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Coronavirus. La situazione in Italia: in calo gli ingressi in terapia intensiva

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Sono 288 i decessi da Coronavirus segnalati in Italia nelle ultime 24 ore. Il totale delle vittime legate al Covid-19 sale così a 120.544.

Per quanto riguarda i contagi, il bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute riporta 14.320 nuovi positivi. In crescita rispetto a ieri, quando l’aumento giornaliero dei casi era stato di 13.385 unità; mentre sette giorni fa il bollettino riportava un totale di 360 decessi e 16.232 nuovi positivi, con circa 35 mila tamponi in più.

Oggi le regioni con il maggior incremento di casi sono Lombardia (+2.306), Campania (+1.986) e Puglia (+1.501).

Le persone attualmente positive al virus sono 438.709.

I dimessi e i guariti dall’inizio dell’emergenza sanitaria toccano quota 3.499.955, mentre i ricoverati con sintomi sono 19.351. Nei reparti di terapia intensiva ci sono 2.640 pazienti; di questi, 129 hanno fatto il loro ingresso in rianimazione nella giornata di oggi (ieri 168). Rispetto a ieri, i ricoverati con sintomi calano di 509 unità, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 71 in meno. Sette giorni fa i ricoverati erano 25.115, di cui 3.021 in terapia intensiva, con 174 nuovi ingressi.

I dati arrivano a fronte di 330.075 nuovi tamponi, in calo di 6.261 unità rispetto a ieri, per un totale di 58.940.281 test effettuati dall’inizio della pandemia.

Il tasso di positività si attesta al 4,3%, ieri era al 4%.

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Afragola, bimbo autistico risulta a scuola ma è al centro riabilitativo: la denuncia della madre

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La storia che vi stiamo per raccontare riguarda un bimbo autistico di Afragola, il quale risulta presente a scuola ma in realtà assente perché in un centro riabilitativo.

Pertanto è arrivata subito la denuncia della madre di Andrea, che ha così dichiarato:

“Il mercoledì alla seconda ora mio figlio non è a scuola perché si trova nel centro Aias di Afragola per le sue terapie, e la stessa cosa accade il venerdì alla quinta ora. Andando però a fare un controllo approfondito sul registro elettronico, in entrambi i giorni, nelle ore in cui non era a scuola risultava presente”. 

Poi, aggiunge: “Addirittura risultavano fatte attività mai svolte, perché non era a scuola ma al centro di riabilitazione per le sue terapie pagate dal servizio sanitario nazionale: le attività false, inoltre, risultavano anche tutte le mattine alla prima ora, orario in cui mio figlio era ancora a casa poiché è sempre entrato alla seconda ora”.

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CAIVANO, sia fatta luce su Campiglione: il comunicato

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Le recenti vicende riguardanti la formazione del comitato per il festeggiamento della santa patrona di Caivano, “La Madonna di Campiglione”, hanno sollevato numerose preoccupazioni. I prelati del santuario, considerando il venir meno di diverse figure che negli anni precedenti avevano partecipato al comitato, mi hanno chiesto di incentivare la sua costituzione. Questo nuovo comitato avrebbe dovuto essere composto da persone integre e gestire i fondi esclusivamente tramite canali tracciabili. Queste condizioni e caratteristiche del comitato sono state da me richieste come elementi imprescindibili, ma soprattutto auspicate dalla triade commissariale che gestisce il comune, sciolto per infiltrazioni mafiose. Tuttavia è emerso un cambio di direzione nelle intenzioni dei religiosi subito dopo queste dichiarazioni.

Secondo la prassi, un prelato del Monastero di Campiglione dovrebbe far parte del comitato, ma ad oggi non è stato ancora designato. L’atteggiamento del monastero, che sembra ostacolare la formazione di un comitato con nuovi criteri di selezione e rettitudine, solleva dubbi e interrogativi sulla trasparenza e l’integrità di questo processo.

Inoltre, durante un primo tentativo di costituzione del comitato, è stato riferito che alcune figure chiave nelle gestioni precedenti dell’evento e dei fondi si sono ritirate non appena è stata proposta una gestione completamente trasparente e controlli penali sui partecipanti. Questa coincidenza pone interrogativi urgenti: esiste una volontà di rischiare una gestione opaca dei fondi?

Ci si chiede quindi: la combinazione di un comitato irreprensibile e la gestione tracciabile dei fondi non è gradita? A chi e perché?

Date queste circostanze, è essenziale che la Procura avvii un’indagine approfondita per indagare su possibili ingerenze o intenzioni ambigue e per chiarire ogni aspetto della gestione dei fondi negli anni passati. È fondamentale garantire che ogni operazione futura sia condotta con la massima trasparenza e sotto il controllo rigoroso delle autorità competenti.
Per quanto sopra, è stato informato il Vescovo della diocesi di Aversa.

On. Pasquale PENZA

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Casal di Principe: torna in libertà Emanuele Libero Schiavone, uno dei figli di ‘Sandokan’

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Torna in libertà Emanuele Libero Schiavone, figlio dello storico boss dei Casalesi Francesco Schiavone, e di Giuseppina Nappa.

L’uomo ha infatti scontato la sua condanna di 12 anni di reclusione, inflittagli per associazione mafiosa ed estorsione. Pertanto è tornato a Casal di Principe, dove troverà il fratello Ivanhoe Carmine, unico in libertà, poiché il padre e gli altri due fratelli hanno avviato un percorso di collaborazione con la giustizia.

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