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Cronaca

Il fratello di Totò Riina esce dal carcere e va ai domiciliari: è malato

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Gaetano Riina, fratello minore del boss Totò Riina, esce dal carcere e va ai domiciliari a causa della sua malattia.

A decidere di scarcerare Riina il tribunale di sorveglianza di Torino, che ha disposto la detenzione domiciliare su istanza dei suoi avvocati. Il fratello del boss di Cosa Nostra ha 88 anni e da tempo ha gravi problemi di salute.

Nel settembre scorso l’ultima richiesta di farlo uscire dal carcere (negli anni più volte i suoi avvocati hanno chiesto la scarcerazione) gli era stata negata.

Fino ad oggi Gaetano Riina, conosciuto come “Zù Tano”, stava scontando la sua condanna nel carcere torinese delle Vallette in regime di alta sorveglianza, con un fine pena fissato nel 2023. In carcere si è anche ammalato di Covid.

Ora che la richiesta dei suoi legali (in questo procedimento è stato assistito da Vincenzo Coluccio e della collega del foro di Roma Maria Teresa Brucale, dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”) è stata accolta Gaetano Riina verrà portato in una località della Sicilia per la detenzione domiciliare.

All’udienza che si è svolta ieri gli avvocati avevano puntato proprio sulle sue precarie condizioni di salute.

La pena che il fratello del boss di Cosa Nostra sta scontando gli è stata inflitta dalla Corte d’appello di Napoli per avere partecipato a un’associazione di stampo mafioso.

Arrestato nel 2011, ai carabinieri risultava che Gaetano Riina stesse lavorando alla riorganizzazione di Cosa Nostra a Corleone. Anni dopo si è aggiunta l’accusa di avere stretto un accordo con il clan camorristico dei Casalesi per un traffico illecito di prodotti ortofrutticoli.

Attualità

Pezzotto, la Guardia di Finanza sta inviando migliaia di multe ai fruitori

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Nelle ultime settimane, la Guardia di Finanza ha identificato e sanzionato 2.282 utenti in tutta Italia che utilizzavano IPTV illegali per accedere a contenuti protetti da copyright (Serie A, Netflix, DAZN, Sky, Disney+, ecc.) senza pagarne il regolare abbonamento.

Questa vasta operazione – coordinata dalla Procura di Milano e da diverse procure distrettuali antimafia – è frutto di una lunga indagine su reti pirata note come “IPTV illegali” o “pezzotto”, e ha coinvolto ben 80 province italiane, dimostrando come il fenomeno sia diffuso in tutto il Paese.

Le multe partono da diverse centinaia di euro e possono arrivare fino a 5.000 euro, secondo quanto previsto dall’art. 174-ter della Legge 633/1941 sul diritto d’autore. E no, non si parla solo di chi gestisce i server illegali, ma anche dei semplici utenti finali: chi guarda, anche solo per un mese, contenuti piratati è perseguibile a norma di legge.

L’identificazione degli utenti è stata possibile grazie all’incrocio dei dati IP forniti dagli operatori di rete, un procedimento già convalidato in altre operazioni simili come “The Net” e “Eclissi”, condotte nel 2023-2024. Ora però si è passati dalle indagini penali alle sanzioni amministrative dirette ai consumatori finali.

Secondo l’ultima relazione dell’AGCOM (2024), in Italia il fenomeno della pirateria audiovisiva è ancora molto presente: circa 2,3 milioni di persone nel 2023 hanno fatto uso di servizi IPTV illegali, generando un danno economico di oltre 700 milioni di euro l’anno per l’intera filiera dell’intrattenimento. Numeri impressionanti che hanno spinto lo Stato a intervenire in modo più deciso.

E le istituzioni non sembrano intenzionate a fermarsi: altre operazioni sono già in corso, e migliaia di altri utenti rischiano sanzioni nei prossimi mesi.

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Cronaca

Lite per un fumogeno dopo Parma-Napoli: accoltellato 22enne

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I carabinieri sono intervenuti in via Edgardo Cortese 40 nel quartiere Arenella per una persona ferita da arma da taglio.

Dalle prime ricostruzioni pare che un 22enne – dipendente di un’autorimessa – si fosse avvicinato a una decina di giovani che avevano acceso un fumogeno chiedendo di allontanarsi poiché pericoloso.

Uno dei giovani avrebbe estratto un coltello per colpire alla coscia destra il 22enne per poi andare via. Il giovane è stato trasferito in ospedale con una prognosi riservata di 10 giorni. Attualmente sono al vaglio le immagini della videosorveglianza della zona. 

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Cronaca

Aereo viaggia per otto minuti senza nessuno ai comandi: paura tra i passeggeri

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Un aereo con quasi 200 passeggeri ha volato per dieci minuti senza supervisione umana sopra l’Europa.

È successo il 17 febbraio 2024, sul volo Lufthansa LH1140 partito da Francoforte e diretto a Siviglia. A bordo, 199 passeggeri e 6 membri dell’ equipaggio.

Il comandante era uscito dalla cabina per andare in bagno e, pochi istanti dopo, il primo ufficiale ha perso conoscenza. L’aereo, un Airbus A321, è rimasto quindi affidato al solo pilota automatico dalle 11:32 alle 11:40.

Durante quegli otto minuti, i controllori di volo hanno tentato invano di mettersi in contatto con l’equipaggio. Il comandante ha cercato di rientrare seguendo le procedure standard e poi attraverso l’interfono con l’aiuto del personale di bordo, ma senza successo. L’ultima opzione era l’inserimento del codice di emergenza, previsto nei casi in cui dalla cabina non arriva alcuna risposta. Poco prima che il sistema aprisse automaticamente la porta, il copilota ha ripreso conoscenza e ha consentito l’accesso.

Alle 11:42, il comandante è tornato ai comandi. Il copilota, in evidente difficoltà, è stato assistito da un medico presente sul volo. A quel punto è stata decisa una deviazione verso Madrid, dove l’aereo è atterrato senza problemi 18 minuti dopo.

Il rapporto ufficiale spagnolo, pubblicato il 15 maggio 2025, ha confermato che il copilota ha perso conoscenza per una condizione medica non diagnosticata. Il pilota automatico ha mantenuto l’aereo stabile, anche se il copilota incosciente ha sfiorato alcuni comandi.

L’indagine ha riaperto il dibattito sull’obbligo di due persone in cabina, introdotto dopo il caso Germanwings e poi ridotto a raccomandazione.

Le autorità spagnole chiedono ora all’EASA di ripristinare la regola: la presenza di un’altra persona avrebbe potuto evitare quei minuti senza supervisione.



(fonte: worldy.it)

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