Cronaca
Napoli. Guerra tra clan: in manette l’artefice di un tentato omicidio
Questa mattina a Napoli, nel quartiere cittadino “Mercato”, la Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Ottico Aniello, ritenuto gravemente indiziato dei delitti di tentato omicidio e porto abusivo di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini, avviate nel 2016 e supportate da attività tecniche, hanno permesso di raccogliere elementi di prova nei confronti di Ottico Aniello in relazione al tentato omicidio di Catapano Gennaro, ferito a colpi d’arma da fuoco al capo e alla schiena il 31 marzo 2016 in via Soprammuro.
L’agguato è stato realizzato da Ottico Aniello, in concorso con altri in via di identificazione, per conto del clan Rinaldi-Reale-Formicola, articolazione del cartello camorristico dell’Alleanza di Secondigliano, in contrapposizione al gruppo Maggio-Autiero-Catapano, separatosi invece dal clan Mazzarella dell’area centro-orientale di questo capoluogo.
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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