Infatti, l’allontanamento dei mafiosi dal loro contesto familiare e criminale li mette in una situazione difficile di perdita di consenso e soprattutto, li priva dei beni derivanti dalle loro attività criminali.
Sequestri e confische di beni mobili ed immobili fanno perdere credibilità ed appeal verso le nuove generazioni. Per i mafiosi, tali provvedimenti afflittivi sono risultati molto più efficaci della semplice detenzione, perché il carcere viene ritenuto un “rischio di impresa”, la privazione dei beni derivanti dal crimine un’onta gravissima. Una delle frasi che il giudice Livatino soleva ripetere e che dovrebbe essere scolpita in tutte le sedi di giustizia è questa: “per giudicare occorre la luce e nessun uomo è luce a se stesso”.
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