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Cronaca

Napoli. Guerra tra clan: in manette l’artefice di un tentato omicidio

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Questa mattina a Napoli, nel quartiere cittadino “Mercato”, la Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Ottico Aniello, ritenuto gravemente indiziato dei delitti di tentato omicidio e porto abusivo di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.

Le indagini, avviate nel 2016 e supportate da attività tecniche, hanno permesso di raccogliere elementi di prova nei confronti di Ottico Aniello in relazione al tentato omicidio di Catapano Gennaro, ferito a colpi d’arma da fuoco al capo e alla schiena il 31 marzo 2016 in via Soprammuro.

L’agguato è stato realizzato da Ottico Aniello, in concorso con altri in via di identificazione, per conto del clan Rinaldi-Reale-Formicola, articolazione del cartello camorristico dell’Alleanza di Secondigliano, in contrapposizione al gruppo Maggio-Autiero-Catapano, separatosi invece dal clan Mazzarella dell’area centro-orientale di questo capoluogo.

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Incendio nel cuore della notte, avvenuto a Casoria. Sul posto sono intervenuti i i vigili del fuoco

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I carabinieri sono intervenuti nella notte, poco dopo le 2.00, in via Monte Amiata a Casoria per un incendio all’interno di un’abitazione disabitata. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme dell’incendio che, dai primi accertamenti, pare sia nato per cause di natura accidentale.

Durante le operazioni i militari hanno rinvenuto – in una stanza al secondo piano – parte di un cadavere carbonizzato di cui al momento non si conosce l’identità. Dai primi accertamenti effettuati dai carabinieri, non si esclude che la vittima sia un senza fissa dimora che aveva trovato un riparo di fortuna all’interno dell’immobile.

Indagini in corso da parte dei militari della stazione di Casoria. L’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro dell’immobile e del cadavere. La salma è stata trasferita presso l’ospedale di Giugliano per l’autopsia.

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campania

Qualiano: Partita di prima categoria. Carabinieri arrestano ragazzo con manganello e ordigni artigianali

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Siamo a Qualiano e nello stadio comunale “Santo Stefano” c’è un incontro di calcio valevole per il campionato di prima categoria. Ad affrontarsi le compagini del “Qualiano Calcio” e del “Quarto Calcio 1962”, sul posto i carabinieri della locale stazione impegnati nel servizio di vigilanza. Mancano pochi minuti alla partita e durante le fasi di afflusso della tifoseria locale – ordinato e tranquillo – i militari si accorgono dell’insolito comportamento di un supporter. E’ un ragazzo e non appena vede i militari va nel “pallone”: inizia a correre ed esce dallo stadio fino ad arrivare in un terreno poco distante. I Carabinieri lo inseguono e alla fine lo raggiungono per poi bloccarlo. Il giovane è un 23eene incensurato del posto e quando viene bloccato dai militari stava tentando di disfarsi di un manganello telescopico.

L’arma, dall’estensione massima di 53 centimetri, viene sequestrata ma i carabinieri decidono di perquisire il 23enne. Nelle tasche del giubbino vengono rinvenuti 2 ordigni artigianali – 10 cm di lunghezza e 3 cm di diametro – non classificati e con etichetta raffigurante alcuni calciatori della squadra di calcio del Napoli e il 3° scudetto.

Il 23enne è stato arrestato per detenzione illegale di materie esplodenti e porto di oggetti atti ad offendere. Sarà proposto per il divieto di accesso alle manifestazioni sportive (d.a.spo.).
Sul posto sono intervenuti gli artificieri del comando provinciale carabinieri di Napoli che hanno accertato la pericolosità degli ordigni per la pubblica incolumità, mettendoli in sicurezza e consentendo il successivo affidamento a una ditta autorizzata.

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campania

San Giorgio a Cremano. Arsenale trovato sul tetto di un condominio, a svelare il nascondiglio una chiamata anonima al 112.

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Carabinieri sequestrano armi, caricatori, proiettili e una bomba ad alto potenziale
“Sul tetto di un palazzo in Corso Umberto I troverete armi, fate presto!”. E’ rimasta anonima la voce dietro questa segnalazione. La telefonata al 112, partita da una cabina telefonica di San Giorgio a Cremano, è arrivata in tarda serata.

Sono tante le chiamate che ogni giorno arrivano al numero di emergenza, molte sono senza fondamento. Spesso si tratta di semplici scherzi. Non questa volta. I carabinieri della sezione operativa di Torre Del Greco hanno raggiunto l’indirizzo segnalato e rinvenuto sul lastrico solare una busta scura.

All’interno 3 pistole, una di queste con matricola abrasa, un ordigno esplosivo artigianale, confezionato non per festeggiare il Capodanno ma per fare seri danni. E ancora 11 caricatori e ben 475 proiettili di 6 differenti calibri.

Il materiale è stato sequestrato, iter differente per l’ordigno. I carabinieri del nucleo artificieri del Comando Provinciale di Napoli hanno preso in carico la bomba e la faranno brillare in una cava. Da una prima analisi esterna e considerato l’imballaggio di scotch (sistema utilizzato per aumentare “l’intasamento” e il potere esplodente), l’ordigno sarebbe servito per episodi di intimidazione. Avrebbe potuto distruggere un’auto.

Le armi saranno sottoposte a rilievi balistici e dattiloscopici. Gli accertamenti preliminari hanno consentito di abbinare le due armi matricolate ad un furto in abitazione commesso nell’aprile scorso nel comune di Genzano di Roma.

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