Cronaca
Operaia viene trascinata negli ingranaggi di un macchinario: morta schiacciata a soli 22 anni
Un tragico incidente sul lavoro si è verificato questa mattina in una fabbrica tessile di via Garigliano, a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato.
Una lavoratrice, di soli 22 anni, è morta dopo essere rimasta incastrata in un macchinario, un orditoio: l’ingranaggio di quest’ultimo l’aveva poco prima trascinata al suo interno. Il gravissimo incidente si è verificato all’Orditura Luana. La titolare dell’azienda, Luana Coppini, si è sentita male dopo essere stata avvisata della tragedia. La giovane operaia vittima dell’infortunio lavorava in via Garigliano da più di un anno.
L’allarme al 118 è scattato immediatamente e a darlo sono stati gli stessi compagni di lavoro della giovane, che hanno assistito impotenti alla scena. Purtroppo, però, all’arrivo dei sanitari non c’è stato più niente da fare: inutili i tentativi di rianimare la 22enne eseguiti dai sanitari.
Sul posto anche gli ispettori dell’Asl, che dovranno ricostruire l’esatta dinamica della tragedia e accertare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’azienda.
In via Garigliano si sono recati anche i carabinieri con il comandante della Tenenza, il luogotenente Quintino Preite, e i vigili del fuoco.
Il macchinario in cui è rimasta incastrata la ventiduenne è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, insieme all’area dove è avvenuta la tragedia.
La vittima, secondo una prima ricostruzione fornita dai suoi colleghi, sarebbe stata trascinata tra i pesanti ingranaggi dal rullo dell’orditoio. Sono stati i vigili del fuoco, dopo una complessa operazione, a liberare il corpo della sfortunata giovane.
Cronaca
Shock in Argentina, quattro calciatori del Velez Sarsfield arrestati per violenza sessuale di gruppo
Scandalo in Argentina, dove quattro calciatori del Velez Sarsfield sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. La vittima è una giovane giornalista, la quale ha denunciato alle autorità l’episodio avvenuto lo scorso 3 marzo.
Pertanto, gli indagati sono il portiere Sebastian Sosa, il difensore Braian Cufré, il centrocampista José Ignacio Florentin e l’attaccante Abiel Osorio.
In particolare l’avvocato della donna, Patricia Neme, ha dichiarato ai media argentini che la sua assistita aveva accettato di unirsi solo al portiere in una camera d’albergo a Tucuman, ma ad attenderla vi erano anche gli altri tre giocatori.
Ecco quanto spiegato dalla vittima nella sua denuncia:
“Abbiamo bevuto alcune birre, poi mi hanno offerto un liquore che mi ha provocato uno stato di stordimento, malessere e sonnolenza, è stato allora che senza alcun consenso i quattro hanno abusato di me sessualmente”.
Al momento il portiere Sosa ha negato qualsiasi accusa e potrebbe essere processato con un ruolo secondario, mentre per i suoi compagni l’accusa è di abuso sessuale. Intanto la società argentina ha comunicato di aver sospeso i contratti di tutti e quattro i giocatori dopo il loro arresto. Ecco la nota del club:
“Questo club sottolinea la sua più profonda preoccupazione per i fatti denunciati, che sono chiaramente contrari ai principi e ai valori della nostra istituzione”.
Cronaca
Omicidio Giovanbattista Cutolo, al via il processo: le ultime
Al via oggi il processo per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo, che vede i legali del minorenne imputato chiedere lo sconto di pena.
Tuttavia il Pm Francesco Regine non ha dubbi sul fatto che si tratti di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Questo perché l’imputato ha sostenuto di aver sparato colpi di pistola senza avere una reale intenzione di uccidere.
Ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:
“Se mai ci dovesse essere uno sconto di pena sarebbe un delirio, un abominio contro la giustizia, una follia. Come dice la famiglia di Giogiò, che appoggiamo appieno, bisogna dire basta a questi colpi di spugna che non cancellano i peccati, i crimini, la mentalità violenta e delinquenziale, ma soltanto il senso di giustizia e di legalità, il rispetto per le vittime e la fiducia della gente nelle Istituzioni. Servono pene durissime”.
Cronaca
Maxi operazione della GdF, sgominato riciclaggio internazionale tramite una banca abusiva cinese: 13 arresti
Blitz all’alba di questa mattina da parte dei carabinieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, che ha dato esecuzione fra le province di Vicenza, Venezia, Padova, Verona e Brescia ai seguenti provvedimenti emessi dal Gip di Vicenza su richiesta della locale Procura della Repubblica:
-ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 indagati;
-decreto di sequestro preventivo per equivalente (per un importo pari al profitto illecito generato dal sodalizio, di circa 1.500.000,00 euro);
-decreto di perquisizione locale presso le abitazioni e le aziende riferibili a complessivi 18 indagati.
In particolare, i finanzieri hanno ricostruito operazioni di riciclaggio di contanti trasportati dall’estero verso l’Italia tramite almeno 556 viaggi, per circa 110 milioni di euro provenienti da frodi fiscali realizzate da società dedite prevalentemente al commercio di materiali ferrosi.
Il denaro inviato all’estero veniva successivamente retrocesso ai clienti italiani, attraverso l’utilizzo di uno sportello bancario abusivo della cosiddetta ‘China underground bank’.
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